Trovato cadavere di un uomo in una discarica a Giovinazzo
Tutte le ipotesi sono al vaglio degli inquirenti: omicidio o sciagura?
GIOVINAZZO - Appartengono ad un uomo robusto dell'età massima di 35 anni i resti del cadavere, maciullato e decomposto, trovati questa mattina da alcuni operai in una discarica di rifiuti di Giovinazzo, a pochi chilometri dalla nostra città.
E' quanto ha finora stabilito il prof. Francesco Introna, medico legale dell'università di Bari, che sta ricomponendo il corpo per accertare - così come viene ipotizzato - se l'uomo sia stato ucciso o se sia stato vittima di una disgrazia. Non si può escludere, infatti, che l'uomo (forse un extracomunitario, ma le indagini a riguardo sono ancora in corso) sia caduto in un cassonetto nel tentativo di recuperare qualcosa e sia stato poi rimasto bloccato dentro, finendo poi nei meccanismi di triturazione della nettezza urbana.
A quanto si è saputo, nella discarica è stato recuperato il 60% delle parti del corpo: il cranio è completamente fracassato e non vi sono quindi elementi dentari per poter risalire all'identità; così come non sono stati finora trovati sul corpo particolari segni distintivi, come, ad esempio, tatuaggi. Gli accertamenti sono stati disposti dal pm di turno del Tribunale barese, Gaetano De Bari.
La discarica si trova quasi al confine tra i Comuni di Giovinazzo e Bitonto e sono numerosi i Comune della Provincia (tra i quali anche Molfetta) che vi conferiscono i propri rifiuti per lo smaltimento.