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Trenitalia, disservizi e faccia tosta
29 dicembre 2009

Nello scorso mese di settembre avevo commentato degli eventi legati ai servizi – o meglio – ai disservizi che Trenitalia fa a volte “patire” ai propri utenti; li rammento brevemente:

-         La denuncia di un passeggero che, su una linea ferroviaria nel nord della Sicilia, aveva assistito ad una specie di “combine” via telefono fra il Capotreno e la sala operativa, per trovare una giustificazione al fatto che un locomotore in servizio di linea fosse rimasto senza combustibile a metà percorso, lasciando i passeggeri sotto il sole del pomeriggio, nei vagoni infuocati.
-         La comunicazione ai passeggeri in attesa in stazione che su un convoglio a lunghissima percorrenza (Intercity Lecce Milano), la pulizia dei servizi igienici era in forse, a causa di agitazioni dell’Impresa addetta alle pulizie delle vetture ferroviarie.
 
Il mio commento aveva suscitato la reazione moderatamente stizzita di un dipendente Trenitalia che mi invitava a considerare le difficoltà e l’impegno per gestire una realtà complessa come il trasporto ferroviario. Personalmente credo di avere, anche se dal mio punto di vista “profano”, sufficiente idea di quanto articolata sia la gestione di una qualsiasi attività imprenditoriale, in particolare di quella rivolta all’Utenza del trasporto pubblico. Ed è proprio per questo, ragionavo con il mio interlocutore sul WEB, che gli sforzi per gestire (e non per mal-gestire) devono essere continui e esercitati da professionisti, quale ritengo sia la maggior parte dei dipendenti Trenitalia. Sfortunatamente, nelle fila dei pur validissimi Funzionari …serî, si annidano ancora coloro che fanno del proprio lavoro una routine, pur non disdegnando la giusta, a volte generosa retribuzione.
 
Da allora, è passato qualche mese: Trenitalia ha attivato nuovi, innovativi servizi che sembrano “proiettare” il nostro sistema ferroviario fra quelli più rinomati in Europa (Alta velocità, Frecce rosse, Frecce argento, inaugurazioni con tanto di interventi di Autorità di massimo livello, entrata in servizio di treni nuovi di zecca – a me resta sempre il fiero dubbio che tali treni non vengano attivati a tappeto, in tutta la Nazione, ma solo in certe Regioni - e chissà cos’altro). Nessuno avrebbe mai potuto, nonostante l’episodicità di altri disservizi …minori, accaduti denunciati dall’Utenza molto contrariata, immaginare che si sarebbe toccato praticamente il fondo, almeno per ora, con gli eventi ultimi provocati senz’ombra di dubbio, dall’instaurarsi di circostanze assolutamente eccezionali.
 
Provo adesso a riportare il mio punto di vista sulla situazione.
Nella seconda metà del mese di Dicembre l’Europa è stata investita da un’ondata di maltempo piuttosto forte. Questo ha provocato disagi, anche gravissimi, in quasi tutti i Paesi, anche in quelli che sono “attrezzati” per gli inverni più rigidi.
I notiziari ci hanno descritto situazioni critiche in Francia, in Inghilterra, in Germania, ecc., con cancellazioni di voli per impraticabilità di aeroporti come Parigi C.d.G., Berlino, alcuni aeroporti londinesi; addirittura si sono arrestati alcuni convogli ferroviari in transito, all’interno dell’Eurotunnel; è solo lontanamente ipotizzabile il disagio che hanno patito i viaggiatori coinvolti.
Sembra che le Società che gestiscono questi Sistemi, come prima cosa abbiano cercato di alleviare per quanto possibile i disagi, si siano scusate formalmente per il grave disservizio ed in sottordine, abbiano garantito risarcimenti per le “vittime”, attivandosi fattivamente per ripristinare a brevissimo la routine.
 
Come si vede, anche altrove si verificano disservizi – il più delle volte causati da situazioni ambientali eccezionali - anche di una certa gravità! Ma dove sta la differenza fra queste circostanze, i nostri disservizi e la gestione degli stessi?
 
L’A.D. di Trenitalia all’indomani del primo grave episodio, commentando le proteste dei viaggiatori che lamentavano confusione, mancanza di informazioni, assistenza praticamente zero, a fronte di gravi difficoltà subite dall’Utenza, ben lungi da mostrare comprensione e gettare la fatidica “acqua sul fuoco”, ragionava dicendo che …tutto il mondo è paese, riferendosi all’evento sotto l’Eurotunnel, chiarendo subito che nessun risarcimento era dovuto alle “vittime”, che il “sistema” ancorché sotto stress da condizioni proibitive, praticamente aveva resistito! Non solo, ma prevedendo ulteriori peggioramenti delle condizioni climatiche, INVITAVA CHI DOVEVA METTERSI IN VIAGGIO, A DOTARSI DELL’OCCORRENTE PER “ACCAMPARSI” PER CHISSA’ QUANTO TEMPO IN VETTURE FERROVIARIE CHE AVREBBERO POTUTO NON FORNIRE UN MINIMO DI COMFORT AMBIENTALE NECESSARIO DATA LA STAGIONE – siamo in periodo di feste e quindi moltissime famiglie si spostano per raggiungere i cari lontani – VIAGGIANDO FORNITI, A TITOLO CAUTELARE,  DI COPERTE E GENERI DI SOSTENTAMENTO MINIMI!                        Da non crederci!!!! Non si sa se ha suggerito anche di dotarsi di WC portatili per sopperire alla cronica carenza di servizi igienici, perfino sugli EUROSTAR, fiore all’occhiello di Trenitalia, che di fiore ha soltanto la tariffa.
Anche se successivamente, a fronte della levata di scudi di Cittadini, Organizzazioni ecc. l’A.D. ha, con tutti i distinguo del caso, parzialmente ritrattato le dichiarazioni fatte, resta forte lo sconcerto che da noi (in Italia), il rispetto verso i Cittadini resta un concetto molto astratto. Questo forse anche a causa di coloro che, con i propri comportamenti poco hanno di Cittadino.
 
Le cronache non riportano commenti significativi o forti prese di posizione da parte dei leaders politici di entrambe le fazioni, e questo probabilmente fa ancora più male, perché ingenera forse  il sospetto che a certi livelli si ragioni nel modo seguente: Quando viaggio io, VIP conclamato, in caso di difficoltà, molto probabilmente, ben lungi dall’essere uguale agli altri miei compagni di viaggio, vengo “trattato” meglio e subisco meno disagi, per cui una protesta più o meno formale, equivarrebbe quasi a… sputare nel piatto in cui mangio! (ovviamente, quest’ultima parte, è una mia estrapolazione personale del “VIP pensiero”).
 
Quando nel nostro Paese impareremo a rispettare noi stessi e soprattutto gli altri? Quando nel nostro Paese sopprimeremo il concetto che non siamo dei sudditi ma dei Cittadini?.
© Riproduzione riservata

Autore: Tommaso Gaudio
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