ULTIM'ORA - Scandalo giudiziario sulla Polizia Municipale. Indagati l'ex assessore Amato e il ten. Zaza
Ancora una bufera giudiziaria si abbatte sul Palazzo di Città. L'inchiesta che coinvolge gli uffici della polizia municipale, avviata dalla Digos di Bari e condotta dal sostituto procuratore della Repubblica di Trani, dott. Giuseppe Maralfa, procede a ritmo serrato e pare essere giunta ad una clamorosa svolta. Negli scorsi giorni, infatti, si è appreso che risulterebbero iscritti nel registro degli indagati l'ex comandante dei Vigili Urbani, ten. Vincenzo Zaza, e l'ex assessore al commercio e all'annona, Pino Amato, già presidente del Consiglio Comunale, eletto nella massima assise cittadina nella lista del Ccd e poi transitato in Forza Italia.
Sarebbero due i filoni di questa inchiesta su cui gli inquirenti stanno ancora indagando per fare piena luce su una vicenda che appare dai contorni inquietanti: da un lato ci sarebbero (il condizionale è d'obbligo in questa fase) presunti verbali “aggiustati” per evitare multe e sanzioni amministrative a cittadini cui sarebbero state contestate infrazioni al codice della strada, dall'altro sarebbero sotto la lente di magistrati e forze dell'ordine i controlli della polizia annonaria e, dunque, i rapporti con l'assessorato all'annona.
In questo quadro Pino Amato sarebbe indagato per soppressione di atto pubblico, corruzione e falso ideologico, mentre l'ex comandante Zaza per peculato, abuso di ufficio e concorso in falso ideologico. Si attendono ulteriori sviluppi nelle prossime settimane e, dalla piega che pare abbiano preso le indagini, non sono esclusi ulteriori colpi di scena anche perché, da quanto si è avuto modo di apprendere, sembra che l'inchiesta si stia allargando a macchia d'olio.
Già qualche giorno fa, il sindaco, dopo le prime notizie delle indagini della Digos, aveva nominato come nuovo dirigente della Polizia urbana il segretario generale del Comune, dott. Graziano Lentini.
Quello della Polizia urbana e annona è il secondo clamoroso scandalo giudiziario che interessa l'amministrazione di centrodestra guidata da Tommaso Minervini, a pochi giorni dall'arresto del presidente della “Molfetta Multiservizi”, Michele Palmiotti (poi tornato in libertà), anche lui esponente di Forza Italia.
Giulio Calvani
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