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Una lettrice di
Quindici
denuncia: a Molfetta spuntano all'improvviso nuovi banchi di frutta
17 giugno 2009
MOLFETTA -
Una lettrice scrive a
QUINDICI
disgustata per l'ultimo episodio di illegalità (autorizzata?) sul fronte delle bancarelle per la vendita di frutta e verdura piazzate ad ogni angolo di strada a Molfetta, senza che le autorità interessate al rispetto della legge intervengano. Ecco la lettera: «
Spett.le redazione, in allegato invio 2 foto scattate pochi minuti fa. Come potrete notare è spuntato come un fungo stamattina un nuovo banco frutta e verdura all'angolo tra via Giuseppe Di Vittorio e via Francesco Carabellese. Quando alle 8,30 di stamattina sono entrata in ufficio (lavoro lì vicino) non c'era... dopo soli 20 minuti ecco lì... piazzato di tutto punto! I "nuovi padroni" della strada hanno già preso pieno possesso di quell'angolo. Non solo... dalle foto si vede benissimo cosa hanno riversato in strada (scarti e cassette..). Insomma, la solita storia
».
Quindici
è stato il primo organo di informazione a denunciare da sempre gli episodi di illegalità ormai frequenti in città, ma quello delle bancarelle di frutta e verdura sta superando ogni limite. Dove sono i vigili urbani che dovrebbero controllare se questi punti vendita improvvisati siano autorizzati e rispettino le norme igienico-sanitarie (anche la Asl in questo andazzo ha le sue responsabilità), dove sono i carabinieri e la guardia di finanza (vengono rispettate le norme fiscali?). La situazione ormai sta diventando veramente grave, anche perché appare stranamente tollerata. Ci chiediamo perché i commercianti che vendono frutta e verdura nei locali autorizzati e controllati (e pagano le tasse) sono costretti a subire una concorrenza sleale da parte di questi “colleghi” più o meno abusivi. Sembra che oggi chiunque possa alzarsi la mattina e decidere di mettere su un chiosco per la vendita di frutta e verdura: basta un ombrellone più o meno grande, due tavolini, una bilancia più o meno tarata (anche questo andrebbe controllato) e un furgoncino per trasportare la frutta. Alla faccia dell'igiene e dei consumatori (a proposito, dove sono le associazioni dei consumatori, più o meno collaterali all'amministrazione comunale?).
Infine, la responsabilità dell'amministrazione comunale in questa situazione è enorme: continua a prendere in giro i cittadini e a tollerare queste situazioni. Qual è il motivo? Si vuole alleviare la disoccupazione? Ma ci sono altri mezzi e sistemi, altrimenti si giustifica ogni illegalità con la scusa dei posti di lavoro. Si vuole catturare il consenso di questi commercianti occasionali? Allora la cosa sarebbe più grave e andrebbe denunciata con forza anche dalle opposizioni che finora sono intervenute tiepidamente. Partito Democratico, Rifondazione, Socialisti, Udc e soprattutto Italia dei Valori (che ha raccolto tanti consensi alle ultime elezioni), non sarebbe ora di far sentire con forza la vostra voce di fronte a questo scandalo? Infine, una parola sugli assessori all'annona: Mimmo Corrieri ormai nel suo nuovo impiego dorato di dirigente comunale, che ha ottenuto in cambio dell'assessorato ceduto alla “donna in giunta” signora Annamaria Brattoli, non ha più interesse a seguire questa situazione che, in realtà, in passato aveva promesso di eliminare. Ma la signora Brattoli vuol dare segni di vita, oppure la sua presenza in giunta è puramente numerica, perché il sindaco ha dovuto ingoiare un rospo non gradito e le ha dato una poltrona puramente formale? Sono tutti interrogativi preoccupanti, soprattutto alla luce degli ultimi incendi avvenuti ai danni di alcuni commercianti ambulanti di frutta e verdura. Questi ultimi venditori di frutta e verdura insediatisi tra via Giuseppe Di Vittorio e via Francesco Carabellese come si collocano nel giro di questi “punti vendita” che sembrano ormai controllati dalla malavita locale? Ci auguriamo che a questi interrogativi vengano date risposte immediate e concrete come chiedono i cittadini a gran voce, perché l'opinione pubblica è stanca di questa situazione e vuole essere anche tutelata anche dal punto di vista della salute. Ogni ulteriore silenzio, sarebbe colpevole.
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GINODEP SENZAVERDURA
22 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
NON AVETE VISTO LA MEGA BARACCOPOLI CHE LA "CIRASE" STA MONTANDO IN VIA TERLIZZI ALL'ALTEZZA DI MEDIMAX........UNO SCHIFO
Rispondi
ibra imo
19 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
sono passato stamattina da via g di Vittorio e ho visto che IL BANCO FRUTTA E VERDURA HA RIAPERTO! Aveva ragione quel lettore che ha scritto che sicuramente la chiusura era "solo" temporanea. Sindaco vergognati! mettiteli giù a casa tua!!!!
Rispondi
Puro Scorpione
19 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
Scegliete: BARACCOPOLI o PUTTANOPOLI? A proposito chi è la "mega topolona" dedita al "putan tour" del "porco di Hardcore"
Rispondi
Enzo Tota
19 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
L'unica soluzione è non comprare frutta da loro e non votare questa amministrazione che resta indifferente. Oltre ai manifesti "non fare il pezzo di merda" si potrebbero stampare dei manifesti del tipo "Non comprare la verdura dal banchetto, lui non sta pagando le tasse comunali, tu si, coglione!"
Rispondi
Vecchio Scar...pione
19 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
A' scorpione......senza pensarci più di tanto, scelgo "puttanopoli". A riguardo della "mega topolona", c'è solo l'imbarazzo della scelta, senza andare troppo lontano: preferisco un tour intimo e personale. W!W! la vita... o meglio ancora .....W!W! la vitona o la vitaccia, come preferisci. Un saluto.
Rispondi
Puro Scorpione
18 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
AVE IUDEX ROMANO AVE ALBERTUS MASTROPASQUA La parola piu' bella che ho sentito negli ultimi anni è stata " RESET". I coliformi che ci governano e la sedicente opposizione devono essere convogliati nel luogo loro piu' consono, la cloaca maxima (il collettore i fogna). Basta riciclati, recuperati, reimpastati.. tutti liquame sono. IL CENTURIONE PURO SCORPIONE
Rispondi
PORCO Spino
18 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
La Merlìn, era una che vedeva lontano, sapeva che una volta chiuse le case di tolleranza, sarebbe sorta una casa delle libertà(provvisorie), che avrebbe piazzato le mignotte in ogni dove... Che volete che siano un trentina i BARRAKKE di buzzurri sparse per il territorio. Preoccupatevi della "mignotteria statale" con tanto di contributo unificato (la ex marketta).
Rispondi
MASTRO LINDO
18 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
Uno stuolo di giovani ragazze, che vengono pagate 1.000 € per la presenza e 2.000 € se restano per la notte, e che vengono zittite con la promessa di candidature facili, non si chiamano DONNE DI POLITICA, ma si chiamano MIGNOTTE!!!! E chi le riceve non si chiama UTILIZZATORE FINALE: il termine giusto è PUTTANIERE!!!!
Rispondi
Gerolamo Savonarola
18 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
L' O R G I A A L P O T E R E !!!
Rispondi
MARCO Ramius
18 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
OLTRE LE BARACCHE... In Italia, si è oramai rotto il contratto tra cittadini ed istituzioni. Lo stato ha perso la sua autorità e il paese sta diventando ingovernabile, come dimostrano le sempre più frequenti manifestazioni. La casta politica ha perso ogni credibilità e non è più in grado di svolgere il suo ruolo di rappresentanza. In questa situazione, basta un piccolo incidente per innescare una rivoluzione politica e sociale dagli esiti imprevedibili. Coraggio, presto toccheremo il fondo: poi potremmo cominciare a risalire.
Rispondi
ANSELMO TORMIGNOTTA
18 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
S. Nicola... Sta Miracolando un'intera nazione, la sta salvando da un vecchio puttaniere! Viva San Nicola Il santo che c'ha le p... (ed è vero!)
Rispondi
cittadino stanco
18 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
Il problema non sono le sole bancarelle di frutta e verdura,ci sono gazebo per ogni bar o pizzerie che aprono al commercio,ed hanno un po di spazio a disposizione.Ci sono poi,quei camioncini adibiti a vendita di panini,che stanno diventando veri ristoranti(vedi santuario M.dei Martiri). Sono autorizzati?ci sono servizi igienici?i vigili sanitari hanno visto? Ha ragione i padroni della citta,è tutto controllato da famiglie di malavitosi,le forze dell'ordine hanno paura di questa gente,e non intervengono,
Rispondi
muso duro
18 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
stamattina il banchetto è chiuso... non c'è nessuno! Bene... allora qualcuno avrà fatto il suo dovere. ehmmmm... solo una cosa... è rimasto comunque il bancone accuratamente coperto... forse il venditore ambulante ha deciso di regolarizzarsi con un bel permesso last minute ed è sicuro di tornare?
Rispondi
elsa elsa
18 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
qualche mese fa mi sono recata di persona dai vigili urbani per chiedere spiegazioni e mi hanno detto che quando sono costretti ad andare a controllare i permessi, vengono anche minacciati da questa gentaglia che gestisce i banchi della frutta. Quindi hanno paura di ritorsioni anche sulle loro famiglie. Ma vi rendete conto che in questa città le forze dell'ordine non sono in grado di gestire questa situazione? secondo me bisogna organizzarsi... e, come ha scritto già qualcuno, non andare ASSOLUTAMENTE a comprare da questi! Così saranno costretti ad andarsene!
Rispondi
Ace Gentile
18 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
"Ma vi rendete conto che in questa città le forze dell'ordine non sono in grado di gestire questa situazione?" Ma va. Perché ci sono le forze dell'ordine a Molfetta? Adesso arriverà puntuale la replica di "quelli che... le puttanelle & sniff", che tra l'altro "navigano" a "spese nostre". Forse Brnetta non ha tutti i torti...
Rispondi
Johnnie Walker
18 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
Jack........jack daniels, vecchio beone, dove ti eri cacciato? Come sono felice nel risentirti! Che tempi i nostri, jack! Una volta si asciugavano banchi di "brucia budelle" ti ricordi? Ora ci disputiamo "banchi di ortofrutta! Come sono cambiati in peggio i tempi, Jack! Ti saluto e ti abbraccio jack, bevo alla tua salute e.......a proposito come stai vecchio beone, anzi, vecchio leone!!
Rispondi
MASTRO LINDO
18 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
...e l'esempio, viene dall'alto, tronie e kokkaina, nelle dimore di "Bokassa"! Tenetevi forte, è una valanga...
Rispondi
lino lino
18 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
Scusate se insisto, ma vorrei spiegarmi. Un commerciante ambulante può essere anche autorizzato dal comune ad occupare uno spazio stradale delimitato da un rettangolo giallo. Ma io mi chiedo, perché me lo dice sempre un Vigile Sanitario calvo molto noto a Molfetta: Haccp, 626, Tacciabilità dei lotti, provenienza categoria, imballaggi monouso (e non le cassette in legno)?????? E poi mi chiedo perché me lo chiede la Guardi di Finanza: Registratori Fiscali, Scontrini, Registro di Taratura delle Bilancie????? Ripeto, se entra in un supermercato o in un negozio a posto fisso un vigile urbano mi chiede le licenze commerciali. E qusto va bene, anche i Signori inquestione ne sono in possesso. Ma se entra nel supermercato o nel negozio la Gdf o il Vigile Sanitario calvo (molto attivo in questo campo)spara multe anche solo se c'è l'acqua minerale esposta al sole( all'interno del negozio, oppure se la carta del registratore fiscale non è omologata. Figuriamoci per il resto. Perché in Vai Capitano Tommaso de Candia, questi funzionari non si sono mai visti????
Rispondi
lino lino
18 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
Ah, dimenticavo. Nelle 2 foto riportate nell'articolo si vedono chiaramente in prossimaità delle baracche, i Cassonetti della Spazzatura. Ci sarebbe materiale sufficiente per l'intervento di Nas e Ispettori del Ministero della Sanità.
Rispondi
elsa elsa
17 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
la gente, però, non dovrebbe neanche andare a comprare da questa gente! e vogliamo parlare di quell'enorme banco piazzato in via Giovinazzo?
Rispondi
lino lino
17 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
Non è la gente a non dover andare a far spesa da loro. Per legge sono le Autorità preposte (Vigili Urbani, Vigili Sanitari e Guardia di Finanza)ad impedire commerci svolti in questo modo. Per vendere la frutta io devo emettere lo scontrino, indicare provenienza e categoria e traccibilità del prodotto. Questi signori lo fanno? No! E le Autorità preposte vigliano? No, si limitano solo a fare ispezioni settimanali! in supermercati e attività in posto fisso e alla minima sbavatura sono botte da orbi. Così si distruggono le attività rispettose delle regole che non ce la fanno a reggere la concorrenza dovendo pagare fitto, tasse, autorizzazioni e merce
Rispondi
VIA DA CASA MIA
17 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
il consumatore ha il coltello dalla parte del manico....se non compra da loro prima o poi questo scempio finirà....se però critica e poi compra da loro...io abito nella zona e sino ad ora di venditori ambulanti ce ne sono tre in meno di 500metri...via giovinazzo angolo via mascagni+via carabellese+via di vittorio...e ci sono ben due supermercati: md e dok...quindi la concorrenza c'era eccome sin da prima...
Rispondi
jack daniels
17 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
Propongo di far intervenire Fabio e Mingo di striscia la notizia visto che l'amministrazzione comunale pensa solo loro priorita' personali... se qualcuno puo' chiamarli lo faccia.. io purtroppo non ho il tempo di farlo... forza concittadini chissa' e la volta buona che si muove qualcosa in questa citta che assomiglia sempre piu' a bagdad e non a una cittadina europea.
Rispondi
patrun e sott
17 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
le autorizzazioni ci sono,venite a controllare !subito tutti pronti a criticare !
Rispondi
comitato civico
17 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
a tutti gli abitanti del quartiere:indiciamo una settimana di sciopero della spesa e vediamo se non se ne vanno!da lunedì 22 non facciamo la spesa da TUTTI I rivenditori ambulanti per una settimana
Rispondi
Hal Jordan
17 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
Penso che sia tuto autorizzato con ordinanza comunale, quindi lamentatevi con il sindaco o chi per lui.
Rispondi
i padroni della città
17 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
La verità è che tutti(dex, sin, forze dell'ordine, vigili urbani, cittadini e stampa) hanno paura di questa gente.perchè non si incominciano a fare i nomi di questi pseudo-commercianti? perchè non si dice che fanno quasi tutti parte di note famiglie molfettesi. il silenzio è un fedele amico dell'illegalità.
Rispondi
tommaso gaudio
17 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
L'Amministrazione, la coalizione ed il S.S.P. sono sazi dei risultati delle ultime elezioni? Penso di si! Hanno avuto la conferma che il loro (NON)agire per il bene comune e contro l'abusivismo e le prepotenze dei pochi, a scapito della Cittadinanza, è cosa buona e giusta. Abbiamo una situazione paradossale: una Maggioranza quasi "bulgara", che di fatto fa NIENTE; un'opposizione sfrangiata ed inesistente, bastonata confusa e non in grado di reagire; le Forze di polizia che non sanno, probabilmente se intervenire d'imperio oppure aspettare che l'"input" gli venga fornito dalle Autorità civili - che strana situazione! Io continuo a compiangermi: che peccato, nelle mani di chi siamo caduti!.
Rispondi
lino lino
17 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
@ patrun e sott: Scusami a quali autorizzazioni ti riferisci? Se intendi le autorizzazioni ad impiantare le baracche sono daccordissimo con te, grazie alle istituzioni comunali. Se intendi quella di non fare scontrini e non mostrare scontrini, tracciabilità, Haccp, Agecontrol, mi chiedo di cosa stiamo parlando.
Rispondi
elsa elsa
17 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
certo che è alquanto scandaloso doversi "affidare" a "Striscia la notizia" per avere risposte ("dovute") da parte di chi ci governa! Certo, abbiamo capito che questi hanno i permessi, ma vogliamo capire PERCHE'!!!! Non faceva già abbastanza schifo questa città senza i VERDURAI AGLI ANGOLI? Io continuo a comprare da chi ha il locale... e soero facciano tutti così!
Rispondi
FALKO ROSSO
17 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
F A V E L A Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Vai a: Navigazione, cerca Con il termine favela (in portoghese; al plurale: favelas) si indicano le baraccopoli brasiliane, costruite generalmente alla periferia delle maggiori città. Le abitazioni sono costruite con diversi materiali, da semplici mattoni a scarti recuperati dall'immondizia e molto spesso le coperture sono in Eternit. Problematiche comuni in questi quartieri sono il degrado, la criminalità diffusa e gravi problemi di igiene pubblica dovuti alla mancanza di idonei sistemi di fognatura e acqua potabile. Sebbene le più famose fra esse siano localizzate nei sobborghi di Rio de Janeiro, vi sono favelas in tutte le principali città del paese. Il nome favela deriva da un fatto storico: rifugiati ed ex soldati reduci della sanguinosa guerra di Canudos (1895-1896), nello stato di Bahia, occuparono un terreno collinare libero presso Rio de Janeiro, poiché il governo che alla fine della guerra aveva smesso di pagarli, non diede loro delle abitazioni in cui vivere. Questa collina, chiamata in precedenza Morro da Providência, fu da loro denominata Morro da Favela come il luogo sede del principale accampamento militare nella guerra di Canudos (essi crearono in questo modo il loro accampamento nei pressi dell'allora capitale). La favela o faveleira (cnidoscolus quercifolius) è una pianta che cresce prosperosa nel semi-arido sertão brasiliano dove ebbero luogo le battaglie contro i ribelli di Antônio Conselheiro.[1] Nel corso degli anni la maggior parte della popolazione povera, costituita per lo più da ex schiavi liberati in seguito alla legge Aurea del 1888, si trasferì lì rimpiazzando gli originali rifugiati e divenendo il gruppo etnico maggioritario ivi residente. Tuttavia, molto prima che il primo insediamento chiamato "favela" diventasse una realtà, i neri liberati venivano allontanati dal centro della città verso i sobborghi. Le Favelas erano abitativamente vantaggiose per loro poiché gli permettevano di essere vicini al lavoro, e nello stesso tempo di tenersi lontani da luoghi nei quali non erano benvenuti. La maggior parte degli abitanti di una favela (chiamati dispregiativamente favelados) sono poveri e vivono con meno di 100 dollari al mese. Le abitazioni sviluppate in maniera irregolare e con materiali di bassa qualità sono spesso costruite sui fianchi delle colline (in portoghese morros) su un terreno franabile in precedenza ricoperto da vegetazione. Le piogge torrenziali tipiche di queste zone causano numerosi crolli e anche un elevato numero di vittime. Il degrado sociale e la povertà favoriscono anche il sorgere di attività criminali. Nelle recenti decadi, le favelas sono state disturbate dai crimini legati alla droga e alla guerra tra gang. Secondo alcuni un codice sociale comune proibisce ai residenti delle favelas di essere coinvolti in attività criminali all'interno della loro stessa favela e l'ordine viene mantenuto dalle organizzazioni criminali che si sostituiscono al potere dello Stato. Le Favelas sono spesso considerate una disgrazia ed una vergogna dai brasiliani ma possono essere viste come una conseguenza della distribuzione ineguale della ricchezza nel paese e alla mancanza di politiche a sostegno della popolazione più povera.[senza fonte] Vista della favela Complexo do Alemao (in Rio de Janeiro).La maggior parte delle attuali favelas carioca crebbero negli anni settanta, quando il boom dell'edilizia dei quartieri più ricchi spinse un gran numero di lavoratori ad una sorta di esodo dagli stati più poveri del Brasile verso Rio de Janeiro in cerca di fortuna. Vasti allagamenti nelle aree povere a bassa quota di Rio contribuirono inoltre a far muovere la gente verso le favelas, le quali si trovano sui versanti collinosi della città.[senza fonte]
Rispondi
A. L. da Molfetta
17 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
A me risulta che quando ci sono le autorizzazioni l'area concessa (per cui loro pagano, o pagherebbero?) è delimitata dalla striscia gialla che, nel caso in questione, non c'è. Inoltre volevo chiedere: perchè anche quando hanno la concessione con relativa piazzola delimitata poi si impossessano di ulteriore spazio finendo molto spesso in mezzo alla strada rendendo anche pericolosa la viabilità? per queste cose chi è preposto al controllo? ...ma è pur sempre vero che queste autorizzazioni, qualora ci siano, sono il contentino che la maggioranza che ci governa ha dovuto dare ai suoi GRANDI ELETTORI... CE SCKIF... E CE ZUZZ!
Rispondi
siamo stanchi
17 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
...penso si tratti di nuovi "contentini elettorali".... a questo punto cominciamo anche parlare di quelli che VENDONO I RICCI AGLI ANGOLI DELLE STRADE NONOSTANTE IL DIVIETO DI PESCA PER QUESTO FRUTTO DI MARE?!?!?!
Rispondi
angelo didio
17 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
siete tutti ipocriti, parlate, protestate, vi incavolate e poi comprate da loro. credete che sia meglio che si occupino di malaffare come una volta o è meglio che vendano la fruttà? ma vi ricordate molfetta prima dell'operazione reset? allora che fastidio vi danno pensate piuttosto a voi, quanti di questi indignati pagano le tasse e sono onesti cittadini?
Rispondi
Lupo Solitario
17 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
Perchè è da commentare la situazione dei tavolini al Borgo? Come fanno Comune e Gestor a dare le autorizzazioni ad occupare tutto il marciapiede da parte di 3-4 bar e poi non si puo' nemmeno passeggiare in santa pace se non facendo lo slalom tra i tavoli???
Rispondi
jack daniels
17 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
Per la Signora.. elsa elsa... Lei ha pienamente ragione a definire "scandaloso" il fatto di doverci affidare ad un giornale satirico il fatto di doverci aspettare delle risposte che ci meritiamo..io ho proposto di chiamare "striscia la notizia" perche e' nota ormai a tutti la proverbiale pazienza degli inviati di Antonio Ricci nel "aspettare" sotto casa o sotto il comune la persona preposta a dover rispondere a tutti i nostri interrogativi... saluti.... jd
Rispondi
Etranger Etranger
17 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
In assenza di risposte da parte delle istituzioni e per reagire ai prepotenti non c'é che un modo: non acquistare merce da questi signori. Verso le istituzioni fare delle forme di disobbedienza civile: non pagare la tassa sui rifiuti, rifiutarsi di pagare multe e quant'altro. ORGANIZZIAMOCI!!
Rispondi
Franco Parente
17 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
Sono profondamente indignato di come è possibile criticare le bancarelle di frutta e verdura dislocate nella città e non pensare a quanti commercializzano sul porto la domenica mattina pesce e frutti di mare attingendo l'acqua “pulitissima” dal porto per “rinfrescare” tutto il pescato. Chi vive nella città di Molfetta, ignora che a Trani, per parafrasare i Sacri Testi, non siamo degni di sciogliere i legacci dei sandali, in quanto a pulizia avviene la stessa cosa? Tutto, naturalmente in doveroso ossequio alle norme igienico sanitarie, annonarie e fiscali! Sono a conoscenza di quanto avviene nei mercatini di Bari, città che, un prossimo candidato sindaco, ha eretto a capitale del mediterraneo? Una domanda mi permetto rivolgere all'estensore dell'articolo prima, alla lettrice poi e a quanti sono intervenuti nella discussione infine: A Molfetta hanno notato che diverse centinaia di persone, aventi qualche locale a piano terra, (magri dove parcheggiano il trattore, la benzina e i pesticidi vari), sono diventati produttori, chissà forse anche di banane, e commercializzano in pieno rispetto di tutte le regole igienico sanitarie, annonarie e fiscali? Nessuno segnala e tutto è lecito!! Ci si scaglia sempre contro qualcuno che tenta di calmierare il mercato. Dovremmo solo ed unicamente vergognarci.
Rispondi
damiano lori
17 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
ma voi che ne pensate di quell'ANIMALE che si è piazzato su via Giovinazzo? Sapete che non si riesce a passare con la carrozzina? Un disabile non può andare su quel marciapiede!!!! E' oltragioso! Io pago le tasse... tutte... puntuale! e poi devo essere trattato come una merda dalla nostra amministrazione che non garantisce il passaggio della mia carrozzella! Adesso basta!
Rispondi
tommaso gaudio
17 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
Vorrei rivolgere qualche sommessa domanda a coloro che, evidentemente più documentati di quanto non sia io, affermano che..."le autorizzazioni ci sono". Domanda: nel rilascio delle autorizzazioni, c'è per caso da rispettare una sorta di "densità" di esercizi per singolo quartiere o zona cittadina (come avviene, per esempio con le farmacie)? Se cosi fosse, allora, gli "accampati" (chiamiamoli così, per comodo), perché non fanno come tutti gli altri che vendono a posto fisso, con macchina fiscale e locali idonei. Domanda: non sono già sufficienti i punti vendita esistenti? E qui non vale certo il concetto che più punti vendita, maggiore concorrenza, perché non mi pare che gli "accampati" pratichino prezzi stracciati, e poi, come si regolano con l'aspetto fiscale? E' mai possibile che nessuna pattuglia G.F. abbia mai pensato, in analogia con quanto fanno con i commercianti a posto fiso, di effettuare un controllo con gli "accampati"? Domanda: ammesso che ci siano le autorizzazioni, e accertato che tali autorizzazioni individuino zone ben circoscritte di attività, per le quali zone pagano imposte (se le pagano), come ci regoliamo con l'"annessione" d'ufficio che gli "accampati" fanno delle zone circostanti, per crearsi maggiore ...spazio vitale. Domanda (ultima): Quando si rilasciano (a pagamento...s'intende!) le autorizzazioni, qualcuno che rilascia, si preoccupa dell'impatto che l'autorizzazione comporta per la normale vita dei Cittadini? Ringrazio in anticipo chi vorrà rispondere a questi dubbi.
Rispondi
alberto mastropasqua
17 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
e' oramai una città arrivata..... alla frutta. Io temo Ke prima o poi , con l'inevitabile calo degli incassi visto il moltiplicarsi degli abusivi (?), si arrivi alla resa dei conti tra gli stessi e allora sì Ke saranno dolori !
Rispondi
iudex romano
17 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
al silenzio della polizia municipale e del governo cittadino, la società civile può fare molto... sfruttare la legge della domanda e dell'offerta!! è sufficiente non andare più all'ambulante sotto casa ma camminare 10 metri in più! se questi tipi non venderanno niente prima o poi dovranno pur andarsene.
Rispondi
nonci credo
17 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
Ma perché mai vi lamentate? Molfetta è una città a vocazione turistica. Sì TURISTICA!!! Si è ben preparata ad un turismo fruttifero anzi Verduriero! Con la quantità enorme di venditori di frutta e verdura sui marciapiedi è solo questo il turismo cui può aspirare. Che altro dire? Forse che Molfetta ha il sindaco e i verdurai che si merita. Io i verdurai su tutti i marciapiedi non ce li ho messi e, di certo, questo sindaco non l'ho votato. Se questa persona permette loro di stare ad ogni incrocio, non lo fa certo in mio nome.
Rispondi
Isa Minervini
17 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
Guardate il caso del bancone di frutta di Via BARI situato sulla zona a pagamento blu!ASSURDO. Non paga mai il grattino ne lui ne i suoi mezzi. Poi noi donne basta che per un istante parcheggiamo l'auto che ci troviamo gia nelle migliori delle ipotesi un grattino maggiorato oppure una multa. Signo SINDACO per Lei e giusto? pedr me no!
Rispondi
Uomo Alibitos
17 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
sono questi gli elementi che occupano abusivamente.....e quà cosa dice la comunità? Le regole dove sono?
Rispondi
Falce Emartello
17 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
Parlate tutti ma intanto il partito che ci governa vince le elezioni. Ma allora chi c.. lo vota se tutti siete indignati dei nostri governanti? come c... fanno a vincere sempre? I vigili, ma sono vigili o dormono? Allora mercato libero in citta' libera, viva la liberta', di fregare.
Rispondi
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08 gennaio 2025
Politica
Riapre a Molfetta la sezione del Psi: sarà intitolata a Beniamino Finocchiaro
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