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L’amministrazione comunale di Molfetta vanta opere pubbliche (inutili), ma non riesce da mesi a sostituire una mattonella all’asilo, ignorando la sicurezza dei bambini
11 gennaio 2025

 MOLFETTA – L’efficienza di un’amministrazione comunale (e della Multiservizi) si vede dalle piccole cose, non dalle grandi opere (molte inutili) che vanta il suo ufficio propaganda e per pubblicizzare le quali il sindaco compra ben 4 pagine su un quotidiano (spreco di denaro pubblico per vanterie personali).

Ma quando non si riesce a sostituire da mesi una mattonella in una scuola pubblica, il re è nudo e scivola sulla buccia di banana.

E quando la mattonella rappresenta il pavimento di una scuola d’infanzia, con rischio di cadute per i bambini, l’omissione e l’incapacità amministrativa sono ancora più gravi.

Parliamo della scuola prefabbricata di Levante dove, come mostra la foto, invece di sostituire una mattonella (lavoro da qualche euro, rispetto agli sprechi delle opere pubbliche inutili), la si nasconde con una sediolina dei bambini.

Una scena miserabile che si ripete da settimane davanti agli occhi dei genitori dei bambini e degli agenti della polizia locale, solerti nell’impedire il parcheggio alle famiglie in una strada a grande traffico e, con intolleranza e arroganza, pronti a multare mamme e nonni per fare cassa, però distratti davanti ad un pericolo reale. Si aspetta l'incidente per intervenire, come avviene per le buche stradali?

Sul posto, come mostra la foto, c’è anche un cartello beffa dell’Asm che pubblicizza l’educazione ambientale (sic!).

Poco più dietro, il cronista, che ha atteso qualche settimana per vedere se la mattonella sarebbe stata sostituita, ha notato, invece, più avanti, altre due piastrelle del pavimento rotte e pietosamente nascoste con sedioline. Eppure i bambini percorrono questi viali ogni giorno e non può essere una sediolina, facilmente spostabile anche involontariamente, a garantirne l’incolumità.

Poco distante dalla scuola sono in corso massicci lavori di distruzione dei pini di via don Minzoni da sostituire con brutte isole, definite impropriamente giardini, dotate di quattro alberi spelacchiati (destinati a seccare a breve come in altre aree della città), e qualche panchina in legno (destinata ad essere rubata o vandalizzata). Tutto questo a giustificazione della soppressione del verde pubblico, a difesa del quale si è costituito un Comitato che lancia allarmi ambientali, ovviamente ignorati dal governo cittadino.

In queste opera c’è abbondanza di manodopera e di mezzi che scavano (rompendo anche le tubature dell’acqua), cementificando questo “meraviglioso” progetto che piace a qualche assessore (aspirante sindaco) e al sindaco in carica, mentre all’asilo non si riesce a sostituire una mattonella ignorando colpevolmente la sicurezza dei bambini.

Peccato non essere alla vigilia di una campagna elettorale, altrimenti sarebbe stata rifatta l’intera pavimentazione del viale per catturare voti. Alla prossima scadenza elettorale, però, mancano tre anni, bisognerà aspettare tanto tempo per realizzare il… “progetto di sostituzione della mattonella all’asilo pubblico di Levante?”, forse in attesa di una gara di appalto (sic!) che, per opere di più alto valore, magari non è necessaria?

Insomma, c’è un solo commento da fare: vergogna!

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