“U prìisce”, la ricompensa emotiva spinge all’azione
Secondo gli esperti, quando la persona coglie l’aspetto piacevole e vantaggioso di un’attività, il cervello rilascia la dopamina, il neurotrasmettitore che svolge, tra l’altro, la funzione di gestione del meccanismo della ricompensa emotiva. La soddisfazione genera altra motivazione: il priscio vissuto aumenta il livello di dopamina, e questa aiuta a sentirsi più lucidi e stimolati a cercare di rivivere la stessa situazione appagante. A livello psicologico, allenta le tensioni emotive, consegna all’oblio i cattivi pensieri, dona un senso di benessere, spinge ad affrontare la quotidianità con ottimismo, apre a nuove relazioni umane. Nella normalità, la leggera “euforia” favorisce l’apertura alle novità, stimola la creatività, suggerisce l’impegno in attività alternative. Drive, motore dell’azione, è sempre la ricompensa motivazionale, generata dai risultati significativi che certificano il valore delle nostre potenzialità messe in atto. Fa bene “ripulire la mente” dai pensieri negativi e allenarla a coltivare pensieri positivi con esperienze piacevoli. Cosmo Damiano Pappagallo