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Una città sempre più sporca, ma a Molfetta nessuno si vergogna, nemmeno l’Asm. Una lettrice scrive a “Quindici”
29 dicembre 2024

 MOLFETTA – Una città sempre più sporca, lurida e puzzolente: colpa di molti incivili, ma a Molfetta la pulizia delle strade lascia a desiderare. Lo confermano le foto che ha inviato a “Quindici” una lettrice indignata per questa incuria. Ma all’Asm c’è qualcuno che si indigna e prova a pulire meglio questa città? E' scomodo pulire dietro le auto in sosta, non può passare la spazzatrice che rende più comodo il lavoro degli addetti alla pulizia, ma il loro lavoro è anche questo, anche perché i cittadini pagano le tasse per avere una città pulita. Ci sono zozzoni che sporcano? ma c'è l'Asm che ha il dovere di pulire. Una volta si faceva. Oggi ci sono più auto parcheggiate? Ci si deve attrezzare.

«Dedicato a chi per ignoranza, insensibilità o caparbietà si ostina a non vedere. A chi basta il calzone, le frittelle e San Nicola per sentirsi appagato e felice di vivere in questa città.

A chi, per un inspiegabile campanilismo, si ostina a difendere e giustificare usi e costumi locali.

E per usi e costumi, si guardi bene, non si intende il folklore locale così apprezzato anche nei paesi limitrofi, ma l’incorreggibile e irrefrenabile impulso di insozzare costantemente, quotidianamente, ogni angolo, ogni piazza, ogni strada, ogni aiuola, ogni chianca. E non è solo colpa dei numerosi possessori di cani che si guardano bene da raccogliere le deiezioni ancorché di dimensioni gigantesche. È colpa direi della stragrande maggioranza degli individui, che fatico a chiamare i cittadini, perché non lo sono etimologicamente ma solo perché l'anagrafe lo ha deciso.

Fatevi una passeggiata di 20 minuti in pieno centro. Se risalite una trafficata parallela del corso, osserverete come la strada è palesemente non spazzata da settimane o mesi. E la cosa sconvolgente non è che l'addetto non spazzi, è che gli abitanti non si preoccupino minimamente di dover scavalcare letteralmente cumuli di immondizia per entrare nei loro portoni. Perché, se così non fosse, ci sarebbero decine di telefonate al giorno per sollecitare la pulizia, e non mi risulta che ciò accada.

Procedete verso la stazione e facilmente incontrerete la tizia di turno che si libera della sua monnezza post prandiale nei poveri cestini gettacarte utilizzati serenamente ed impunemente come discariche pubbliche e gratuite. E se lo si fa notare, la tizia di cui sopra si sposterà due isolati più avanti e si libererà tranquillamente dei propri scarti, alla faccia di chi, disgustato, le ha fatto notare che non si tratta di una discarica.

Ma procedete pure, magari tornando verso il corso, ed osserverete in una delle traverse del "salotto" della città, un individuo che serenamente ripulisce la sua auto di qualunque porcheria e rifiuto e lo getta placidamente sul marciapiede. All'osservazione "scusi ma si è accorto che sta perdendo degli oggetti dallo sportello?" preparatevi alla risposta "no, non si preoccupi si tratta di oggetti rotti, cicche o di roba che non mi serve…". E ringraziamo di non aver ricevuto insulti ed intimidazioni.

Dopodiché conviene rientrare velocemente in casa, rinchiudervi e maledire il momento in cui avete deciso di uscire a passeggiare.

P.S. per gli amministratori di questa città, non chiedo di iniziare a multare gli incivili che la rendono una cloaca, nota per questo anche nei paesi limitrofi. Suggerisco invece, come progetto per il prossimo anno, di continuare l'eliminazione di tutto il verde sopravvissuto all'incuria e al vandalismo, magari concentrandosi sui pini ancora presenti nella zona industriale o sopravvissuti incautamente in alcune aree della 167 ed addirittura in centro, in zona levante.
Si ringrazia sentitamente ed in anticipo
».

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