Vincenzo, il dramma della scelta: andare fuori o restare a Bari?
Mi sono laureato triennale in Scienze Geologiche 5 mesi fa, e ora mi sto godendo un periodo di vacanza e relax, anche se è in questi mesi che devo prendere la scelta più importante della mia vita, almeno fino ad ora. Si tratta di decidere dove proseguire il percorso universitario: fino al giorno della laurea non c'era nessuna scelta da prendere, o meglio la scelta era già stata fatta; andavo a Pisa, a frequentare un corso di studi non presente a Bari, con l'innegabile vantaggio di appoggiarmi a Livorno dai miei zii. Le insistenze del mio relatore hanno però fatto vacillare tutte le mie certezze: mi ha chiesto di continuare a Bari, in modo da poter fare la tesi specialistica con lui, e, nel futuro, continuare a lavorare con lui. Ed ecco tutti i dubbi ai quali sto cercando di dare una risposta. E per una persona molto introversa di carattere, abituata a tenersi tutto dentro, questa è stata l'occasione per aprirsi agli altri, in cerca di consigli e opinioni. È la prima vera scelta che devo fare: si tratterebbe, nel caso in cui decida di trasferirmi a Pisa, di cambiare tutto: famiglia, amici, ambiente, abitudini. Bari invece rappresenterebbe la comodità di restare a casa, con le persone e le abitudini di sempre. Ma di mezzo c'è lo sguardo anche al futuro lavorativo: rimanendo a Bari, sarebbe poco roseo; andando a Pisa, almeno all'apparenza, molto più felice. Però c'è da considerare anche l'interesse per quello che dovrei fare nel mio futuro: e dopo aver parlato con il mio relatore, e dopo aver fatto un'esperienza di tesi davvero molto bella, mi sono accorto che se dovessi scegliere solo valutando quello che più mi piace fare, in cima ai desideri ci sarebbe proprio Bari; con il rischio però, avvicinandomi a un futuro da ricercatore, di ritrovarmi con un pugno di mosche in mano fra qualche anno. Questa è la mia situazione “lavorativa”: diciamo che sto lavorando molto di mente, nel tentativo di giungere il prima possibile ad una soluzione. Altro non c'è: sono in vacanza, non studio, né lavoro; forse è un bene avere tutto questo tempo a disposizione per poter decidere nel modo più sereno possibile: con la speranza, fra un paio d'anni di non avere alcun tipo di rimpianti.