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Una città nel caos: traffico impazzito e parcheggi impossibili Sempre più difficile circolare e ora si aggiungono inutili e ingombranti vasi
15 dicembre 2004

Non è solo per l'imminenza del Natale, è un dato di fatto ormai, chiunque cerchi di venire a Molfetta con l'auto da altri Comuni, deve tornarsene indietro. Non c'è alcuna possibilità di parcheggiare e spesso non si riesce nemmeno a spostarsi. Gli incroci sono bloccati e molte strade intasate da veicoli in doppia fila che ostacolano lo scorrimento del traffico. Le automobili ormai impediscono i movimenti invece di agevolarli. Come se non bastasse, negli ultimi giorni si sono aggiunte a Via XX Settembre, a Corso Margherita e in qualche altra strada, enormi fioriere agli angoli che rubano ancora più spazio ai parcheggi, anche quelli a pagamento, per cui gli abitanti della zona si trovano ad aver sborsato denaro per poter lasciare la macchina in strada, ma vedersi occupato lo spazio, sia pure dai fiori. L'immagine che se ne ricava è di una città paralizzata, che si trascina stancamente, che si inviluppa su se stessa e che, soprattutto, non ha alcuna tensione verso una moderna evoluzione urbanistica che prevede gli ambienti per le auto, quelli per i passeggeri e quelli per incontrarsi e sostare, proprio come in una qualsiasi città vivibile. La mancanza di parcheggi, spesso occupati dalle auto degli stessi commercianti, è il vero problema della città, dove anche le zone a pagamento non bastano (perché non rendere tali anche le strade fra via Alessandro Volta e via Baccarini?). Eppure gli stimoli non mancano. Da una parte è diffusa la percezione di un centro abitato che si degrada di giorno in giorno e che non risponde più alle esigenze dei suoi abitanti; dall'altra emergono nuove istanze che richiedono progetti capaci di proiettare la città verso il futuro, affrontando con coraggio le sfide che si propongono. Una di queste sfide, fra le più importanti, è sicuramente quella portata dall'ormai imminente insediamento della cosiddetta “Città della Moda”. Si tratta di una struttura di ampie dimensioni in grado di attrarre ogni anno, oltre ai concittadini molfettesi, milioni di acquirenti provenienti da ogni parte del Mezzogiorno. Un'iniziativa imprenditoriale che potrebbe influire negativamente sugli attuali equilibri del mercato locale dell'abbigliamento, se la situazione del centro urbano rimanesse nello stato di abbandono in cui è ora, mentre potrebbe tramutarsi in un'opportunità di sviluppo se si ponessero le condizioni per attrarre a Molfetta le persone che visitano la “Città della Moda”. Diventerebbe così una risorsa da cui potrebbero trarre sicuro vantaggio tutti gli operatori economici e culturali, che sarebbero inoltre stimolati a qualificare la propria offerta e a individuare fasce di mercato e di bisogni complementari a quelli cui risponde un grande ipermercato. Ma questo è possibile se la città tutta si prepara alla sfida, senza, come invece sembra stia accadendo, semplicemente subirla, stando lì a guardare “per vedere l'effetto che fa”, come diceva una vecchia canzone. All'opposizione non pare che la città si stia attrezzando per affrontare questa ed altre sfide. Maria Sasso, consigliere comunale della “Margherita”, afferma: “Sarebbe necessario un grande processo di riqualificazione urbana che renda la nostra città accogliente e gradevole sia dal punto di vista estetico che funzionale. Un percorso di questo tipo è stato avviato dalla passata amministrazione di centro sinistra con la pedonalizzazione di corso Umberto, l'istituzione dei parcheggi a pagamento in un'area circoscritta del centro urbano e con tre grandi progetti di parcheggi sotterranei; ma tale percorso è stato affossato da questa Amministrazione senza avanzare alcuna valida alternativa”. Potrebbe sembrare la solita critica di prammatica di chi è in minoranza, ma la consigliera Sasso aggiunge: “Alle ripetute richieste di intraprendere in tal senso, ci hanno risposto, nel migliore dei casi, con balbettii non meglio identificati del tipo “Ma nelle aree di espansione sono già previsti gli standard a verde …” oppure “Per ora abbiamo altri problemi”. Nel caso invece dell' interrogazione consiliare in merito sottoscritta da tutti i consiglieri comunali di minoranza ben quattro mesi fa, la risposta più soddisfacente che l'amministrazione comunale è riuscita a dare è stata un silenzio tombale. Si sono rimbalzati la palla i vari assessori al commercio, ai lavori pubblici e all'urbanistica, ma nessuno ha ritenuto il problema degno di attenzione”. Questa città, questi cittadini meriterebbero di più, ma per l'amministrazione comunale le priorità sono sempre altre; quasi sempre dimenticando di chiedere ai cittadini se concordano con queste scelte. Lella Salvemini lella.salvemini@quindici-molfetta.it
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