Wwf e Marina Militare per la salvaguardia della natura: ieri mattina liberate tartarughe marine al largo di Bari
BARI - Festoso epilogo per lo scalo della fregata Maestrale della Marina Militare nel porto di Bari.
Nella mattinata di ieri, infatti, scolaresche e alcuni visitatori hanno potuto assistere alla liberazione di due tartarughe marine, della specie Caretta caretta, al largo del capoluogo pugliese.
Mandolita e Nyssa, recuperate durante alcune battute di pesca da motopescherecci biscegliesi, sono state ospitate presso il Centro Recupero Tartarughe Marine WWF di Molfetta, dove sono state curate con la preziosa collaborazione dei professori Antonio Di Bello e Nicola Zizzo del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Bari.
Appena le loro condizioni di salute lo hanno consentito, è stato deciso di riportarle nel loro habitat naturale.
Per la prima volta, però, il rilascio è avvenuto grazie alla collaborazione della Marina Militare.
I due esemplari, infatti, sono stati imbarcati sulla Fregata Maestrale che, durante il suo viaggio lungo le coste italiane, ospita una mostra itinerante allestita dal Wwf Italia sul tema della salvaguardia delle tartarughe marine, e che spiega con una esposizione di immagini, disegni e modelli di tartaruga la biologia di questi animali e i pericoli che corrono nel Mediterraneo.
Grazie all’indispensabile collaborazione dell’equipaggio Mandolita e Nyssa sono state trasbordate su di una delle lance di salvataggio in dotazione all’unità navale e poi liberate a circa 6 miglia dalla costa, salutate dalla sirena della nave e dalla gioia dei tanti visitatori presenti.
Una esperienza unica e coinvolgente soprattutto per i più giovani ma che, da una parte, ha consentito di conoscere più da vicino la vita, i sacrifici e l’impegno degli uomini e delle donne in divisa e, dall’altra, di comprendere l’importanza della salvaguardia del mare e dei suoi abitanti.
Il responsabile del Centro di Recupero Tartarughe Marine WWF di Molfetta, Pasquale Salvemini, ha voluto ringraziare la Marina Militare e in modo particolare il comandante C.F. Giuseppe Rizzi e l’equipaggio della Fregata Maestrale, per la grande collaborazione mostrata.
Il Comandante Rizzi ha poi donato al Centro di Recupero una pergamena con le tappe dell’ultima campagna della Maestrale.
Ora l’unità navale Maestrale ha ripreso il suo viaggio facendo rotta verso la Sicilia e i volontari del Centro di Recupero, deposta la veste di “guide” d’eccezione alla mostra itinerante, tornano alla quotidianità del loro impegno a favore delle specie in difficoltà.
Ma l’esperienza vissuta in queste giornate resterà indelebile nella memoria di tutti.