MOLFETTA – Il voto di scambio è stato il leit motiv della campagna elettorale a Molfetta, dove in passato si sono sempre comprati i voti a 50 euro e su di lì, si sono regalate gite e offerte cene a gogò nel centrodestra a botte di 200 invitati per volta. Anche in questa tornata elettorale amministrativa si è ripetuto il fenomeno, anzi è peggiorato. Un video di Repubblica.it (di cui solo “Quindici” ha dato notizia a Molfetta) ha documentato la promessa di voto al Pdl in cambio di una gita.
La candidata sindaco del centrosinistra Paola Natalicchio ha incontrato il prefetto di Bari per denunciare questa vergognosa pratica, contro la quale anche l’Azione Cattolica diocesana ha condotto una martellante battaglia, condivisa da “Quindici”.
A queste denunce si è aggiunta quella dell’on. Nicola Fratoianni di Sel che ha presentato una interrogazione al ministro dell’interno Angelino Alfano affinché domenica e lunedì sia garantito il regolare svolgimento delle elezioni, e per sapere quali provvedimenti le autorità e le forze dell'ordine abbiano messo in atto per impedire .
Lo ha annunciato lo stesso Fratoianni (foto), primo firmatario dell'atto parlamentare. «Nei giorni scorsi - prosegue l'esponente di Sel - la candidata del centrosinistra, Paola Natalicchio, ha avuto un incontro col Prefetto di Bari a cui ha rappresentato le diverse segnalazioni ricevute da tantissimi cittadini sui gravissimi episodi posti in essere da chi sta tentando di inquinare il risultato elettorale delle prossime elezioni amministrative. Oltre ad una denuncia alla magistratura. – E nell'edizione web del quotidiano “La Repubblica” è apparso un video-denuncia in merito ad azioni volte ad ottenere la preferenza elettorale, offrendo in cambio, ad alcuni cittadini, utilità varie: gite, viaggi, buoni benzina nonché schede di ricariche telefoniche. Questi fatti - conclude l'on. Fratoianni - non possono essere sottovalutati nella maniera più assoluta, e ci aspettiamo pertanto una risposta ed un'iniziativa chiara e ferma».
Ci auguriamo che le forze dell’ordine e la magistratura assicurino un adeguato controllo sul territorio affinché non avvengano fenomeni di voto di scambio (le premesse ci sono tutte) che potrebbero alterare il risultato elettorale.
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