Un ricordo di donna Pia Maggialetti: grande umanità e spirito di servizio
Profondo cordoglio ha destato a Molfetta la notizia della scomparsa della
N.D. Pia Maggialetti nata Siliberti (foto), vedova del compianto sindaco dott. Nicola Maggialetti (già sindaco di Molfetta) e dal luglio 2002 cittadina onoraria. Le esequie in Cattedrale sono risultate un vero tributo di omaggio ad una donna che ha saputo portare avanti da sola la grande struttura delle “Ricerche radiologiche” creata dal marito e da lei potenziata sempre più insieme al figlio dr. Alberto e al genero dr. Magarelli tanto da farla diventare una importante struttura sanitaria del territorio.
Con il gagliardetto del Comune, listato a lutto, erano presenti le autorità cittadine, dal sindaco Minervini, al presidente del Consiglio comunale Petruzzella, ai comandanti della Compagnia dei CC., della Tenenza della Guardia di Finanza, del Compartimento marittimo, oltre alle tante persone che avevano conosciuto e apprezzato il nobile animo della signora Maggialetti.
All'omelia, il vicario generale della Diocesi di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi, mons. Tommaso Tridente, ha esordito con queste parole: “Chi troverà la donna forte? Sono parole del libro della Sapienza: esse fanno l'elogio della donna “forte”, cioè della creatura dotata di forti capacità nella resistenza. Tale fu la nostra donna Pia. Di forte volontà, indomita, seppe affrontare la vita, fu “signora” nell'accezione più larga e nobile del termine, cioè sempre padrona di sé stessa, attenta e perseverante nell'intuire e portare a termine le sue nobili imprese che rivelavano alte intenzioni riconducibili a fare memoria del compagno della sua vita, l'estimato dott. Nicola Maggialetti, da lei sempre amato, venerato e menzionato, dico di quel medico che nel lontano agosto 1963 si immerse coraggiosamente nell'acqua della piscina di Lourdes dopo che nella stessa acqua era stato immerso un lebbroso”.
Mons. Tridente ha ricordato anche che donna Pia lavorò sempre moralmente in piedi dalle prime ore della mattinata fino alle cosiddette ore piccole della sera. Sentinelle del mattino, in piedi!, ripeteva il compianto vescovo don Tonino Bello e donna Pia è certamente da annoverarsi tra queste sentinelle. “Una lunga e silenziosa fila di gente povera – ha detto ancora don Tommaso – è stata beneficiata dall'interessamento e l'attenzione umana e cristiana di donna Pia: testimoni sono alcune istituzioni, quali la Caritas, l'Unitalsi, ecc. che si sono fatte mediatrici presso la sua comprensione sempre delicata e aperta”.
Al termine della messa, è intervenuto anche l'ex sindaco prof. Enzo de Cosmo che ha messo in evidenza come donna Pia sia stata “una dinamica manager che ha tanto contribuito alla Sanità pugliese e allo sviluppo della comunità cittadina, donna di grande animo e testimonianza cristiana e di carità, madre esemplare”.
Infine il nipote di donna Pia, Nicola Berardi, ha letto la poesia di Eugenio Montale “Ho sceso dandoti il braccio almeno un milione di scale”.
Ci sia consentita anche una citazione personale risalente al 30 settembre del 2001, col quale tracciavamo un sintetico profilo di donna Pia: “Molfetta deve molto alla N.D. Pia Siliberti Maggialetti, che si è sempre mostrata una persona nobilissima, sempre pronta ad aiutare i poveri e a partecipare in primis a manifestazioni umanitarie. Nonostante la sua non più giovane età, è sempre presente sul suo posto di lavoro ad elargire a tutti il suo materno consiglio”.
Michele de Sanctis