Viva la BioNutrizione, il nostro carburante naturale
“L'alimentazione costituisce il mezzo attraverso cui l'uomo introduce ed assimila, oltre ai nutrienti, l'energia di cui ha bisogno, rappresenta il nostro carburante. Se nell'autovettura diesel per sbaglio faccio un pieno di 'benzina agricola', carburante diverso dal gasolio, cosa succede? La macchina continua a funzionare nella maggior parte dei casi, ma nel tempo si verifica, se continuo a rifornirla di carburante diverso rispetto a quello predisposto, una diminuzione della prestazione meccanica.
La stessa cosa la possiamo estendere alla macchina-uomo: se la nostra alimentazione non è fisiologica, cioè non ci appartiene, allora il corpo si ribella e arrivano i problemi, questo è il colesterolo alto, questa la 'glicemia', l'ipertensione e via dicendo. Cosa ci può assicurare il benessere psico-fisico? Cosa ci permette di tagliare sempre la linea del traguardo? Variare nell'arco della giornata i sette gruppi di alimenti che combinandosi meravigliosamente tra loro ci danno il 'carburante' vitale: latte e formaggio, uova, carne, pesce, frutta e verdura, cereali, e non scordiamoci l'acqua naturalmente!
Facciamo qualche esempio pratico: la sig.ra Franca è madre di famiglia, impiegata, un'attività lavorativa classificata come leggera, quale potrebbe essere una buona scelta nurizionale di Franca? Una colazione ricca e variegata con abbondanza di cereali o biscotti secchi, thè verde per un'azione antiossidante, con qualche pezzetto di cioccolato fondente, oppure una tazza di latte con un caffè. Niente risparmio la mattina, per svolgere tutte le mansioni previste nelle 24 ore bisogna filare, e quindi si fa 'carburante: accanto ai cereali che liberano gli zuccheri e quindi la nostra pronta energia, in modo lento, Franca abbina un frutto, cioè acqua, vitamine, composti indispensabili perché spesso sono 'coenzimi', (cioè affiancano altre sostanze nella azione di estrarre energia), che dobbiamo necessariamente introdurre dall'esterno perché il nostro corpo non le produce, ed infine zuccheri semplici a rapido assorbimento.
Dimenticavo di dire che Franca a volte, soprattutto con la bella stagione, prende lo yogurt al posto del latte, bianco con qualche gheriglio di noce o pinoli, o meglio un cucchiaio di mandorle, che esercitano un'azione serotonergica sul cervello (cioè ci fanno stare più rilassati!) per il contenuto di litio che hanno.
La colazione di Franca ha poco a che vedere con quella di Franco, operaio, che ha la sveglia in piena notte e preferisce una bella tazza di caffè caldo, e un panino con prosciutto o salame, ancor meglio, accompagnati da una bella spremuta di agrumi con zucchero! Si potrebbe asserire che il totale calorico delle due colazioni potrebbe essere equivalente ma funzionalmente esse agiranno in modo totalmente diverso sui due soggetti considerati; la variabile principale consiste nella cascata ormonale che andranno a stimolare e che avrà effetti diversi.
Si entra allora nel vivo della BioNutrizione: il nostro carburante, cioè la nostra alimentazione, è importante per la proprietà di interagire in maniera alquanto intima con il nostro corpo. Noi siamo quello che siamo in funzione della risposta del nostro corpo ad un dato alimento, piuttosto che per la proprietà dietetiche di quel dato alimento. Quella che viene definita la composizione bromatologica (contenuto di grassi, proteine, zuccheri ed oligoelementi) è un dato di fatto, ma poi dobbiamo considerare quella composizione come si comporta una volta introdotta nel nostro corpo, che fa quando arriva nello stomaco, attiva l'intestino? stimola il fegato?... la produzione di bile? L'obiettivo della Bionutrizione è quello di cercare di seguire il percorso che il cibo fa nel nostro corpo, come esso interagisce con la macchina corpo, e di stabilire se associazioni alimentari possono essere conflittuali o sinergiche per stimolare determinati organi a svolgere al meglio le loro funzioni.
In quest'ottica le spezie, i sapori hanno tutti il loro ruolo: per es. l'aglio maggiore, Allium sativum, gode grande fama medica come pianta protettrice dell'apparato cardiovascolare, agendo anche come antiaggregante piastrinico. Quando si prepara il famoso 'sugo fresco', è indispensabile metterci l'aglio, perché agisce come un difensore del nostro cuore: il motore, per farci capire, della nostra macchina. Le piastrine sono importanti nella coagulazione del sangue, e pur essendo necessarie per bloccare emorragie in condizioni normali, la loro aggregazione può risultare dannosa in quanto danno luogo alla formazione di trombi, di blocchi che non permettono il libero passaggio del sangue. L'aglio, per il potere farmacologico che ha, viene impiegato in terapia nutrizionale, alla stessa stregua di un antipertensivo senza controindicazioni! Si vede all'aglio nella sua interezza, la bionutrizione vede l'uso dell'aglio in quanto tale e non ridotto meramente a pillole... ciò non è polemica contro l'uso di integratori naturali, dal momento che io stessa li consiglio e ne faccio largo uso.
Bisogna abituarci a guardare alla 'mela', per esempio, in due modi: con la buccia è un fitocomplesso che stimolerà, pancreas, intestino tenue e crasso, ed mela senza buccia dove sarà preponderante la risposta insulinemica. Starà poi al terapeuta nutrizionale la scelta di un frutto rispetto ad un altro, aglio o cipolla, a seconda della situazione oggettiva di partenza, cioè della 'revisione' che intendiamo svolgere alla nostra 'auto-corpo'!