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WEB TV MOLFETTA. Il direttore di “Quindici” Felice de Sanctis presenta e commenta i contenuti della rivista in edicola Una novità per i lettori: le riunioni di redazione di "Quindici", gli articoli commentati dai redattori e collaboratori della rivista: nomi e volti di coloro che realizzano il vostro giornale
03 dicembre 2011

MOLFETTA – Continua la nuova iniziativa di “Quindici Molfetta” che presenta il numero della rivista mensile in edicola a novembre con la sua web tv (a destra nell’home page) con l’intervista al direttore Felice de Sanctis, il quale commenta alcuni articoli con la redattrice Loredana Spadavecchia.

In questa presentazione c’è già un’altra novità: accanto all’intervista al direttore, è possibile seguire alcune riunioni di redazione della rivista “Quindici” nel corso delle quali i redattori e i collaboratori illustrano gli articoli trattati nel numero in edicola. In questo modo è possibile conoscere la nostra squadra che è al vostra servizio, nomi e volti della redazione e vedere un giornale dall’interno. In questo modo i lettori hanno la possibilità di familiarizzare con i giornalisti, conoscere la nostra sede e partecipare virtualmente alla riunione di “Quindici”, dove si discute con grande libertà dei problemi di Molfetta e dei temi da affrontare sulla rivista e sul quotidiano on line.

 
La web tv di “Quindici” è ormai da molti mesi una realtà seguita ed apprezzata a Molfetta. Questo strumento completa il panorama dei servizi offerti da “Quindici” ai suoi lettori. La rivista mensile, con inchieste e approfondimenti degli argomenti e novità in esclusiva che non sono presenti su “Quindici on line” il quotidiano sul sito, è diventata ricercata e richiesta. Molti lettori sono ancora convinti che sia sufficiente leggere le notizie sul sito per sapere tutto della città. Non è così, se ne sono accorti alcuni cittadini che ci telefonano per chiedere numero arretrati della rivista che hanno perduto.
“Quindici” è la rivista che “si sceglie in edicola”, come dice un nostro slogan, i cittadini la comprano perché sanno di trovare anche le notizie in esclusiva (“Quello che gli altri non dicono”). E’ il mensile leader, che fa opinione a Molfetta.
La web tv contiene nel suo archivio molte interviste interessanti sui temi cittadini, realizzate da Felice Abbattista che sta animando costantemente il nostro spazio televisivo. Anche il successo degli ascolti ci sembra discreto, soprattutto per il fatto che la web tv non è stata molto pubblicizzata.
E’ possibile commentare le notizie, lasciando un post: questa è sicuramente la parte più letta dai cittadini molfettesi, lo vediamo dalle migliaia di accessi che registriamo ogni giorno. Forse non tutti sanno che è possibile anche ascoltare le notizie (per i non vedenti, ma anche per coloro che preferiscono sentire la notizie e fare contemporaneamente altro): è un servizio già presente da qualche anno, siamo stati, infatti, tra i primissimi in Italia a realizzarlo, come siamo stati fra i primi a inserire la possibilità di commentare le notizie, un servizio scoperto molto più tardi anche dai grandi quotidiani italiani.
E questo accanto alla possibilità di condividere su Facebook la notizia, di stamparla, di ingrandire i caratteri e di spedirla ad un amico: basta cliccare sui simboli che si trovano in fondo alla notizia stessa.
Ma torniamo al web: la scelta di presentare i contenuti della rivista è stata fatta per avvicinare ancora di più la redazione ai suoi lettori, utilizzando lo strumento televisivo, che si affianca agli altri, ma non li sostituisce. Ci auguriamo che questa novità possa favorire un maggiore dialogo fra i cittadini e “Quindici”.

Ecco gli argomenti più interessanti di questo mese:
E’ dedicata alla decisione della Corte Costituzionale che ha stabilito l’incompatibilità fra la carica di sindaco e quella di parlamentare, con un articolo di Nicola Squeo, la copertina. L’immagine doppia del sindaco-senatore Antonio Azzollini campeggia sulla copertina con il timbro DIMISSIONI messo dalla Consulta e anche l’editoriale del direttore Felice de Sanctis intitolato “Game over” parla della fine del governo di Silvio Berlusconi e pone interrogativi sul futuro del sindaco di Molfetta. Anche la città vuole le dimissioni di Azzollini come conferma un sondaggio di Quindici che vede il 47% dei votanti chiedere le dimissioni da sindaco e il 32% da entrambe le cariche.
Vi raccontiamo anche lo scherzo fatto dal sen. Maurizio Gasparri ad Azzollini facendogli credere di essere il governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi.
 
Altri argomenti sono di grande interesse su questo numero: continua la vicenda Mani sulla città, l’ing. Rocco Altomare, come suo fratello Donato sono ancora agli arresti domiciliari, mentre l’ex dirigente dell’Ufficio Territorio si preparerebbe a patteggiare la pena: 3 anni e 4 mesi e tre anni di interdizione dai pubblici uffici, un’ammissione di colpa che chiuderebbe tutta la vicenda. I particolari nel giornale in edicola. Intanto ci sono stati i primi dissequestri degli immobili. Ed è stata nominata ad interim la nuova commissione comunale paesaggio, dopo l’arresto di parte dei suoi componenti nell’operazione Altomare, come scrive Paolo Minervini.
 
Quindici parla dell’allarme inondazioni, la città ha paura dopo l’alluvione di novembre e il “fiume” di Lama Cascione, documentata e filmata in esclusiva sul nostro quotidiano in internet “Quindici on line” e sulla nostra web tv. Ora a tremare sono gli abitanti delle case costruite nelle lame e coinvolte nell’operazione “Mani sulla città”: che succederà in caso di una pioggia torrenziale?
 
Quindici ha scoperto le bugie del sindaco sulla draga: altro che futuro (da portuali) per i nostri giovani, Azzollini ha mentito anche sulla profondità degli scavi. Lo dimostriamo con il numero in edicola con un articolo di Marcello la Forgia. La difesa del sindaco dagli articoli di “Quindici” sul porto sfiorano il ridicolo con Azzollini che promette di nuotare fino alle colonne d’Ercole (su questo argomento la vignetta del nostro Michelangelo Manente) per cercare la draga, sono oggetto di un articolo ironico di Tommaso Gaudio. E Quindici ripropone le 10 domande al sindaco sulla draga, davanti alle quali Azzollini scappa.
 
Molfetta resta una città sporca, lo ammettono anche il presidente dell’Asm Giovanni Mezzina e il direttore Silvio Binetti che raccontano i problemi dell’azienda in un’intervista a Marcello la Forgia e in un articolo di Loredana Spadavecchia.
 
Sul fronte delle bancarelle abusive, c’è stato l’arresto di 5 fruttivendoli: i particolari in cronaca, nella quale raccontiamo anche le “strane” coperture finanziarie e i costi elevati che pagano i cittadini. L’articolo è di Paolo Marzocca.
 
Per la pagina politica ci occupiamo, oltre che della vicenda delle dimissioni del sindaco, anche delle elezioni amministrative: colpi di scena nel centrodestra, il centrosinistra annaspa.
 
Non mancano le novità sul recupero del motopesca Francesco Padre, dopo 17 anni la verità affidata a un pezzo di legno preso dal fondo del mare.
Un problema reale della Sud è rappresentato dalla disoccupazione, per i laureati del Sud è +46%, come ci ricorda Angelica Vecchio con il suo articolo.
 
Un’altra periferia dimenticata a Molfetta è il comparto 14: sporcizia, erba e profilattici come ci descrive Andrea Teofrasto, mentre Carlo Gadaleta ha scoperto che i tagli agli statali a Molfetta sono anch’essi colpa del porto. Una riflessione sulla inapplicabilità della legge Reale ci viene proposta da Giovanni Del Vescovo.
 
Ricche come sempre le pagine della cultura con gli articoli di Gianni Palumbo su alcune mostre e rassegne culturali; di Pasquale Minervini che ci parla della polemica tra maestri titolati sotto il commissario Amato nel 1902; di Corrado Pappagallo sul giornale di bordo del motoveliero S. Francesco B. del 1945; di Barbara Binetti sulla presentazione del libro “La fidanzata di Joe” di Lucia Sallustio.
 
Questi gli altri argomenti: Mostra lei lavori artistico-artigianali di Miriana Lopopolo; Acquisti natalizi in tempo di crisi di Angelica Vecchio; i restauri alla Chiesa di San Bernardino di Loredana Spadavecchia; il referendum sull’acqua bene comune di Elisabetta Ancona; il restauro e la privatizzazione di Piazzetta Giovene in esclusiva per la Curia Vescovile e altri ancora, comprese le notizie di sport e la rubrica Molfetta & Dintorni, con altre due pagine di notizie.
 
Un numero, come sempre, ricco di contenuti e temi interessanti con tanti argomenti che vi terranno compagnia per un mese di piacevole lettura, con approfondimenti che spaziano dalla cronaca alla politica, dall'economia all'attualità, dalla cultura allo sport.
Quindici: quello che gli altri non dicono, Quindici: la rivista che si sceglie in edicola.
 
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Io c'evo e sono stato testimone oculave e pavtecipale! Dovevate vedeve la pvima alla Scala del Don Giovanni! Quanta poveva gente fingendo sobvietà e nascondendo lacvime, in un momento pev il Paese in cui bisogna esseve tutti sobvi, vispettosi e attenti. Mi si stvingeva il cuove nel vedeve questi povevetti in fvacche e tighte, sfavillanti abiti da seva, soffvive mentve la musica si innalzava soffevente e viempiva i cuovi. I cuovi tvisti di questi nuovi povevi, tutti stvetti intovno al gvande palco della Scala, espvimendo solidavietà ai povevi che pavcheggiavano fuovi dalla Scala nella gvande piazza, per espvimeve solidavietà. Quando si è tutti povevi nello stesso modo, gli italiani sanno espvimevsi nella gvande solidavietà; quando siamo tutti povevi espviviamo il meglio delle nostva cultuva solidale al fvatello meno fovtunato, che poi sono in tanti. Tanti, tanti e tanti, non si sa quanti, nemmeno come viescono a tivave avanti, che si avvangino, così come ci avvanggiamo tutti, chi con il Don Giovanni, chi con il Don Pasquale chi con Il Cavolo Fiovi; la vita deve continuave, non si può fevmare. Alla fine della sevata tviste e soffevente, così solo per spivito sempve di solidavietà ai nostvi fvatelli povevi i quali bivaccavano fuovi dalla Scala o nelle lovo case a vedeve la televisione, con molta tvistezza, affvanti dal dolove e spevando in tempi migliovi, una bella e fvesca coppa di Don Pevignon con bollicine stuzzicanti, abbiamo bvindato tutti sacvificandoci e immolandoci pev voi tutti futuvi pvossimi inquilini del pavadiso. Noi ci sacvifichiamo pev voi tutti: andateci pvima voi tutti, sceglietevi i posti migliovi; il nostvo pavadiso può attendeve, noi ci fevmiamo a soffvive pev la vostva vedenzione, sacvificandoci a inguvgitave l'ultima bottiglia di Don Pevignon: alla sciantè, libevtè, fvatevnitè, illegalitè e la vostvè povevtè..............alimovtè!!!!!!!!




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