Tornano le clientele: gli scrutatori non saranno scelti più per sorteggio
L'ultima seduta di Consiglio Comunale, quella del 30 gennaio, era stata annunciata con grande rullo di tamburi, pareva che all'interno della agonizzante maggioranza di centrodestra sarebbero emerse spaccature, contrapposizioni fra fazioni e persone, invece, solo due ore abbondanti di ritardo per cominciare, qualche scaramuccia e un piccolo colpo di mano contro la democrazia.
In pratica ha provveduto solo a nominare la nuova Commissione elettorale, di cui faranno parte, oltre il sindaco, i consiglieri Pietro Centrone, Giacomo Spadavecchia e Pasquale Giancola. Eppure, anche in una scelta che avrebbe dovuto essere di ordinaria amministrazione, ha dato modo di far capire quali siano le logiche secondo le quali agisce la maggioranza di centrodestra o quel che resta di essa.
Con un emendamento al provvedimento di nomina della commissione elettorale, proposto dal consigliere comunale di “Forza Italia”, Giusi de Bari, contro il quale, assieme all'opposizione, ha votato contro anche il sindaco, si abolisce l'obbligo del sorteggio degli scrutatori per i seggi elettorali e si attribuisce alla commissione il potere di stabilire autonomamente i criteri per la loro individuazione.
La non obbligatorietà del sorteggio degli scrutatori ai seggi per prossime elezioni ha sollevato vibranti proteste nell'opposizione di centro sinistra. Per il consigliere comunale dei “Democratici di sinistra”, Corrado Minervini: “Non eravamo mai arrivati ad un livello tanto infimo nella storia democratica di Molfetta. La commissione deciderà autonomamente i criteri per le nomine e, qualora non vi fosse un accordo unanime, si potrebbe procedere per designazione diretta dei candidati. Si rischia non solo di perpetrare una grave ingiustizia nei confronti delle migliaia di cittadini, soprattutto giovani, che hanno chiesto di partecipare al sorteggio e che non verranno mai chiamati a fare gli scrutatori, ma è soprattutto uno schiaffo alla dignità delle istituzioni”.
Toni duri condivisi da Nino Sallustio, consigliere della “Margherita”: “È una delibera scandalosa. La Casa delle Libertà ha approvato a maggioranza questa delibera che, di fatto, potrebbe portare a legalizzare la clientela, istituzionalizzare l'intrallazzo e mettere in discussione le regole democratiche e la trasparenza delle operazioni di voto. Ora gli scrutatori saranno reclutati direttamente dai partiti e non è difficile immaginare in cambio di cosa. È un fatto di una gravità assoluta per cui occorre il massimo di fermezza e di mobilitazione da parte di tutti”.
Lella Salvemini
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