Tragedia Canale di Sicilia, il cordoglio della Caritas di Puglia
La delegazione Regionale delle Caritas di Puglia si unisce al cordoglio espresso dal Santo Padre Francesco e dalla Caritas Italiana, per la tragedia immane avvenuta nel canale di Sicilia.
La delegazione chiede che, in attesa di trovare soluzioni più efficaci per la gestione dei flussi migratori in partenza dal nord Africa, venga intanto ripristinata l'operazione Mare Nostrum, per consentire il salvataggio delle vite in mare ben oltre i confini delle acque territoriali nazionali.
L'operazione Triton, con il suo campo d'azione ridotto, sta infatti dimostrando ormai da tempo di non essere all'altezza della situazione.
Quanti accettano le condizioni imposte dai trafficanti sono persone (a volte donne in gravidanza inoltrata) che devono scegliere tra la morte certa in terra di origine e la morte presunta durante la fuga.
Per questo motivo, anche l'idea di creare un blocco navale è dalla Caritas considerata impraticabile, innanzi tutto perché contraria ai valori evangelici dell’accoglienza e della solidarietà, ma anche perché tenterebbe senza efficacia di arginare un fiume in piena di persone - tra cui molte donne e bambini - che fuggono dalla miseria, con la conseguenza di condannarli alla morte nei paesi di transito o indirizzarli verso altre rotte non meno pericolose.
Pertanto la delegazione regionale Caritas Puglia chiede allo stato Italiano e ai paesi europei che si realizzino delle via di fughe sicure dai paesi in guerra verso i paesi di destinazione, onde evitare di contare ogni giorno ulteriori vittime, uccise se non dalla guerra o dalla fame, dalla nostra indifferenza.
Inoltre si chiede di esaminare e valutare se le vie ordinarie e regolari di ingresso nei paesi europei siano effettivamente accessibili e concretamente praticabili.
Vescovo delegato per la carità
S. E. Mons. Vincenzo Pisanello
Delegato regionale
don Domenico Francavilla
Referente immigrazione
don Francesco Catalano