Ancora polemiche a Molfetta per un carnevale improvvisato e senza qualità
MOLFETTA - Siamo già in tempo di quaresima, ma a Molfetta le polemiche sul carnevale raffazzonato e senza qualità di quest’anno non si placano.
Se ne discute fra le forze politiche, soprattutto di opposizione, ma anche fra i cittadini sempre più delusi dalla superficialità e il disinteresse dell’amministrazione comunale.
L’opposizione definisce improvvisato il carnevale e senza coinvolgimento dei cittadini.
Ad essere amareggiati non sono solo i cittadini, ma anche i commercianti.
Le critiche dell’opposizione ricadono sulle scelte sbagliate: domenica con negozi chiusi e martedì con bambini a scuola. Scelte prive di logica, anche perché il Comune si sarebbe lavato le mani affidando a privati e associazioni l’organizzazione del carnevale per non avere problemi, né costi. Insomma: fate un po’ di festa, così diamo l’idea del carnevale.
Forse alcuni amministratori dovrebbe provare a fare altro, vista l’incompetenza e la superficialità con cui lavorano. Più sono incapaci e più si vantano di… meraviglie (come la sciagurata “Open to meraviglia” della Santanché). Ma a essere meravigliati sono i cittadini per tanta inettitudine.
“Giochi di prestigio e passerelle di facciata”, si è detto, “Non amministratori, ma spettatori in maschera”.
Impegnati nella cementificazione selvaggia del territorio, chi governa la città non ha tempo per il carnevale. La città lentamente muore, perché i giovani scappano e restano solo gli anziani: il futuro di Molfetta che è diventato un redditizio business per qualcuno che ha moltiplicato le residenze assistite. Insomma, una città sena futuro, che vive un presente di cartapesta, destinato a disfarsi con la prima pioggia.
Il “Carnevale dei Centomila”, secondo la felice definizione di Michele de Sanctis sulla “Gazzetta del Mezzogiorno” dell’epoca, è ormai un ricordo e difficilmente potrà risorgere dalle ceneri. A Molfetta, si sa, è più facile distruggere che costruire (appartamenti a parte).
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