Vendola trionfa anche a Molfetta Tutti i voti e le preferenze
Alle elezioni regionali anche a Molfetta c’è stato il trionfo del centrosinistra che in Puglia ha visto la riconferma a presidente di Nichi Vendola con il 48,69% contro il 42,59% di Rocco Palese, battuto nettamente. Vendola a Molfetta ha ottenuto 15.363 di lista e 1.174 voti non di lista per un totale di 53,46% contro gli 11.647 (322 non di lista) di Palese per un totale di 40,53 voti. Un elemento emerge subito: il centrosinistra è diventato maggioranza nella nostra città. Non accadeva da un po’ di anni a questa parte, da quando, cioè, è cominciata l’ascesa del sindaco-senatore Antonio Azzollini. Il Partito Democratico ha ottenuto 6.039 voti (26,38%), subito dietro Sinistra ecologia e libertà con 3.012 voti (13,16%), bene anche l’Italia dei valori di Di Pietro con 1.424 voti (6,22 %), partito che si è rivelato una sorpresa non avendo una tradizione consolidata sul territorio, ha ottenuto un buon risultato anche con la partecipazione del candidato Mimmo Cives, che però ha avuto meno voti di lista (727), a seguire La Federazione di Sinistra-Verdi con 1.066 voti (4,66%). Sul fronte del centrodestra, il primo partito resta il Pdl con 10.573 voti (il 38,97%), seguito dai Pugliesi con 708 voti (2,61%) e dalla Puglia Prima di Tutto 173 voti (0,64%). Seguono i partiti minori: Alleanza di Centro di Pionati con 60 voti (0,22%), i Pensionati con 43 voti (0,16%) e l’Udeur 13 voti (0,05%). Sul fronte delle liste non schierate troviamo l’Udc con 1.041 voti (3,84%) e Io Sud con 657 2,42%). Questi i voti ottenuti dai 10 candidati: Antonio Camporeale (Pdl) 6.528 voti; Guglielmo Minervini (Partito democratico) 3.974 voti; Tommaso Minervini (Sinistra ecologia e libertà) 2.359 voti; Gianni Porta (Federazione di Sinistra- Verdi) 1.035 voti; Domenico Cives (Italia dei valori) 727 voti; Francesco Armenio (I Pugliesi) 285 voti; Saverio Andreula (Io Sud) 274 voti; Mauro Mongelli (Alternativa di sinistra) 26 voti; e infi ne Vincenza Turci, una molfettese di cui si è avuto notizia solo poco prima del voto e che era inserita nella lista “La Puglia per Vendola” e ha ottenuto 25 voti. Ad essere eletti sono stati Guglielmo Minervini che ha ottenuto a livello regionale 12.108 voti ed è entrato in consiglio grazie al premio di maggioranza e Antonio Camporeale del Pdl, che ha ottenuto 10.106 voti ed è entrato grazie ai resti. Tommaso Minervini con 3.627 voti è il secondo dei non eletti, mentre Mimmo Cives ha ottenuto appena 130 voti fuori Molfetta portandosi a 857, e Francesco Armenio ha raccolto fuori 273 voti arrivando a quota 558. Le altre liste non hanno raggiunto il 4% per entrare in consiglio. Tra i candidati non locali più suff ragati a Molfetta troviamo nel centrodestra Domi Lanzillotta (sostenuto dall’assessore Mauro Magarelli) con 561 voti, Massimo Cassano con 526 voti e Giammarco Surico (sostenuto da Enzo de Cosmo) con 295 voti. Tutti hanno tolto consensi al candidato di Azzollini, Antonio Camporeale. Nel centrosinistra troviamo Antonio Decaro (sostenuto da Piero de Nicolo e Pino de Candia dell’area del sen. Alberto Tedesco)) con 1.046 voti, Nicola Canonico presidente della squadra di calcio Liberty Molfetta con 516 preferenze. Una citazione merita anche il giornalista e scrittore Raff aele Nigro (Sinistra ecologia e libertà) alla sua prima espereinza politica, che ha ottenuto a Molfetta solo 13 voti, mentre nella Provincia di Bari ha messo insieme 1.179 voti. Bene anche Peppino Longo dell’Udc (sostenuto da Pino Amato) con 649 voti, Marcello Vernola sempre dell’Udc (sostenuto da Lillino Di Gioia) con 148 voti, Giacomo Olivieri dell’Idv con 340 voti, Michele Losappio (Sinistra ecologia e libertà, sostenuto dal consigliere comunale Mauro de Robertis) assessore uscente con 279 voti e Gerardo De Gennaro del Pd con 341 voti. Un crollo, invece, per Tato Greco che è riuscito a raccogliere appena 61 voti, un segnale negativo anche per Carmela Minuto che l’ha sostenuto, a dimostrazione del calo dei consensi dell’ex vice sindaco di Azzollini, che ora è tornata “alla casa del padre”, dopo liti furibonde con il senatore. Anche Vincenzo Divella, ex presidente della Provincia (che non è riuscito nemmeno ad essere eletto consigliere) ha fatto un mezzo fl op, con appena 19 voti.