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Uila-Uil: ammortizzatori sociali in agricoltura, l'esempio Ciccolella “Dopo ben 15 ispezioni effettuate anche nel 2008 non sono mai emerse irregolarità”
18 gennaio 2008

TERLIZZI - Sostenere l'accordo nazionale, che è da considerare “storico” e proseguire sulla strada del dialogo con le aziende, a tutela dei diritti dei lavoratori: è quanto è emerso in un affollato Attivo provinciale organizzato dalla Uila Uil a Terlizzi, nel quale si è discusso della riforma previdenziale e degli ammortizzatori sociali in agricoltura. Durante l'incontro il segretario della Uila Uil di Bari, Giuseppe Palmisano – dice un comunicato -, ha spiegato i motivi per i quali è importante sostenere un accordo che è stato sottoscritto da tutte le parti in causa e che “rappresenta la tappa conclusiva e fondamentale di un percorso che punta alla trasparenza del mercato del lavoro e alla garanzia piena dei diritti dei lavoratori agricoli”. Nel dettaglio, Palmisano ha ricordato come sia previsto il riconoscimento dell'anno pieno ai fini pensionistici per tutti i lavoratori con occupazione annua superiore alle 50 giornate, con la possibilità di aggiungere al lavoro svolto in agricoltura anche quello extra-agricolo, unitamente alle aziende che denunciano occupazione aggiuntiva rispetto all'anno precedente. Dell'accordo sul Welfare dello scorso 23 luglio, illustrandone i dettagli, ha invece parlato il segretario generale della Uil Puglia, Aldo Pugliese. Nell'ambito della discussione si è poi affrontato il tema riguardante i lavoratori del Gruppo Ciccolella, per i quali la Uila ha firmato un accordo lo scorso 17 dicembre: “Anche in questo caso – ha detto Palmisano – siamo di fronte ad un fatto inedito. Attraverso la stabilizzazione dei lavoratori, che riguarda già ora oltre 200 rapporti di lavoro, si arriverà ad aprile ad un incremento di ulteriori 150 unità circa. Per questo riteniamo si tratti di un'azienda seria, credibile, che rispetta le leggi e gli accordi sindacali e che ha un programma di sviluppo destinato a creare posti di lavoro stabili. A riprova di ciò sono le 15 ispezioni effettuate senza che mai siano emerse irregolarità, compresa l'ultima del 2008. Registriamo un'accanimento incomprensibile nei confronti di questa azienda, che pure paga regolarmente i contributi come pochi altri fanno. Quanto accade è assurdo, soprattutto perché siamo di fronte ad un accordo quadro pienamente rispettato e, a monte, firmato da tutti”. Anche il segretario nazionale della Uila Uil, Pasquale Papiccio, ha ribadito la bontà della linea sulla quale si muove il sindacato in Puglia: “Siamo per il dialogo – ha detto – e non potrebbe essere altrimenti nel caso di una azienda di rilevanza nazionale ed internazionale che contribuisce in modo essenziale all'occupazione agricola di questo territorio. Il nostro obiettivo è quello di costruire accordi, proiettati in favore dei lavoratori. L'Accordo con Ciccolella si inquadra in questa strategia. Siamo soddisfatti di contrattare con un'azienda che paga tutti i contributi”. All'incontro di Terlizzi hanno partecipato anche i segretari Uila Uil di Molfetta e Terlizzi, Franco Losito e Nino Antonelli; il segretario generale della Uila Uil Puglia, Oronzo Bufano; il vicepresidente di Confagricoltura Bari, Michelangelo De Benedittis; il direttore dell'Ispettorato del lavoro di Bari, Vincenzo Andrisani ed il responsabile dell'Ufficio Ispettivo Inps di Bari, Giovanni Binetti.
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