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W.C. nei gazebi della frutta e altre “scorie” da depurare, Rifondazione contro il sindaco Azzollini
08 giugno 2012

MOLFETTA – Dopo l’articolo di “Quindici” che deplorava la critica del sindaco di Molfetta sen. Antonio Azzollini, ai dirigenti della Asl che chiedevano l’installazione dei servizi igienici nei gazebi della frutta sparsi per la città, Rifondazione comunista interviene sull’argomento con un comunicato: «Abbiamo letto la nota stampa del sindaco in cui dichiara che “la pretesa dei dirigenti Asl di realizzare spazi adibiti a w.c. all’interno dei chioschi del mercato diffuso” è assurda e vessatoria.
Abbiamo già denunciato alla magistratura ordinaria e contabile le procedure con cui sono stati assegnati i lavori di realizzazione dei gazebi, ora quella scelta scellerata produce altri frutti avvelenati.
Il sindaco continua a prendere in giro gli operatori commerciali del mercato diffuso dopo aver fatto credere di poter sistemare e accomodare tutto, e continua a offendere tutti gli operatori commerciali che hanno un locale in affitto e pagano anche le spese per i bagni di servizio.
Forse il sindaco ritiene che degli esercizi commerciali possano fare a meno dei servizi? Ma dove vive costui?
E soprattutto come può un rappresentante istituzionale dichiarare "che si adopererà sin da subito per verificare la congruità dell’operato dei dirigenti e dei funzionari Asl e ogni loro diretta responsabilità", lasciando intendere che in un momento di così grave crisi economica siano essi a impedire di lavorare agli operatori commerciali, quando invece è l'incapacità di governo di Azzollini.
Per caso il sindaco vuole scegliere personalmente e nominare senza concorso anche i dirigenti dell'Asl oltre ai vari dirigenti esterni che ha scelto per il Comune in questi anni?
Forse che i soldi per i gazebi stanno finendo e le chiacchiere stanno a zero? Sarebbe costato meno pagare l'affitto di locali a quegli operatori che ne avessero fatto richiesta oppure creare dei mercati di quartiere con infrastrutture leggere come avevamo proposto noi all'epoca, avremmo speso meno ma soprattutto razionalizzato e dato regole alla rete commerciale senza fare “figli e figliastri”.
Dopo il sequestro del depuratore e le controversie legate all'impianto di affinamento delle acque reflue, dopo le accuse sul depuratore a una giunta passata di cui il sindaco Azzollini stesso faceva parte allora come assessore alle finanze, ora siamo a un nuovo capitolo che dimostra l'insulsaggine (oltre che le difficoltà) del sindaco alle prese con il mercato diffuso.
Come faranno i cittadini molfettesi a dare ancora fiducia a questo centro destra che governa dal 2001 la città,il cui degrado è sotto gli occhi di tutti?».

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