Vito Copertino abbandona il centro sinistra
MOLFETTA 10.03.2006
“Sono vicino alle realtà, ai movimenti, alle associazioni ed ai comitati che hanno manifestato il loro distacco dal candidato sindaco del centro sinistra”.
Si consuma con questa dichiarazione, raccolta da Quindici on line, il distacco da Lillino di Gioia di Vito Copertino, che pure aveva preso parte alle primarie del 4 dicembre per l'individuazione del candidato sindaco del centro sinistra e pareva averne avvallato il risultato, sia con nelle dichiarazioni a caldo sia in una fase successiva.
Copertino, candidato al Senato nella lista di Rifondazione Comunista della Basilicata, motiva così la sua scelta: “Il dopo primarie è stato caratterizzato dal comportamento sleale e improduttivo del candidato sindaco Di Gioia, che si è atteggiato a leader, non consultando gli alleati nel momento in cui ha accettato di allargare la coalizione a transfughi del centro destra”.
Il riferimento è chiaramente alla vicenda dell'accordo con l'Italia dei valori, che pare però bello che sfumato, con Nappi di nuovo vicino a Tommaso Minervini.
Il prof. Copertino ha altri rilievi da fare: “Di Gioia si è rivelato anche improduttivo, in quanto non è riuscito a presentare un programma di reale alternativa, evitando di prendere posizione sulle politiche sociali, sul lavoro e sull'urbanistica”. Fra le motivazioni del suo distacco anche un “dopo primarie caratterizzato da contraddizioni ben più forti di quelle evidenziate nelle settimane precedenti il 4 dicembre e nel giorno stesso delle primarie”.
Per concludere: “La città aspetta di potersi identificare in un candidato realmente alternativo e di poter votare le liste che lo appoggino”. Un candidato che nega possa essere lui stesso, per impegni professionali.
Il riferimento è chiaramente all'attività degli ultimi giorni, Vito Copertino non si nasconde dietro un dito, indicando l'alternativa nel Movimento del Buon Governo, nel Liberatorio, in Passioni di sinistra e nel Laboratorio di città partecipata, chiudendo con una speranza, che pare tanto un invito: “Mi auguro che il circolo locale di Rifondazione Comunista possa ancora rivedere le sue posizioni”.
Lella Salvemini