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Una proposta di legge contrastata
15 novembre 2009

Il 2 ottobre 2009, la commissione Giustizia della Camera dei Deputati ha adottato un testo base, presentato dalla deputata Anna Paola Concia e costituito da un singolo articolo, che tra le circostanze aggravanti comuni previste dell’art. 61 del Codice Penale, ddl 1658-A, inserisce anche quella inerente all’orientamento sessuale. La commissione Giustizia di Montecitorio ha adottato il testo base sull’omofobia, costituito da un unico articolo, frutto del lavoro di mediazione della relatrice Anna Paola Concia (Pd). Il testo ha ottenuto i voti del Pd, del Pdl e della Lega. Hanno votato contro Italia dei Valori e Udc. La proposta Concia concernente l’introduzione della circostanza aggravante relativa all’orientamento o alla discriminazione sessuale, così si esprimeva: “... l’avere, nei delitti non colposi contro la vita e l’incolumità individuale, contro la personalità individuale, contro la libertà personale e contro la libertà morale, commesso il fatto per fi nalità inerenti all’orientamento o alla discriminazione sessuale della persona off esa dal reato”. Tale testo è stato poi bocciato il 13 Ottobre 2009 dalla maggioranza parlamentare su una pregiudiziale di costituzionalità sollevata dall’Unione di Centro. Dopo mesi di confronti e discussioni la “legge Concia” sull’omofobia è stata aff ossata alla Camera. La maggioranza ha votato l’incostituzionalità del provvedimento dopo essere stata sconfi tta sul tentativo di rinviare tutto in Commissione. La pregiudiziale di incostituzionalità, sollevata dall’Udc, ha ricevuto 285 voti favorevoli, 222 contrari e 13 astenuti. Decisione che ha aperto una scia di polemiche tra maggioranza e opposizione, ma anche nello stesso Pd. Riportiamo di seguito alcuni passaggi signifi cativi del testo con cui la Camera ha deliberato, e motivato, di non procedere all’esame del ddl 1658, concentrandosi in particolare proprio sulla nozione di orientamento sessuale: “l’espressione è estremamente generica in quanto può indicare fenomeni specifi ci come l’omosessualità oppure, più in generale, ogni «tendenza sessuale» comprendendo anche incesto, pedofi lia, zoofi lia, sadismo, masochismo e qualsiasi altro genere di scelta sessuale”. E ancora: “la norma prevede come circostanza aggravante di reato una posizione soggettiva della persona off esa che non sempre appare meritevole di una tutela diff erenziata”. E per concludere: “anche nelle ipotesi, pur presenti nell’ordinamento e derivanti dall’adempimento di obblighi internazionali, di aggravanti che si applicano quando il fatto è commesso per fi nalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso, si fa sempre riferimento a circostanze oggettive circa le condizioni della persona off esa”. La questione sull’omofobia è sorta dall’aumento, soprattutto a Roma, degli atti d’intimidazione contro la comunità gay. Dagli attentati incendiari contro la discoteca Qube ai pestaggi lungo la Gay street. Una situazione che la giunta del sindaco Gianni Alemanno aveva cercato di arginare, convocando un tavolo con le associazioni e Una proposta di legge contrastata Bacio saffi co di Asia Argento Primo bacio saffi co nel cinema: Greta Garbo e Elizabeth Young nel fi lm “La Regina Cristina” Il bacio lesbo tra Madonna e Britney Spears Lucy e Sophie modelle lesbo 37 15 novembre 2009 Attualità le forze dell’ordine. Il 24 Settembre una riunione della società civile aveva dato vita ad una fi accolata contro il razzismo e le discriminazioni. In prima fi la molte autorità tra cui l’allora presidente della regione Lazio, Piero Marrazzo, il presidente della provincia di Roma, Nicola Zingaretti, e il sindaco di Roma Alemanno. Alla manifestazione era arrivato anche l’appoggio della diocesi di Roma. Tutto inutile. Da tener presente che, in ambito legislativo, in molte nazioni, soprattutto europee, sono previsti strumenti legislativi, di carattere civile e penale, fi nalizzati al contrasto dell’omofobia intesa principalmente come discriminazione basata sull’orientamento sessuale. L’omofobia, intesa come atto violento e incitamento all’odio, è esplicitamente punita come reati con sanzioni carcerarie o pecuniarie in Danimarca, Francia, Islanda, Norvegia, Paesi Bassi, Svezia e a livello regionale in Tasmania (vietato l’incitamento all’odio). Norme antidiscriminatorie che menzionano esplicitamente l’orientamento sessuale sono in vigore in Europa, oltre che nei paesi sopra citati, in Austria, Belgio, Cipro, Finlandia, in quattro Länder della Germania (Berlino, Brandeburgo, Sassonia e Turingia), Grecia, Irlanda, Lussemburgo, Romania, Slovenia, Spagna, Svizzera, Ungheria, Regno Unito, Repubblica Ceca, Serbia e Montenegro. Al di fuori dell’Europa, leggi antidiscriminazione sull’orientamento sessuale sono in vigore in Australia, in alcuni stati del Brasile, in Canada, Colombia, Ecuador, Isole Fiji, Israele e Sudafrica. Il 29 Ottobre il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha fi rmato una legge che defi nisce un delitto federale qualsiasi attacco contro una persona solo per il suo orientamento sessuale o la sua identità. sessuale. La legge è stata dedicata a Matthew Shephard, un giovane gay del Wyoming morto dopo essere stato rapito e quindi riempito di botte nel 1998, e a James Byrd, un giovane nero texano che subì la stessa sorte lo stesso anno.

Autore: C. l. M.
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