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Vittoria Bersani, il commento del PD con uno sguardo a Molfetta Primarie, una prova di “buona politica”. Necessaria una proposta politica da parte delle forze politiche che, in questi anni, hanno condotto una dura battaglia di opposizione. PD, parola chiara di SEL, Udc e Lista Emiliano: rompere con il più recente passato, bloccando forme di trasformismo e opportunismo
04 dicembre 2012

MOLFETTA - Il Partito Democratico di Molfetta, all’indomani della netta affermazione di Pier Luigi Bersani alle elezioni primarie per la scelta del candidato premier di centrosinistra, esprime il suo più «entusiastico compiacimento» per quella che è stata, grazie alla larghissima partecipazione di elettori e simpatizzanti in tutto il Paese, una prova di “buona politica”.

 

«Le primarie hanno dimostrato che quando il confronto tra diverse opzioni politiche si basa sui programmi e sui valori, i cittadini tornano ad appassionarsi e ad interessarsi della “cosa pubblica”, recuperando il desiderio di concorrere, attraverso il voto, a determinare il proprio futuro - commenta il PD in una nota stampa -. Ora sarà compito di Bersani tradurre le grandi aspettative che tutto il popolo democratico e riformista ripone su di lui, in un progetto politico in grado di dare risposte serie e concrete ai tanti problemi che attraversa il nostro Paese».

 

A Molfetta Bersani ha raggiunto il 76% con 885 voti, mentre Matteo Renzi, sindaco di Firenze, si è fermato a soli 279.

 

«Anche Molfetta ha concorso, con il 76% dei consensi andati al segretario nazionale del PD, alla netta affermazione di Bersani nelle consultazioni primarie, a dimostrazione del fatto che il popolo di centrosinistra, nella nostra città, è disposto a dare fiducia ad una proposta politica di matrice chiaramente riformista che, senza compromessi, si pone in netta antitesi rispetto agli anni bui del centrodestra - continua il comunicato -. Per questo, anche a Molfetta, è necessario che tutte le forze politiche che, in questi anni, hanno condotto una dura battaglia di opposizione al malgoverno di Azzollini costruiscano una proposta politica che si ponga in netta discontinuità rispetto al più recente passato, sul piano dei valori, dei programmi e degli uomini che la rappresenteranno».

 

Inevitabile anche il riferimento alla situazione di Molfetta, in cui si stanno definendo i confini della coalizione di opposizione al sistema azzolliniano (usare il termine “centrosinistra” sarebbe anche riduttivo) e l’organizzazione delle primarie locali (fissate per il 13 gennaio).

«Solo con una parola chiara da parte di SEL, Udc e Lista Emiliano sulla necessità di rompere con il più recente passato, bloccando qualunque forma di trasformismo e opportunismo - conclude il PD -, sarà possibile anche nella nostra città rilanciare un percorso che porti, nel più breve tempo possibile, all’individuazione (anche per mezzo delle primarie) di una candidatura forte e autorevole. Per restituire una speranza alla nostra città. Perché, ormai, il tempo dei tatticismi è scaduto».

 

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