UNI.CONS. sollecita l'eliminazione del 7% dalle tariffe idriche
MOLFETTA - L'associazione Uni.Cons, come cita un comunicato, ha richiesto agli enti competenti (l'ANVRI e l'Autorità Idrica Pugliese ex ATO, formata dall'assemblea dei sindaci della Regione) di intervenire affinchè venga eliminato dalle fatture degli utenti pugliesi il famoso 7%, relativo alla "remunerazione del capitale investito", cancellato dal secondo quesito referendario del 12 e 13 giugno scorsi.
Ad oggi infatti nulla è successo, e nelle tariffe è rimasta la percentuale iniqua, contro la quale la maggioranza dei cittadini pugliesi ed italiani tutti si sono espressi nella recente consultazione; tocca a questo punto alle suddette autorità preposte alla vigilanza sulle tariffe idriche, imporre all'Acquedotto Pugliese, gestore del servizio idrico in Puglia, di ottemperare alle disposizioni così come risultanti dagli esiti referendari, e per tale motivo la nostra associazione sollecita l'intervento.
Nel caso in cui non otterremo risposte soddisfacenti, o proseguirà l'assoluta inerzia rispetto alla decisione dei cittadini, siamo pronti ad adire tutte le vie giudiziarie, affinchè venga finalmente riconosciuto il diritto dei cittadini alla riduzione delle tariffe, chiedendo anche il rimborso della percentuale che dal momento della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dei risultati del referendum (il 21 luglio scorso) è stata richiesta in maniera illegittima e pagata dagli utenti.