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Vandali al centro storico: scritte sui muri di via S. Orsola e via Morte
08 gennaio 2011

MOLFETTA - Non è la creatività che ha imbrattato i muri del centro storico di Molfetta, in via Morte, all’imboccatura da Piazza Municipio, e sul muro della Chiesa della Morte, su via Sant’Orsola. Qualche sconsiderato «innamorato», mascherato da vandalo, ha lanciato questa notte il suo messaggio all’amata, a colpi di bombolette spray: il gesto di un attimo, un danno permanente in un centro storico che vorrebbe risorgere a passo di gambero.
Risicate le proteste sul profilo facebook «Molfetta vecchia», canale telematico del Comitato di Quartiere del centro storico: una bravata sintomatica di quel libertinaggio e disinteresse sociale che non conosce freni e si esprime in svariati modi, dalle affissioni selvagge al dilagare dei fruttivendoli, dalle feci canine lasciate sui marciapiedi da improvvidi cittadini ai parcheggi selvaggi, ecc.

La rimozione costa, ma trattandosi di bene storico «chi di dovere» si dovrà affrettare per rimuovere i tag rossi e neri sui muri degli stabili deturpati. Nessun fai-da-te: l’intenzione di eliminare il danno con una rapida e inefficace tinteggiatura rischia di creare sgradevoli e inaccettabili patch-work colorati.
Il vandalismo grafico non si combatte solo con pennelli e vernice, ma con un paziente e capillare lavoro su più fronti: prevenzione e educazione a scuola e in famiglia al rispetto del bene comune, maggiori misure di controllo e sanzioni con telecamere che non siano attive solo per i cartelli esposti, oltre a costante pulizia di strade, giardini e verde pubblico, muri e cassonetti.
Il degrado produce degrado, senso di abbandono e assenza di regole nella comunità: e Molfetta, nel suo grande affannarsi in grandi e mastodontiche opere, dimentica le «piccole cose».
«Tolleranza tutto» non è certo la politica di un governo del fare.
 
© Riproduzione riservata
Autore: Marcello la Forgia
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...come vedi, caro Amico "provochiAMOci" questo e' il livello dei soggetti con i quali bisogna confrontarsi su questo Quotidiano-online...è un vero e proprio Suk( senza voler offendere il vero SUK che ha una sua elevatissima dignità), connotato di una VIOLENZA LATENTE indicibile!!!... mi si lanciano accuse infamanti di tutti i tipi pur di screditarmi, ma il soggetto "contundente", ha commesso un GRAVE ERRORE, scambiandoci per la stessa persona...in realta',cosi' facendo, ha avvalorato il suo METODO di stare nella comunità di Quindici on-line!!!...sono contentissimo che ora ci sarà un lettore( oltre me) che conosce la VERITA'. Visti i precedenti, leggo tutti i post pubblicati con molta diffidenza,raramente cerco il confronto, proprio perchè c'è qualcuno che si diverte a fare il MULTIFACCE. Spero che tu non sia parte di questa strategia, ma, al contrario, una persona REALE e LEALE, Saluti!!!...Vorrei concludere il mio scritto con una domanda alla REDAZIONE di QUINDICI: se tutti i post offensivi(a voler essere buoni),da voi pubblicati, fossero stati epigrafati da "Guy Fawkes" avrebbero acquisito dignità per la pubblicazione???... lungi da me fare la vittima( anzi, riconfermo la mia totale indifferenza alla pubblicazione di eventuali post offensivi rivolti alla mia persona)... P.S. mi dispiace per chi,in passato ha definito FALKOROSSO D'APULIA una "Persona Perbene"...sapesse quanto si è sbagliato!!!!...ma sono fiducioso...la VERITA' viene sempre fuori e il TEMPO è e sarà a mio favore...visto che è GALANTUOMO!!!







Ricambio di cuore il saluto, amico mio. Con “ottimismo e pensiero positivo”, si va a passo di gambero.- "Poi arretriamo ancora e speriamo che parti disarticolate di noi stessi vengano accolte ed amate. Un po' qui, un po' là, un po' da questo, un po' da quello. Poi siamo costretti da contingenze varie ad arretrare ancora e ci auguriamo semplicemente che sulle nostre parti disarticolate nessuno si accanisca con sprezzo o indifferenza. Perché il mondo così va'. Così ruotiamo davanti ad uno specchio e vediamo di rintracciare in noi qualche cosa da amare noi stessi, cosicchè gli altri, poi, possono amarla. Ma subito l'esperienza ci mostra che le parti di noi che ci piacciono e che riteniamo “amabili”, guarda caso NON sono quelle che gli altri sono pronti ad apprezzare ed amare. Allora indietreggiamo decisamente: non importa, diciamo agli umani, non amatemi se non volete, ma capitemi. Per favore capitemi. E questo assioma, - è molto meglio essere capiti senza essere amati che essere amati senza essere capiti – questo è la scoperta della nostra vita, tardiva, ma pur sempre la scoperta della nostra vita, diventa il nuovo super obiettivo, e pari pari lo sostituiamo alla fusione della psicoanalitica della memoria. Ma, attenzione, qui s'impone un nuovo arretramento delle nostre ambizioni esistenziali: pare che la “comprensione” sia merce molto rara, più rara dell'amore. Molto , molto più rara. Sicchè a forza di arretrare, ormai con la schiena contro la parete di fondo, guardando gli umani che vi fanno compagnia sulla terra e nella complicata esistenza, vi dite che, se un ulteriore arretramento non è più possibile perché la parete rocciosa vi punge le scapole, non c'è che l'attacco. Così balzate in avanti, agitando nella destra il mazzo di desideri, sogni e bisogni, voglie e ambizioni, via via accantonati, e in faccia al primo che vi capita, noto o ignoto, colpevole o innocente che sia, sillabate energicamente: andate a farvi fottere”.






Un grande tabellone, con una foto mozzafiato di un tramonto ...molfettese, dà il benvenute a chi giunge in città, da levante, con una frase ammiccante: "questa è Molfetta". Si QUESTA E' MOLFETTA, non noi (o almeno alcuni di noi) cittadini. In questo come in altri casi, non penso sia la soluzione invocare la presenza di telecamere (allora facciamo entrare Molfetta sotto l'"ombrello" di ECHELON), di controlli che tuttavia mancano, di assenza delle Istituzioni. Qui ed in altri casi simili di barbarismo, si tratta di ignoranza del valore del bene comune. Vorrei lanciare un appello al/la autore/ice di questo capolavoro di espressione: ESCI ALLO SCPERTO! Poi vorrei proporre a qualcuno educatore o no di parlare, pacatamente con questo/a giovane o no e spiegargli che quelle "piccole" cose, che vediamo tutti i giorni, al punto da non farci più caso, che rappresentano il centro storico, i monumenti, gli arredi urbani, le spiagge, le strade, le campagne, ecc., SONO ANCHE SUE! ANCHE LUI E/O LA SUA FAMIGLIA (se paga le tasse) PERTECIPA ALLA SPESA PER RIDARE LORO DECORO E IMMAGINE DI CIVILTA'. CHE LA TRASGRESSIONE BECERA NON PORTA DA NESSUNA PARTE. CHE L'ESSERE DEI DURI, NON AUMENTA L'AUTOSTIMA E SOPRATUTTO L'AMMIRAZIONE DI CHI GUARDA. Fa rabbia pensare a come ci si sforza, altrove, non solo all'estero, a tutelare educando, il patrimonio UNICO, quindi di tutti. Altro discorso sarebbe da fare per gli ESEMPI che noi cosidetti Grandi e/o educati, a volte, con i nostri comportamenti, forniamo!

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