Un'atmosfera esotica per l'inaugurazione dell'Ist. For.M.A.E.
Con il sottofondo delle musiche del compositore inglese contemporaneo Albert W. Ketelbey , l'Associazione culturale musicale "A. Dvorak" ha raggiunto, con i concerti del 7 e 8 gennaio scorso, il suo massimo livello qualitativo, perché le tre istituzioni presenti al suo interno (Scuola Popolare di Musica, Accademia di Alta formazione musicale e ora Liceo musicale e coreutico) sono in grado di formare il musicista educatore, scopo per cui l'associazione è sorta sei lustri or sono.
Non è stata causale la scelta delle musiche per questi concerti: esse hanno evocato l'atmosfera dell'Oriente, della Cina, della Persia, dell'Egitto, proprio in questo momento storico che vede, in tali aree geografiche, il susseguirsi di tragedie, angoscia, sofferenza.
Protagonisti di queste serate sono stati in primis il Maestro don Salvatore Pappagallo, con le sue pluridecennali maestrie ed esperienze, l'orchestra e il coro "Don Tonino Bello" affiancati dai cori parrocchiali molfettesi, il Maestro concertatore Vito Clemente, il Maestro del coro, il giovanissimo Antonio Magarelli e non ultimi i solisti, il soprano Floriana de Palma, il tenore Giovanni Antonio del Vescovo e il basso Donato Sallustio, che hanno efficacemente interpretato le musiche “a programma” di Ketelbey.
Hanno sapientemente realizzato il connubio tra le forme artistiche, quali la musica e la danza le leggiadre danzatrici della scuola di danza “Katherine Hamblin”, che con le loro coreografie e i loro variopinti costumi, hanno ulteriormente arricchito il quadro di queste due scuole ed entusiasmato il pubblico.