Mobilitazione a tutela del Pulo
Le associazioni Archeoclub, Ictiùs, Legambiente, Pro Loco, Terrae, WWF organizzano un presidio informativo ed una conferenza stampa per denunciare l'abbandono della dolina
MOLFETTA- A seguito del perdurare dello stato di abbandono in cui versa la dolina carsica del Pulo e di inspiegabile incertezza sul da farsi da parte del Comune di Molfetta e della Provincia di Bari, le associazioni Archeoclub, Ictiùs, Legambiente, Pro Loco, Terrae, WWF chiamano i cittadini di Molfetta a prendere coscienza di quanto sta accadendo e a mobilitarsi per la tutela di un bene di fondamentale importanza per la storia e identità cittadina.
Domenica, 14 gennaio, a partire dalle ore 11, le associazioni saranno presenti a Corso Umberto con un presidio informativo, per organizzare insieme a tutti coloro che ritengano insoddisfacente l'attuale stato delle cose, l'incontro pubblico e la conferenza stampa che si terrà sabato 20 gennaio sul piazzale antistante la dolina.
Al presidio informativo sarà diffuso un volantino nel quale le associazioni denunciano quello che chiamano un “deleterio braccio di ferro fra le due pubbliche amministrazioni che ne sono proprietarie: la Provincia di Bari a cui appartiene la dolina con il suo patrimonio geologico, floristico, faunistico e di archeologia industriale e il Comune di Molfetta a cui appartengono i campi circostanti, sede di uno dei villaggi neolitici più importanti dell'Italia meridionale”.
Un braccio di ferro, si legge nel testo, le cui conseguenze sono “lo stato di totale abbandono del sito, il saccheggio sistematico dei manufatti, gli atti di inutile vandalismo, gli interventi illeciti,operati in barba ad ogni vincolo”.
Eppure, denunciano ancora, “per la difesa di questo grande patrimonio, in una serie di interventi che hanno visto la mobilitazione della Soprintendenza ai Beni Archeologici della Puglia, del Comune di Molfetta, dell'Amministrazione Provinciale, dell'associazionismo cittadino (Archeoclub d'Italia, Pro Loco, Legambiente, WWF, Ictiùs, Terrae), negli ultimi dieci anni sono stati spesi oltre cinque miliardi di lire e l'azione sinergica di tutti questi soggetti ha restituito il sito, purtroppo per una brevissima stagione, alla
comunità cittadina e ai numerosissimi visitatori, che qui giungono da ogni parte d'Europa”.
Le associazioni fanno sapere alla cittadinanza molfettese che esse ”si sono consorziate per un nuovo progetto di salvaguardia, di sviluppo e di gestione sostenibile, ma hanno visto inutilmente trascorrere un anno di incontri, sopralluoghi, interventi sulla stampa, richieste di ripristino dell'agibilità del sito e delle strutture annesse”.
Rimane alto il livello di guardia. “Su qualunque tentativo di speculazione, sfruttamento solo commerciale ed alterazione del delicatissimo
ecoambiente del nostro Pulo – conclude il volantino - saremo vigili e inflessibili!”