Recupero Password
Voto di scambio, dopo il video di Repubblica (di cui solo “Quindici” ha dato notizia a Molfetta) interrogazione dell'on. Fratoianni (Sel) al ministro Alfano
25 maggio 2013

MOLFETTA – Il voto di scambio è stato il leit motiv della campagna elettorale a Molfetta, dove in passato si sono sempre comprati i voti a 50 euro e su di lì, si sono regalate gite e offerte cene a gogò nel centrodestra a botte di 200 invitati per volta. Anche in questa tornata elettorale amministrativa si è ripetuto il fenomeno, anzi è peggiorato. Un video di Repubblica.it (di cui solo “Quindici” ha dato notizia a Molfetta) ha documentato la promessa di voto al Pdl in cambio di una gita.
La candidata sindaco del centrosinistra Paola Natalicchio ha incontrato il prefetto di Bari per denunciare questa vergognosa pratica, contro la quale anche l’Azione Cattolica diocesana ha condotto una martellante battaglia, condivisa da “Quindici”.
A queste denunce si è aggiunta quella dell’on. Nicola Fratoianni di Sel che ha presentato una interrogazione al ministro dell’interno Angelino Alfano affinché domenica e lunedì sia garantito il regolare svolgimento delle elezioni, e per sapere quali provvedimenti le autorità e le forze dell'ordine abbiano messo in atto per impedire .
Lo ha annunciato lo stesso Fratoianni (foto), primo firmatario dell'atto parlamentare. «Nei giorni scorsi - prosegue l'esponente di Sel - la candidata del centrosinistra, Paola Natalicchio, ha avuto un incontro col Prefetto di Bari a cui ha rappresentato le diverse segnalazioni ricevute da tantissimi cittadini sui gravissimi episodi posti in essere da chi sta tentando di inquinare il risultato elettorale delle prossime elezioni amministrative. Oltre ad una denuncia alla magistratura. – E nell'edizione web del quotidiano “La Repubblica” è apparso un video-denuncia in merito ad azioni volte ad ottenere la preferenza elettorale, offrendo in cambio, ad alcuni cittadini, utilità varie: gite, viaggi, buoni benzina nonché schede di ricariche telefoniche. Questi fatti - conclude l'on. Fratoianni - non possono essere sottovalutati nella maniera più assoluta, e ci aspettiamo pertanto una risposta ed un'iniziativa chiara e ferma».
Ci auguriamo che le forze dell’ordine e la magistratura assicurino un adeguato controllo sul territorio affinché non avvengano fenomeni di voto di scambio (le premesse ci sono tutte) che potrebbero alterare il risultato elettorale.
 
© Riproduzione riservata
Nominativo
Email
Messaggio
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
La cronaca scorre velocemente e molti post magari non vengono letti perchè sfuggono via. Parliamo di "voto di scambio" e, a leggere quanto postato da "Gira Mondo", sembra che si parli di aria fritta o scopriamo l'acqua calda. Questa è STORIA o posizione personale o chissà cosa? - "La classe dirigente del nostro Paese ha cominciato a manifestare elementi di patologia dell'azione politica già all'indomani delle elezioni del 2 giugno del 1946 per la Costituente (in cui socialisti e comunisti insieme avevano ottenuto quasi il 40% dei voti, ossia la maggioranza relativa) e durante i successivi gabinetti De Gasperi che a partire dal terzo, varato il 31 maggio del 1947, in piena guerra fredda, pur di estromettere le sinistre dal governo del Paese avviarono rapporti mefistofelici con qualunquisti, conservatori e monarchici. A partire dalla strage di Portella delle Ginestre (1° maggio del 1947) e dal caso Giuliano l'Italia si è caratterizzata, infatti, nelle forme di un paese dominato dalla cultura della clientela, della corruzione politica e dello scontro sociale, animata da tendenze reazionarie e complottiste e ammorbata da un obnubilante conservatorismo catto-clericale. Tali circostanze hanno forgiato una classe politica inadeguata e mediocre che, anno dopo anno, ha creato tutte le condizioni per il declino inesorabile (energicamente negato dall'ex premier italiano Silvio Berlusconi) che oggi stiamo vivendo. Mai, ad eccezione delle pause "tecniche”, un solo provvedimento generato dalla domanda sociale né una legge nell'interesse generale. Sempre, e soltanto, politiche adottate in condizioni di emergenza, provvedimenti “fotocopia” o ad personam e leggi sollecitate nel contesto di rapporti internazionali più o meno discutibili. Un'unica lunga storia fatta di tanti avvenimenti che inanellati, uno dopo l'altro, c'hanno condotto al quasi ventennio berlusconiano: gli omicidi di Enrico Mattei, Pier Paolo Pasolini e Mauro De Mauro, il caso Sindona e l'assassinio di Giorgio Ambrosoli, il terrorismo rosso e nero degli anni '60-'80 (dalla strage di piazza Fontana al sequestro Moro, fino alla strage di Piazza Bologna), l'assassinio di Pio La Torre e del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, l'attentato dei Georgofili, le stragi di Capaci e via D'Amelio, l'omicidio di Don Pino Puglisi, la trattativa Stato-mafia..... E siamo arrivati al Parlamento attuale, quello della XVI legislatura (senza per questo escludere i vari consigli regionali, provinciali o comunali), i cui seggi sono in buona parte occupati da reduci della Prima Repubblica, da personaggi passati in giudicato o inquisiti per diversi reati, da picchiatori fascisti e anche da qualcuno tesserato della Loggia P2. E così l'assenza di meritocrazia, una diffusa cultura familistica, la mancanza di fiducia nelle istituzioni, una cultura eccessivamente garantista, la cronica lentezza della giustizia italiana e la selezione da parte dei partiti di un personale politico culturalmente inadeguato hanno trasformato l'Italia, in una "peggiocrazia".
Mai come quest'anno abbiamo avuto una strana sensazione , una campagna elettorale davvero unica. Più che una sensazione , possiamo dire una percezione di come si siano potute scindere le coalizioni. La sinistra , o meglio centro sinistra ,liste civiche con i candidati di Poala e Bepi. Per fare un esempio chi ha notato che la maggior parte dei cittadini che, stanchi di stare tra la vecchia sinistra che ormai è sparita, e qualcuno dell'ex centro destra (finiani), quelli diciamo in bilico o meglio "gli scontenti" , hanno deciso di passare con Paola e Bepi? Quelli di cui la destra e vecchia sinistra non ha fatto altro che prenderli in giro per oltre 10 anni , sfruttandoli con le solite promesse e d'altronde dal quel centro destra che poi ha pensato bene in questi 10 anni di dormire sugli allori e creare un élite di imprenditori e servitori e scegliere sempre gli stessi . Ma come dicevo la differenza dov'è ? Che mentre chi ha scelto Poala e Bepi sono coloro che comunque mantengono un profilo medio alto vuoi nei partecipanti alle manifestazioni che nella scelta dei candidati, che nella Destra "ereditata" o temporanea ceduta, abbiamo constatato che il ceto dei cittadini che la rappresentano oggi mai come questa volta è bassissimo ,facendoci immaginare come e quali saranno state mai le opere di convincimento della destra atte ad avvicinare certi "personaggi" alla partecipazione politica così audace. La cosa che ci spaventa? È che se malauguratamente dovesse andare davvero male , qualcuno dovrà avere a che fare davvero con tanta gente che merita davvero d'essere controllata ( diciamo) a vista . È una sensazione, un preallarme , chissà quanti di voi avranno visto o percepito questo movimento di elettori "poco raccomandabili" e magari con precedenti discutibili sostare e tifare come marti presso i locali dei loro partiti o per i loro rappresentanti.Che vinca il migliore,speriamo.




Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet