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Consiglio Comunale di Molfetta: duro scontro tra la consigliera Paola Natalicchio e il sindaco Minervini. Approvato all'unanimità il documento proposto dalla Consulta Femminile. Subito dopo tensioni su Pulo e Museo Archeologico La consigliera di opposizione era intervenuta su Pulo e Museo Archeologico durante la discussione per "fatto grave"
28 novembre 2017

MOLFETTA – Il Consiglio comunale odierno si è aperto con un momento di riflessione pubblica sul tema del contrasto alla violenza di genere proposto dalla Consulta Femminile Comunale, che ha presentato un documento approvato poi all'unanimità.

«La violenza sulle donne ci riguarda tutti. La Consulta Femminile ritiene che riconoscere, combattere e prevenire la violenza di genere sia uno degli obiettivi prioritari da perseguire nel nostro agire quotidiano e nei consessi istituzionali» si legge nel documento predisposto dall'organismo consultivo, di cui ha dato lettura la presidente Sara Pisani.

Un documento estremamente concreto, che ha messo in evidenza specifiche azioni da porre in essere: programmare indagini conoscitive sul territorio per far emergere fenomeni sommersi di violenza di genere spesso taciuti, attivare un percorso dedicato di tutela, protezione e sostegno delle persone che subiscono violenza, in altre parole attivare il “binario rosa”, già a partire dal pronto soccorso (un triage per donne vittime di violenza che si recano in ospedale dopo un maltrattamento), rendere operativo al più presto il centro antiviolenza, rimuovere tutte le criticità che rendono la nostra città, soprattutto nelle zone periferiche, non sicura per le donne e i soggetti a rischio.

Le iniziative non si possono esaurire in una giornata ma, come sottolineato dalla presidente Pisani, è necessario realizzare campagne di sensibilizzazione per favorire la formazione di una cultura non discriminante.

In questa ottica si inserisce anche l'installazione di tre panchine rosse (di cui Quindici ha già riferito in un altro articolo http://www.quindici-molfetta.it/riflettere-sorridendo-daniela-baldassarra-incanta-la-platea-dell-incontro-promosso-dalla-consulta-femminile_40955.aspx ).

La riflessione va ampliata, come ha evidenziato il consigliere Antonello Pisani, incassando l'approvazione della massima assise cittadina, creando non solo centri antiviolenza per le donne ma anche centri di ascolto per gli uomini maltrattanti, protagonisti in negativo di tali vicende. Bisogna intervenire, creare condizioni per fermarli».

La consigliera Paola Natalicchio ha ringraziato il presidente del Consiglio comunale Nicola Piergiovanni per aver concesso la discussione su questo tema: «Finalmente è diventato un appuntamento fisso un momento istituzionale di riflessione».

Ha definito il documento predisposto dalla Consulta come una “preziosa cartina geografica” rispetto alle azioni da perpetrare ed ha sottolineato l'importanza di un atto simbolico qual è l'installazione delle panchine rosse «perché – ha affermato la consigliera Natalicchio – penso che la comunicazione pubblica dei simboli possa aiutarci a fermarci ed entrare in questo tema».

Per la consigliera Isa De Bari è significativo che il punto sia stato discusso quest'oggi e non il 25 novembre, data in cui si celebra la giornata internazionale con la violenza sulle donne. In altre parole, la volontà è quella di andare oltre una sterile una celebrazione fine a se stessa.

Ancora troppo viva in Italia è la discriminazione sessista. Si registrano reati che trovano il loro fondamento nella deleteria volontà di “controllo delle donne” da parte degli uomini. Reati che, secondo la consigliera De Bari, chiedono strumenti diversi.

La consigliera Rosalba Secchi, facendo riferimento a recenti casi di cronaca verificatisi nella nostra città, ha invitato a non sottovalutare qualunque segnale. Prima della votazione è intervenuto il sindaco Tommaso Minervini, forte della sua esperienza professionale nelle strutture carcerarie, ha evidenziato il forte negazionismo dei “sex offender”: gli uomini maltrattanti non ammettono di avere una problematicità. «In tutti questi fenomeni c'è un elemento di patologia – ha affermato il Sindaco – nella violenza sulle donne è amplificato da un substrato culturale, la donna vista come un oggetto della relazione e non come un soggetto».

L'intento dell'amministrazione è avviare una azione più organica, con i CAV ma anche con attività e indagini preventive, così come avviato con il questionario proposto dalla Consulta Femminile agli studenti, dai quali sono emersi «dati impressionanti sul bullismo», come ha riferito il Sindaco che si è detto fortemente preoccupato per i giovani.

Di qui una particolare attenzione al mondo della Scuola, con il quale – per la verità – è stato già avviato un percorso negli anni precedenti (come ha ricordato la presidente Sara Pisani), percorso che quest'anno non solo è stato approfondito ma proseguirà sino alla fine dell'anno scolastico.

Alla discussione e alla votazione sul primo punto all'ordine del giorno sono seguiti gli interventi per “fatto grave” chiesti dai consiglieri Natalicchio e Pisani.

Fase che ha registrato un duro scontro tra il Primo cittadino e la consigliera Natalicchio, intervenuta sulla questione del Pulo e del Museo Civico Archeologico del Pulo di Molfetta. Il crescendo dei toni, di accuse e contrattacchi ha visto il Sindaco lasciare l'aula e la sospensione del Consiglio comunale.

Lavori ripresi dopo qualche minuto con l'intervento del consigliere Pisani che ha evidenziato le condizioni in cui versa il Liceo “Fornari”. Il Sindaco ha replicato dichiarando di aver già effettuato un sopralluogo e di essere in costante contatto con il dirigente scolastico.

@Riproduzione riservata

Autore: Isabella de Pinto
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