Zone Franche, parla Sandro Frisullo
Dopo l'esclusione di Molfetta, il vicepresidente della Giunta regionale dice la sua
MOLFETTA - Dopo i consiglieri comunali Abbattista e Minuto, anche il vicepresidente e assessore allo sviluppo economico della Regione Puglia, Sandro Frisullo (nella foto) ha commentato l'esclusione del Comune di Molfetta dalle Zone Franche Urbane: “con il via libera del governo alle 'Zone franche' per i comuni di Andria, Lecce e Taranto, si conclude una procedura ideata e varata dal governo Prodi. Nei comuni selezionati le nuove imprese per i primi cinque anni di vita godranno di sgravi ed esenzioni sul fisco e sui contributi previdenziali. In tal modo sarà incentivato lo sviluppo nelle aree urbane più depresse.
Purtroppo i comuni scelti sono stati solo tre. Tra gli esclusi spicca il caso della città di Foggia che era stata inserita dalla Regione in 'prima fascia', ma anche i comuni di Barletta, Manfredonia, Molfetta, San Severo, Lucera, Manduria e Santeramo non sono stati ammessi.
"Non posso che esprimere grande dispiacere per Foggia e per tutti gli altri esclusi", prosegue Frisullo, ma mi rammarico anche per la scarsità delle risorse messe a disposizione: soltanto 50 milioni per 22 Zone franche in tutta Italia, quindi circa due milioni e 700mila euro per ogni comune.
Per questo la Regione Puglia è impegnata direttamente a varare regimi di aiuto per combattere il disagio sociale e territoriale. Non dimentichiamo infatti che per diventare Zone franche i comuni dovevano possedere determinati requisiti come densità demografica, tasso di disoccupazione, concentrazione giovanile, livello di scolarizzazione. Il tema è comunque rilevante. A giorni la Giunta esaminerà un regime di aiuti innovativo che avrà l'obiettivo di combattere la marginalità con l'autoimprenditorialità”.