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Tre artiste molfettesi per l'Onu alla conquista dell'America
29 gennaio 2008

MOLFETTA - Nonostante “l'abitudine” che in questi ultimi anni ci ha portato spesso a confrontarci sul terreno dell'Arte, spesso accidentato ed irto di pericolose insidie, ci si rende conto con piacere ed emozione che la “procreazione artistica” riesce ancora a meravigliare, a stupire, a suggestionare. Procreazione che non è lemma preso a caso, le artiste partecipanti alla Rassegna di Arti Visive per la Giornata Mondiale del Disarmo promossa dall'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU). Dopo lo straordinario successo di critica e di pubblico ottenuto durante Rassegna organizzata da Artecultura a Milano, tre artiste molfettesi partecipanti all'Esposizione: Maria Addamiano, Maria de Gennaro ed Isabella A.A. Spagnoletta (nella foto, una sua opera), sono state chiamate ad esporre le loro opere presso la Koa Gallery negli Stati Uniti d'America. Numerose ed autorevoli le presenze sul territorio nazionale delle tre artiste, che con tre stili palesemente differenti si sono imposte all'attenzione del pubblico milanese attento, competente e soprattutto molto esigente in materia d'Arte. La Mostra di Artecultura, svoltasi nei mesi scorsi e nelle varie sedi espositive di Milano, è stata visitata da circa settemila ospiti provenienti da tutta Europa. La pittura, quindi, come strumento privilegiato per la diffusione del messaggio pacifista e del sentimento di vicinanza nei confronti di quelle popolazioni sconvolte da guerre, il più spesso delle volte da violenze fratricide; la pittura simbolo di unione e comunione delle genti e dell'intera Umanità, l'Arte come tramite per la comprensione e la risoluzione dei drammi e delle contese. E' questo il messaggio che parte da Molfetta, grazie alle opere pittoriche di Maria Addamiano, di Maria de Gennaro e di Isabella Spagnoletta, e che giunge in America, terra di emancipazione, ma anche Paese dalle tante contraddizioni. Ed allora, al di là di vibranti concrezioni materiche, di evocanti spazi metaforici o evocativi, anche negli Stati Uniti apparirà la realtà percettiva filtrata da una pittura a volte mediata, a volte immediata, che restituisce all'osservatore, l'immagine di un mondo che, sicuramente, potrebbe essere migliore.
Autore: Demetrio Furlani
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