Veltroni salva Azzollini, forse le dimissioni del sindaco di Molfetta slittano al 24 febbraio
In vista un decreto che impedisca la decisione di lasciare la carica entro lunedì ed eviti comunque il commissariamento lungo un anno, in attesa di quello che faranno Marini e il capo dello Stato
MOLFETTA - Il ministro dell'Interno Amato ha in progetto l'emanazione di un decreto per evitare che molti sindaci italiani siano costretti a dimettersi entro lunedì per candidarsi al Parlamento, come prevede la legge, per evitare al proprio Comune il commissariamento per un anno.
Il problema più grosso riguarda il sindaco di Roma Walter Veltroni che avrebbe difficoltà a coprire i due incarichi.
Lo stesso discorso vale per il sindaco di Molfetta, sen. Antonio Azzollini (foto), che, come Quindici ha anticipato dovrebbe dimettersi anch'egli per quella data. Con il decreto, invece, la data delle dimissioni sarebbe spostata al 24 febbraio. Insomma, volendo fare una battuta potremmo dire che Veltroni salva Azzollini.
In questo modo si supera l'impasse dell'attesa dei risultati delle consultazioni del presidente incaricato Marini e della decisione del capo dello Stato, Napolitano, di sciogliere le Camere se non si riesce a formare il nuovo governo.
E il toto-sindaco può continuare più a lungo e si possono definire meglio i giochi politici per arrivare alla designazione del successore di Azzollini.
Ecco il testo del comunicato del ministero dell'Interno:
«In caso di scioglimento anticipato delle Camere un atto legislativo di urgenza per consentire lo svolgimento delle elezioni locali entro il 15 giugno.
Nell'ipotesi di scioglimento anticipato delle Camere - ipotesi che al momento non si pone - l'articolo 7 del testo unico sulle elezioni politiche prevede che i sindaci che intendono candidarsi si dimettano entro i 7 giorni successivi alla data di pubblicazione del decreto. Alle loro dimissioni segue lo scioglimento dei rispettivi Consigli comunali e la nomina di un Commissario sino alle nuove elezioni locali.
Nel caso che il decreto di scioglimento intervenga dopo il 24 febbraio le predette elezioni locali, a norma dell'articolo 2 della legge n.182 del 7 giugno 1991, vanno all'anno successivo.
Per evitare che ciò accada, e che quindi vi siano numerosi Comuni che rimangano per oltre un anno sotto gestione commissariale, con chiara ferita del principio democratico, già in passato si è provveduto con un atto legislativo di urgenza che ha consentito di far svolgere le elezioni locali entro il 15 giugno del medesimo anno.
Ministero dell'Interno e Anci concordano sull'opportunità di un tale intervento, nell'ipotesi che si rendesse necessario».
L'Anci (l'Associazione dei Comuni) ha espresso apprezzamento per le assicurazioni che sono giunte dal ministero dell'Interno: i>nel sottolineare che l'intervento chiarificatore del Ministero dell'Interno scongiura il rischio della apertura di una ferita al normale funzionamento democratico degli organi di governo del Comune e quindi tale da garantire che le amministrazioni eventualmente interessate siano messe in grado nei tempi ordinari di espletare appieno le proprie funzioni, la lettera ricorda infatti che in caso di elezioni politiche anticipate le scadenze temporali previste dalla normativa vigente per consentire la candidabilità di Sindaci di Comuni con più di 20.000 abitanti (ovvero le dimissioni di questi ultimi dalla carica di 'primo cittadino') avrebbero costretto numerosissime realtà locali a vivere per più di un anno sotto gestione commissariale.
Nella lettera, l'Associazione dei Comuni Italiani ricorda che su questo argomento aveva chiesto rassicurazioni al Ministero dell'Interno: rassicurazioni che sono giunte e per le quali, in caso di un eventuale scioglimento anticipato delle Camere (ipotesi che ancora oggi non si pone), qualora i Sindaci di Comuni di tali dimensioni demografiche decidessero di candidarsi alle elezioni politiche e nella eventualità che il decreto di scioglimento del Consiglio Comunale intervenga oltre il termine del 24 febbraio prossimo, le amministrazioni cittadine non saranno commissariate fino alla primavera del 2009, ma sarà loro consentito di partecipare alla tornata elettorale amministrativa del 2008.