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VILLAGGIO GLOBALE - Ubriachi del web
15 luglio 2018

Internet è un bibliotecario ubriaco: quando gli chiediamo, con alcune “parole chiave”, di fare per noi il giro degli scaffali dei libri di tutto il mondo, torna dopo qualche istante e rovescia sul nostro tavolo di nuovi ignoranti ogni sorta di reperto.  Può accadere così che si possa essere indotti a pensare che il signor Rossi ne sappia, in tema di libertà, più di Voltaire e Rousseau messi insieme.
In rete l’etilismo dilaga. E’ bastato che una giovane signora in cerca di voti abbia dato dell’ ubriaco ad un anziano signore che è apparso barcollante ad un importante vertice internazionale, perché il popolo del web si alzasse in un' interminabile e volgare standing ovation per applaudire la signora e bersagliare l’”alticcio” rappresentante delle istituzioni europee.
Ma il signore, Jean-Claude Juncker , presidente della Commissione soffre di sciatica (nella foto) e ha difficoltà deambulatorie. Una precisazione che stenta a farsi largo nella rete. I leoni da tastiera hanno già emesso la sentenza inappellabile: chi ci governa in Europa è una persona adusa ad alzare il gomito.
C’è da chiedersi chi siano i veri ubriachi al tempo del web, in cui astuti coppieri continuano a spillare vino inacidito dalle botti elettroniche e a versarne copiose quantità nei bicchieri dei popoli.

Autore: Valentino Losito
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Allora è arrivato il momento di farsi curare, perchè evidenti si sono fatti i segni di quella vera e propria patologia che ricerche americane hanno etichettato INTERNET ADDICTION DISORDER (disturbo da dipendenza da internet), a proposito del quale scrivono gli psicologi Giorgio Nardone e Federica Cagnoni: "La dipendenza implica tre meccanismi: la tolleranza (che comprende la necessità di aumentare gradualmente le dosi di una sostanza per ottenere lo stesso effetto, l''astinenza (con comparsa di sintomi specifici in seguito alla riduzione o alla sospensione di una particolare sostanza, il "craving" (o smania) che comporta un fortissimo e irresistibile desiderio di assumere una sostanza; desiderio che, se non soddisfatto, causa intensa sofferenza psichica e a volte fisica, con fissazioni di pensiero, malessere, alterazione del senso della fame e della sete, irritabilità, ansia, insonnia, depressione dell''umore e, nelle condizioni più gravi, sensazioni di de-realizzazione e della personalizzazione". Tratti tipici della tossicodipendenza, del tabagismo, dell''alcolismo, del gioco d''azzardo, dell''attività sessuale irrefrenabile, dell''assunzione di cibo seguita da vomito, oggi sono riconoscibili in quanti fanno un uso eccessivo di internet per soddisfare sul piano virtuale quel che non riescono a ottenere sul piano della realtà, fino al punto di percepire il mondo reale come un semplice ostacolo o impedimento all''esercizio della propria "onnipotenza" che sperimentano con immenso piacere nel mondo virtuale. Internet rappresenta così il mezzo tecnologico più avanzato per le crudeli pratiche di controllo, con una differenza: "La compulsione da internet si basa sul piacere anzichè su una fobia. E proprio perchè il sintomo si basa sul piacere, anzichè sul disagio e la sofferenza, eliminarlo risulta molto più difficile".-


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