Sgomberato e sequestrato tutto l’immobile di Via d’Azeglio, dove c’è stato il crollo. Dimessa la donna ferita
MOLFETTA – L’immobile di via Massimo d’Azeglio a Molfetta, dove c’è stato il crollo del pavimento e il ferimento di una donna di 62 anni (che per fortuna sta meglio ed è stata già dimessa dal Policlinico di Bari) è stato sgomberato e posto sotto sequestro dalla magistratura, per individuare cause e responsabilità.
Il Comune di Molfetta “vista la gravità della situazione e ravvisando un pericolo imminente per la privata e pubblica incolumità ha disposto l’immediato sgombero delle abitazioni e l’inibizione dei locali da parte dei residenti fino al ripristino delle normali condizioni di sicurezza, di concerto con il Comando dei Vigili del Fuoco”.
Nell’ordinanza di sgombero il dirigente Satalino, sostiene che si sarebbe verificato “un crollo strutturale che ha interessato una porzione del fabbricato condominiale sito in Molfetta al civico 86 di via R. Picca. Nella fattispecie il crollo ha gravemente compromesso le strutture portanti e reso totalmente inagibili e inaccessibili i locali a piano terra, dal civico 201 al 203 di via M. D’Azeglio e le unità immobiliari sovrastanti (primo piano), mentre quelle corrispondenti al secondo piano manifestavano un esteso quadro fessurativo”.
Di qui la necessità dello sgombero e dell’interdizione di tutte le unità immobiliari costituenti il fabbricato condominiale con accesso dal civico 86 di via
Rosa Picca, nonché le unità immobiliari a piano terra con accesso dal civico 82 al 88 di via R. Picca, dal civico 199 al 207 di via M. D’Azeglio e quelle dal civico 73 al 79 di via Capotorti.
A questo provvedimento si aggiunge l’interdizione e la chiusura al traffico veicolare del tratto di via Massimo d’Azeglio compreso tra le vie Picca e Capotorti, così come già transennato da parte della Molfetta Multiservizi in data odierna, e prescrive l’apposizione di idonea cartellonistica di sicurezza sulle recinzioni e sull’immobile, posto sotto sequestro da parte dell’Autorità Giudiziaria.
Il crollo creerà nuovi problemi per la sistemazione delle famiglie dell’intero immobile, per le quali comincia ora un lungo periodo di disagi: un brutto Natale.
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