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ULTIM'ORA- Doppia sparatoria in centro a Molfetta, un killer spara a due giovani e poi cerca di colpirne un altro E' avvenuto poco fa in via Massimo d'Azeglio. Uno dei feriti è in pericolo di vita
10 ottobre 2006

MOLFETTA - Far west in centro a Molfetta: due giovani sono stati feriti a colpi di pistola da uno sconosciuto in moto e uno di loro è in gravissimo pericolo di vita. Poi il killer si è diretto verso un altro suo obiettivo sparando ancora all'impazzata contro un altro uomo (nelle foto, il luogo dell'agguato). Il tutto è accaduto poco fa in una zona quasi centrale della città: il primo episodio è avvenuto in via Massimo d'Azeglio, angolo piazza Paradiso, all'altezza del panificio “Il cugino”, mentre il secondo in Via Immacolata. Il killer è un uomo a bordo di una moto nera, senza casco col volto coperto da un passamontagna nero (anche la targa della moto era coperta), che prima si è avvicinato a una rivendita di frutta di una nota famiglia molfettese, vecchia conoscenza delle forze dell'ordine, e ha sparato diversi colpi di pistola contro due giovani Gianvito de Bari di 27 anni e Vito Diniddio di 41 anni, poi è fuggito, e si è diretto in Via Immacolata sparando ancora contro un addetto ad un altro esercizio commerciale di frutta e verdura, colpendo anche un passante, Ignazio De Palma, di 69 anni, che è stato raggiunto all'omero e di striscio a una gamba. L'uomo, che stava facendo la spesa con la moglie, spaventato dagli spari si è allontanato subito e con lei si è diretto in auto a casa, senza accorgersi a caldo di essere ferito. E' stata la figlia a notare le macchie di sangue e a portarlo subito al pronto soccorso. C'è stato subito il panico, momenti di terrore con la gente che scappava, un fuggi fuggi generale, mentre i feriti sono stati soccorsi da un'ambulanza del 118 e trasportati in ospedale, dove sono stati sottoposti a intervento chirurgico. Per de Bari, la situazione è gravissima e i medici disperano di salvarlo: è stato portato al Policlinico per essere sottoposto a un altro intervento. Sul posto si sono recati i carabinieri coordinati dal comandante della stazione di Molfetta maresciallo Patruno e dai vigili urbani (foto) Le indagini si orientano verso un regolamento di conti fra famiglie locali, forse in seguito a una vendetta per un omicidio avvenuto anni or sono in via Annunziata. Cresce l'allarme criminalità, siamo già alle sparatorie per strada, un clima palermitano, mentre c'è chi continua colpevolmente a minimizzare la situazione. Anche le autorità fingono di ignorare l'emergenza illegalità che “Quindici”, unico organo di informazione, con grande senso di responsabilità, segnala, inascoltato, da tempo. Questa sparatoria in centro alza il livello dell'allarme e lascia sconcertata l'opinione pubblica, sempre più impaurita.
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Egregio Sig. Gaetano De Pinto, visto che sei alla ricerca di benpensanti che ti spieghino il rapporto sindaco-pubblica sicurezza, mettiti seduto e leggi. Il Sindaco é il capo dell' Amministrazione Comunale ed esercita le competenze indicate negli artt. 50 e 54 del T.U.E.L. , nonché le funzioni attribuitegli dallo Statuto e dal Regolamento Comunale. Il Sindaco é il capo dell' Amministrazione Comunale ed esercita le competenze indicate negli artt. 50 e 54 del T.U.E.L. , nonché le funzioni attribuitegli dallo Statuto e dal Regolamento Comunale. Il Sindaco è l'organo responsabile dell'amministrazione del Comune ed è il rappresentante dell' Ente.Con la proclamazione della Sua elezione il Sindaco assume legittimamente le funzioni della carica che gli elettori gli hanno conferito, da esercitare secondo la legge, lo statuto, i regolamenti.Il programma amministrativo presentato agli elettori con la Sua candidatura e con quelle dei componenti della lista o delle liste collegate, costituisce un impegno assoluto verso Cittadini che, con il voto, gli hanno accordato la fiducia.Il Sindaco, avvenuta la sua proclamazione, procede alla nomina della Giunta e convoca il Consiglio. All'inizio della prima seduta del consiglio, il Sindaco presta giuramento di osservare lealmente la Costituzione italiana... ecc. ecc. Egli emana degli atti che gli sono attribuiti dalle leggi e dagli ordinamenti in materia di ordine e di sicurezza pubblica anche per lo svolgimento, in materia di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria, delle funzioni affidategli dalla legge nonche' per la vigilanza di tutto quanto posa interessare la sicurezza e l'ordine pubblico, informandone il Prefetto. Il Sindaco, inoltre, quale Ufficiale di Governo adotta, con atto motivato e nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico, provvedimenti contingili ed urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità dei Cittadini.










Sono da poco ritornato a vivere a Molfetta, mi sono trasferito per far crescere i miei figli in un contesto più tranquillo. Con mio sommo dispiacere apprendo di queste notizie in merito a sparatorie per strada tipo far west. Ma del resto non ne sono stupito, perché in giro, al bar, dal barbiere, tra gli amici, non si parla altro di una recrudescenza di atti criminali a Molfetta, da imputare per lo più all'improvvido provvedimento d'indulto, affibbiatoci dai delinquenti che ci governano. Non c'e da stupirsi, girano liberi ed indisturbati per strada, figuri che erano stati arrestati e condannati per estorsione, omicidio, spaccio di stupefacenti, furto ecc.. Figuri ben noti a tutti e ancora di più noti alle forze dell'ordine. Adesso mi sembra quantomeno strumentale ed idiota attribuire al neo sindaco gli ultimi accadimenti. Invito coloro che hanno espresso il loro parere su questa rubrica, ed i giornalisti di quindici, che bene fanno a denunciare i cambiamenti del “clima” cittadino in atto, a votare diversamente alle prossime elezioni e di favorire quelle parti politiche che mostrano una reale attenzione alla legalità ed all'interesse dei cittadini. Questo significa mandare a casa una volta per tutte quelli che parlano di legalità solo quando si tratta di impedire lo sviluppo, o di abbattere pseudo eco-mostri, o che continuano a dire che la criminalità si combatte con le str….te buoniste. Io rispetto le opinioni di tutti, ma le idiozie di alcuni in barba alla realtà non riesco a digerirle. Michele Vitulano








Mi dovete spiegare a che serve sparare sull'indulto, su Prodi o sul Sindaco...la Città non è un'entità astratta: è la unione di tutti i suoi cittadini e solo unita è forte.E' doveroso, in momenti come questo,superare le divisioni di "posizione" e concorrere con tutte le proprie risorse ed energie e migliorare la situazione.Non serve certamente riportare dichiarazioni virgolettate di Antonio Azzollini (vecchie di settimane ma proposte come fossero dell'ultim'ora), non serve piangersi addosso, occorre invece fare fronte comune,non dico rasserenare ma, come in ogni parte di questo Paese inondato dagli effetti dell'indulto,avere fiducia nel lavoro delle Forze dell'Ordine e ricostruire il senso stesso di Comunità.Ma credete davvero che i miei amici Minervini o di Gioia avrebbero potuto fare qualcosa di diverso?Anche loro sarebbero stati qui,alla vostra gogna mediatica, senza alcuna responsabilità.C'è un problema che forse nn cogliete:se passa il clima di terrore (per carità!certo che c'è da essere preoccupati!)saremo noi stessi a fornire il migliore degli assist allo sviluppo di estorsioni,omertà,ulteriore sudditanza, che una volta ramificate saranno impossibili da estirpare.Allora, cerchiamo di guardare al di là dei nostri (ne ho certamente anche io) paraocchi,guardiamo cosa possiamo fare, cosa è davvero utile fare.Andare in giro armati?..bè, no..Piangersi addosso? ..nn risolve nulla..Stiamo occupando il territorio con iniziative e attività commerciali,potenziando per quel pò che una Città può fare in autonomia i presididi vigilanza, non si dorme su nessun fronte istituzionale,e la stampa può contribuire (e divenire vero motore di ripresa) a cementare i rapporti sociali, a promuovere idee, iniziative,proposte.Sono stato invitato in Calabria per un incontro nazionale c/ la criminalità, non vi era una voce in negativo,non una che alimentasse divisioni tra le forze politiche e sociali,nessuna gogna mediatica.Perchè quella gente ha capito che più si rompe l'argine della società civile e più il disordine ci si infiltra.C'è da difendere la nostra identità:non ci sono amici e nemici,dobbiamo fare fronte comune e adoperarci ognuno per quel che può,per il bene della nostra Comunità.Poi le campagne elettorali le faremo dopo, e dopo ci toglieremo tutti i sassolini dalle scarpe, e dopo faremo tutti i distinguo e le battutine che ci pare. Oggi siamo tutti preoccupati, a destra,sinistra e centro,e poichè essere preoccupati non basta, diamoci da fare. Pasquale Mancini

Capisco la paura della gente, comprendo la vergogna della città ad esibire un trofeo di questa portata, ammetto che in una città così non si può passeggiare tranquillamente per strada, per fare quello che più si desidera senza avere paura di…….., ma non condivido il fatto che si strumentalizzi l'accaduto per colpire l'amministrazione locale, che a detta di questo giornale, è incurante ed assente di fronte al fenomeno della legalità. A riguardo voglio precisare che su questo giornale siete molto bravi a denunciare l'accaduto, ma non siete altrettanto puntuali nello scrivere, quando succede, che il problema è stato risolto o che la banda che ha commesso il reato denunciato, è stata sgominata!!! Comunque, posso solo affermare che non è la prima volta che in città succedono questi episodi, e che per “pura coincidenza” i soggetti incriminati sono sempre gli stessi!!!!! Di certo questi soggetti non sono dei santi, visti i precedenti che hanno con la giustizia, ma io penso che il segnale di cambiamento dobbiamo darlo noi cittadini. Si proprio noi!! Quando assistiamo a episodi di questo genere, dobbiamo denunciare l'accaduto, identificare quando è possibile i fautori del reato, aiutare gli enti preposti allo svolgimento delle indagini, per poter assicurare a questi personaggi una più lunga permanenza in prigione. Fino a quando non svolgeremo a pieno il compito di cittadini, non saremo mai liberi di fare quello che ci pare e piace, nel rispetto delle regole vigenti


Siccome si continuano a dire e scrivere fregnacce, è meglio chirire alcune cose: 1)l'aumento della criminalità e della illegalità a Molfetta non è colpa dell'indulto, questo è quello che è stato detto da chi ha avuto l'ordine dal Berlusca o dall'Azzollini per giustificare il fallimento di una politica di sicurezza nel Paese, perchè si è pensato ad altro e non a garantire l'incolumità dei cittdini. 2) l'indultoè stato voluto principlamente dal centrodestra per salvare Previti e il centrosinistra colpevolmente si è adeguato anche per accontentare l'ala sinistra che premeva (in parte anche giustamente) per alleggerire le carceri, dove poteva scoppiare una rivolta al giorno. 3) Grazie a Quindici e ai suoi coraggiosi e bravi giornalisti il problema è stato messo all'attenzione dell'opinione pubblica e ancora continuano a lanciare l'allarme, mentre altri dicono che tutto va bene, come dice il sindaco e tutti si adeguano. 4) compito della stampa è di sollevare i problemi veri e di far parlare i cittadini e questo stanno facendo gli uomini di Quindici. Grazie per questo. Ora sarebbe opportuno che il sindaco prendesse atto del livello di pericolosità raggiunto, prima che il problema aumenti, magari chiedendo un rinforzo delle forze dell'ordine e soprattutto chiedendo un più forte controllo del territorio, la punizione dei colpevoli di tanti atti di violenza e soprattutto un'efficace azione di prevenzione, senza conseire che tutti facciano quello che vogliono in questa terra di nessuno (abusivismo, lungomare pieno di macchine, bullismo, furti negli appartamenti e delle macchine, ecc.). Quindici si ponga alla testa della protesta popolare e della richiesta di sicurezza. Il resto sono chiacchiere.

Belle le parole di Pasquale Mancini, mi hanno fatto quasi piangere, peccato che in città lo conosciamo tutti e conosciamo le sue posizioni politiche. Si è mai chiesto Pasquale Mancini le famiglie di fruttivendoli che occupano abusivamente spazi pubblici per chi hanno fatto campagna elettorale nelle ultime amministrative? Certo che lo sa Pasquale Mancini, ma se lo ha dimenticato glielo ricordo io per il CENTRODESTRA. Ma si ricorda Pasquale Mancini che alcuni esponenti di Centrodestra sono ancora sotto inchiesta per collusioni con noti malavitosi molfettesi che hanno trascorso parecchi anni della loro vita in carcere accusatidi omicidio? Ora mi viene a fare il discorso della serie "volemose bene", troppo comodo. Qui c'è da combattere la delinquenza e come scrisse un'altro lettore il sindaco, in qualità di responsabile in primis della vita cittadina, deve mttere fuori gli attributi come fece a suo tempo Guglielmo Minervini e farsi promotore presso la Procura della Repubblica per fare un repulisti di delinquenti che vivono in questa città o che vengono da fuori. Se la ricorda il sig. Mancini le operazioni RESET, PRIMAVERA, BANCOMAT ecc. bene ci vuole esattamente lo stesso spirito da parte della pubblica amministrazione; io non faccio l'eroe non mi sono proposto per questo. Sono un onesto lavoratore che mi guadagno da vivere lavorando come un asino da mattina a sera e non raccogliendo prebende pubbliche pertanto il proprio dovere lo facesse che si è proposto per gestire la cosa pubblica e riceve fior di quattrini per farlo. Non si è sindaci solo quando si deve gestire la "questione porto" ecc. Onori ed oneri cari signori!!!!





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