MOLFETTA – Dopo l’operazione “Mani sulla città” della Procura della Repubblica di Trani che ha portato all’arresto del Dirigente dell’Ufficio Territorio del Comune di Molfetta, ing. Rocco Altomare e di altri 8, il Wwf Molfetta plaude all’operazione “Le mani sulla città” avviata dalla Procura della Repubblica di Trani e dal Corpo Forestale dello Stato.
«Già dal 2007 la locale sezione del Wwf aveva denunciato sulle pagine dei maggiori quotidiani regionali, gravi irregolarità in materia urbanistica non solo nella nuova zona di espansione ma anche su tutto il territorio comunale – dice un comunicato -. L’attività dell’ufficio tecnico pareva fortemente in contrasto con le norme tecniche ed era evidente una gestione privatistica del territorio da parte del dirigente responsabile (ing. Rocco Altomare): vecchi piloni eretti a ville, piccoli depositi agricoli trasformati in imponenti strutture abitative multifamiliari; questi sono solo alcuni esempi del degrado del nostro territorio.
Forse oggi, sulla base di quanto è accaduto, è il caso che la Procura dia delega per controllare palmo a palmo tutti i manufatti realizzati negli ultimi 5 anni, chissà che non si abbiano altre sorprese.
Non vi è dubbio che Molfetta avesse bisogno di uno scossone per tentare di uscire fuori dal torpore di una cattiva gestione del territorio, partendo dalla zona industriale per terminare alla nuova zona di espansione. Quest’ultima la si può considerare un vero e proprio obbrobrio: ancora in fase di realizzazione, risulta già abbondantemente vecchia a causa dell’applicazione di vecchie logiche costruttive tipiche degli anni ‘70.
Ci chiediamo quale stile di vita consegniamo alle future generazioni? Sono stati tagliati migliaia di alberi, è stata distrutta una lama (ricordiamo che le lame sono corsi naturali per il deflusso delle acque piovane), per far posto ad un quartiere obsoleto. Un quartiere immerso nei rifiuti, privo di servizi, ma soprattutto privo di “vita”, eppure considerato da alcuni fantomatici scienziati locali (tra questi anche il dirigente arrestato) il fiore all’occhiello di Molfetta sia per ubicazione che per tecnologie applicate (sic!) …ed è per questo che il Wwf invita i nostri dirigenti, progettisti e palazzinari a farsi una breve passeggiata in qualche comune limitrofo, forse potrebbero imparare qualcosa in più.
In attesa comunque di avere ulteriori dettagli dalla procura di Trani, la locale sezione Wwf preannuncia la sua costituzione di parte civile nell’eventuale processo a carico dei responsabili di talune azioni criminose.
“Questo primo tempo del film Mani sulla città, che vede come regista la Procura della Repubblica di Trani – ha affermato Pasquale Salvemini, responsabile del Wwf Molfetta – sia di monito a quanti pensano di gestire le amministrazioni comunali come feudi personali. Ciò che più stupisce è la preoccupazione di quanti, oggi, si trovano il proprio immobile sequestrato: vogliamo ricordare che gran parte di questi signori (personalmente o per il tramite dei progettisti) si sono rivolti allo studio in questione per ottenere il “miracolo”, molti di loro, quindi, erano consapevoli del fatto che la realizzazione dei manufatti era in contrasto con le norme urbanistiche. In attesa di un secondo tempo ancora più ricco di sorprese, auspichiamo che, chiarite le responsabilità, si giunga anche alla demolizione totale delle opere realizzate abusivamente. Solo così il segnale di legalità sarà completo».