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Viale Madonna dei Martiri, barre di ferro arrugginite e sporgenti sui muretti: urgente ripristino
31 ottobre 2011

MOLFETTA - Al peggio non c’è mai fine. Molfetta continua a stupire i suoi cittadini con una serie ininterrotta di anomalie. Dopo la poltrona vista mare, il divano al semaforo e il gabinetto posizionato dinanzi ad una, è la volta delle barre di ferro in bella vista - sbucano da ogni parte - su una porzione di muretto (foto) nelle vicinanze della Basilica, frequentato per altro da tantissima gente
Non sarebbe il caso che qualcuno provvedesse al ripristino di questo muretto? Mezza giornata di lavoro per riqualificare l’area ed evitare danni alle persone, perché queste barre di ferro, arrugginite e anche sporgenti, potrebbero provocare ferite e serie lesioni non solo agli adulti, ma soprattutto ai bambini.
Del resto, la zona, abbandonata a se stessa, nonostante rappresenti il luogo sacro di tutta la comunità cristiana di Molfetta, ha subito una ulteriore perdita con il banchina mento del nuovo porto commerciale: infatti, la banchina di sud-ovest eretta da questa estate (alta quasi 4 metri), ha cancellato il profilo panoramico sul mare tipico della Basilica, che al tramonto diveniva lo scorcio più bello di Molfetta.
Inoltre, in attesa della riqualificazione PIRP, peggiora la condizione del Viale dei Crociati, che non sappiamo se sarà inserito nel Piano Strade da 3milioni di euro (i lavori di bitumazione delle strade cittadine tardano a iniziare, nonostante i termini fissati dall’amministrazione Azzollini). Un maggior senso di responsabilità da parte degli amministratori non dispiacerebbe a nessuno.

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Autore: Angelica Vecchio
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Molfetta, una città all'avanguardia, avanguardista, sempre più “naif” nella sua visibilità incontrastata. NAIF, dal francese naif, ingenuo primitivo: più primitivo che ingenuo. Queste “opere d'arte” sparse in giro per la città, dimostrano chiaramente quanto di primitivo nascondono questi esseri animaleschi, artisti naif malgrado loro. In queste opere si evidenzia chiaramente il genio asociale e la dolorosissima vita vissuta da questi animali mascherati da uomini; vita attraversata dalla follia e dalla miseria. Autori maledetti e geni rustici, sbrigativamente definiti naif, ma, in realtà, queste continue riproduzioni naif o primitive, altre non sono che opere poco rassicuranti di una realtà incivile, quanto mai barbara e primitiva, senza nessuna possibilità di recupero, se non la condizione di un ricovero in una qualche clinica psichiatrica. Sono queste scene in giro per i vari quartieri della città, la chiara visibilità, se ancora ce ne fosse bisogno, di una città allo sbando, all'abbandono, autoritratti di potente espressività aggressiva, segno di un ininterrotto travaglio esistenziale, politico e sociale che sta' vivendo la città tutta: cittadini di tutte le condizioni, giovani, donne, bambini, anziani e vecchi, occupati e disoccupati. Scene animalesche se non bestiali, esotiche e selvagge, mettono in luce quella realtà che fa di Molfetta una città naif, primitiva, stranamente non vista e riconosciuta, anche negata, da chi dovrebbe intervenire e porre fine a questo scempio culturale di una città che meriterebbe altri lidi, altre visibilità civili, culturale e sociali. "Quod non fecerunt Barbari fecerunt amministratorum Melficta"


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