Una, cento, mille mani per Aurora
La rete attivatasi grazie all’associazione CollaGe, composta da genitori dell’IC Manzoni- Poli che, in uno spirito comunitario, si fanno famiglia per le esigenze di un nucleo familiare non diverso dal proprio, ha fatto sì che per Aurora P., studentessa dell’istituto affetta da due malattie genetiche rare, non sia stata data una mano sola, ma ne siano state date mille. Tra compagni di classe, amici di scuola, famiglie e docenti vicini, cittadini sensibili, la mattinata del 16 dicembre è stata un vero successo. Non un successo di quelli che per essere assaporati vanno necessariamente ostentati, ma un successo più visibile con il cuore che con gli occhi. I fondi ricavati (che saranno resi pubblici una volta quantificato l’importo) dai mercatini allestiti all’esterno della scuola media e autogestiti da scolaresche, famiglie, associazioni ed esercizi commerciali saranno devoluti all’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” per la creazione di un laboratorio dove si effettui la diagnosi di malattie mitocondriali. Le stesse su cui sono stati fatti riferimenti specifici in loco dalla dott.ssa Petruzzella, il cui intervento è stato seguito da esibizioni di canti curati dalle prof.sse D. Muti e L.Visaggio con il contributo di Liliana Spadavecchia e la supervisione della prof.ssa De Gennaro, dal coro “Voci con Gaudio” diretto da D. Spaccavento, dalla consegna di maglie con il nome Aurora dalla Molfetta Calcio, dalle storie del cantautore Pietro Capurso, da laboratori di biglietti natalizi e da tornei di calcio e di tennis tavolo aperti a genitori e figli a cura di Molfetta Azzurra e AS Tennistavolo l’Azzurro Molfetta. Hanno collaborato per l’iniziativa anche il gruppo Scout CNGEI, le MatteMatite, il Koinos, il Teatro dei Cipis, Manuela de Gioia, Grazia Coppolecchia, la Diolovuole Band, Ballers Molfetta e il personale ATA della scuola. L’esperienza comunitaria in termini istituzionali, che ha coinvolto l’associazione, il dirigente, il collegio docenti e il consiglio d’istituto, come sottolineato in loco dalla rappresentante dei genitori nel Cdi, Lucia Aiello, è stata anche un’occasione per la riscoperta del ruolo della famiglia, intesa non solo come nucleo che si riunisce per trascorrere del tempo assieme, ma anche, e soprattutto, come forze dalla stessa carica che, contrariamente alle leggi della fisica, non si respingono ma si attraggono. Fino a formare una mobilitazione a trecentosessanta gradi, attivatasi grazie alla mediazione dei rappresentanti di classe, come quella avvenuta per la piccola Aurora a Molfetta, dove il vero clima del Natale è emerso proprio a partire da questi gesti, come hanno confermato il sindaco, Tommaso Minervini, e il preside dell’istituto, Gaetano Ragno. La voglia di esserci e di non far sentire soli Aurora e i suoi cari hanno superato le rosee aspettative e hanno creato un’esplosione di manufatti, prodotti alimentari, colori. Ma prima di tutto un’esplosione di solidarietà. © Riproduzione riservata