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The Empty Space a Molfetta venerdì 30 ospita il trombettista jazz Fabrizio Bosso
11 ottobre 2015

MOLFETTA - Prosegue la rassegna autunnale del The Empty Space di Molfetta (piazza Effrem 11), sempre all’insegna della qualità, tra jazz e blues.

Venerdì 30 ottobre (ore 21) l’accogliente palco del cenacolo molfettese, organizzato da Andrew Sheldon e Roberta Bini con la collaborazione del promoter Ignazio De Stena, ospiterà il trio dell’eccellente batterista lucano Giovanni Scasciamacchia, con il polistrumentista Alfonso Deidda (già al fianco di Mike Stern, Billy Cobham, Peter Erskine, Tom Harrel, Jimmy Owens, Lester Bowie, Famoudu Don Moye, Ronnie Cuber, Michel Petrucciani, Mulgrew Miller, Ben Sidran, Carl Anderson, Carl Allen e leader della band Cuban Stories) e Giuseppe Bassi, tra i più richiesti contrabbassisti del panorama jazzistico (ha collaborato e collabora con Roberto Gatto, Dado Moroni, Flavio Boltro, John Hicks, Jessie Davis, Mal Waldron, David Liebman, Greg Osby, Tim Warfield, Dick Hallagan, Michelle Hendricks, Adrianne West).

Ospite del trio sarà Fabrizio Bosso, tra i più acclamati trombettisti della scena jazzistica internazionale, al fianco di Carla Bley, Charlie Haden, Aldo Romano, Bob Mintzer, Randy Brecker, George Russell, Kenny Wheeler, e anche Claudio Baglioni, Sergio Cammariere, Nina Zilli, Bruno Lauzi, Mario Biondi.

Il quartetto presenterà Hope il nuovissimo progetto discografico di Giovanni Scasciamacchia, pubblicato dall’Abeat Records, tra brani originali e standard sapientemente rivisitati.

Il concerto sarà introdotto dal critico musicale e saggista Alceste Ayroldi.

Informazioni e prenotazioni: 393.8170201; 349.1917493

www.facebook.com/theemptyspace0913?fref=ts

 

Alceste Ayroldi

per The Empty Space

339.2986949

 

Fabrizio Bosso ha iniziato a suonare la tromba a 5 anni. A 15 era già diplomato al conservatorio G. Verdi di Torino. Coltivando di continuo gli interessi per la musica di estrazione colta si è accostato al jazz. Un richiamo forte, suadente, a cui il torinese non ha saputo reagire. Tecnicamente impeccabile, ciò che più colpisce di Fabrizio è la creazione di una grafia personale, in cui il colore e la dinamica del suono non sono mai scontati, il senso dello swing è spinto agli eccessi, la tensione creativa è costante anche nell’interpretazione di standard. Oltre ad aver svolto attività concertistica sotto la direzione di George Russell, Mike Gibbs, Kenny Wheeler, Dave Liebman, Carla Bley e Steve Coleman, è stato anche reclutato da Charlie Haden per alcune tappe del tour promozionale dell'ultimo album della Liberation Music Orchestra. Nel 1999 viene votato come “Miglior Nuovo Talento” del jazz italiano dal referendum della rivista Musica Jazz, esce il suo primo disco "Fast Flight" in quintetto con Rosario Giuliani pubblicato per la RED RECORDS e negli anni collabora stabilmente nei gruppi di Salvatore Bonafede, Giovanni Mazzarino ed Enrico Pieranunzi. Ma sono gli anni 2007/2008 a incoronare Fabrizio come uno dei più grandi musicisti italiani. Dapprima il successo nel 2007 di quello che è considerato il suo vero esordio da leader per una casa discografica importante, la BLUE NOTE / EMI ITALIA, “You’ve Changed”, realizzato con il suo quartetto stabile e un’orchestra di tredici archi, la Bim String Orchestra coordinata dal violoncellista Giuseppe Tortora e diretta da Paolo Silvestri, con ospiti Diane Reeves e Sergio Cammariere. Inoltre la partecipazione al successo di “Trouble Shootin’”, bel disco di Stefano Di Battista con il quale ha realizzato importanti tournée in Europa. Nel 2008 invece, oltre a "Five Four Fun" degli High Five, Fabrizio ha pubblicato “Sol!” (entrambi BLUE NOTE / EMI ITALIA) con il Latin Mood composto da Javier Girotto (co-leader), Natalio Mangalavite, Marco Siniscalco e Luca Bulgarelli, Lorenzo Tucci, Bruno Marcozzi, più l’ospite special Raul Midón. Il secondo disco del Latin Mood, "Vamos", è stato recentemente pubblicato per l'etichetta SCHEMA RECORDS. Sempre nel 2008 esce il funambolico duo con Antonello Salis per la PARCO DELLA MUSICA RECORDS: “Stunt” (con cui ha vinto il TOP JAZZ 2009). Fabrizio inoltre, sempre in quell'anno, ha partecipato al progetto, realizzato da Roberto Gatto e dedicato al rock progressivo, inciso anche per la serie Jazz Italiano Live 2008 del La Casa del Jazz / L’Espresso. Di quella collana è presente anche in un altro progetto realizzato da Stefano Di Battista : “Omaggio a Fabrizio De André”. Nel 2009, dopo un’apparizione in qualità di ospite speciale al Festival di Sanremo, (cui aveva già partecipato la precedente edizione con Sergio Cammariere) al fianco della giovane promessa Simona Molinari, ha partecipato al progetto “About a Silent Way” di Maurizio Martusciello con Francesco Bearzatti, Eivind Aarset e Aldo Vigorito, uscito in allegato a Musica Jazz per celebrare i 40 anni dell’opera di Miles Davis (messo in commercio in seguito da ITINERA con distribuzione EGEA). Ha inoltre realizzato un disco in quartetto, con Luca Mannutza, Luca Bulgarelli e Lorenzo Tucci, per la collana del Jazz Italiano de la Casa del Jazz/L'Espresso, ospiti Roberto Cecchetto, Giuseppe Milici, Natalio Mangalavite, Bruno Marcozzi e con la partecipazione straordinaria di Filippo Timi e un disco per il mercato giapponese, con Luca Mannutza, Lorenzo Tucci e Nicola Muresu e ospiti Marco Tamburini e Max Ionata, dal titolo "Black Spirit". Nel 2010 ha partecipato al bellissimo progetto "Complete Communion", ideato dal batterista italo francese Aldo Romano con Henri Texier e la formidabile altista Geraldine Laurent. Il CD live è uscito allegato a Musica Jazz e la versione in studio è stata pubblicata dalla prestigiosa label francese DREYFUS. Nel giugno 2010, grazie all'idea degli organizzatori del Festival di Bolzano, nasce il duo con Luciano Biondini che si rivela subito un successo. In autunno 2010 realizzano una piccola tournée africana e nel 2011 hanno tenuto moltissimi concerti. Alla fine dell'anno 2010 Fabrizio ha dato vita ad un nuovo trio, con Alberto Marsico all'organo hammond e pianoforte, e Alessandro Minetto alla batteria. Con loro ha registrato "Spiritual", album molto apprezzato dalla critica e richiesto dai festival estivi e non solo. Sempre a fine 2010 ha registrato il disco "Libero" con il quartetto storico e l'aggiunta del chitarrista Roberto Cecchetto, pubblicato in Giappone per la PONY CANYON. Nello stesso anno nasce una collaborazione "extrajazz" con il cantante, compositore e chitarrista Filippo Tirincanti, che ha pubblicato nell’aprile 2011 la sua opera prima, "Otherwise", nella quale la poetica di Fabrizio s'intreccia magnificamente con gli intenti del cantautore di riccione. Ancora Top Jazz 2010 come miglior trombettista e ancora Sanremo nel 2011, questa volta al fianco di Raphael Gualazzi, che stravince la categoria giovani. A Febbraio 2011 si è tenuta anche la prima data del duo con Rosario Bonaccorso "estratto" dal quartetto del contrabbassista "Travel Notes", con il quale Fabrizio ha inciso il disco uscito a Gennaio 2012 per la PARCO DELLA MUSICA RECORDS. Il mondo musicale e narrativo di Bonaccorso si addice in modo speciale a Fabrizio, che vi partecipa con intensità e naturalezza straordinarie. A Maggio nasce un altro sodalizio eccellente, quello col pianista Nazzareno Carusi, con il quale Fabrizio affronta i mondi affascinanti di compositori come Schumann e Schubert. Il 21 e 22 giugno 2011 Fabrizio ha registrato a Londra, agli Air Studios, "Enchantment - L'Incantesimo" (SCHEMA) con la London Symphony Orchestra. Il progetto è dedicato alla musica di Nino Rota in occasione del centenario della nascita. Gli arrangiamenti e la direzione d'orchestra sono del M° Stefano Fonzi, che è stato anche l'ideatore del progetto. Con lui la ritmica di Claudio Filippini al pianoforte, Rosario Bonaccorso al contrabbasso e Lorenzo Tucci alla batteria. "Enchantment" ha già un curriculum concertistico. Nel febbraio 2011 Bosso ha calcato nuovamente il palco dell'Ariston per il Festival di Sanremo come special guest di Nina Zilli. Nel mese di marzo ha partecipato come ospite musicale fisso alle quattro puntate della trasmissione, in onda su Canale 5, "Panariello non esiste", esibendosi con artisti come James Taylor, Massimo Ranieri, Rocco Papaleo, Claudio Baglioni, Renato Zero. A maggio 2012 quattro concerti tra il Blue Note di Nagoya e quello di Tokyo e la partecipazione al Festival Poiesis di Fabriano con il progetto You've Changed e con una particolarissima performance con Pierfrancesco Favino. A fine giugno torna in RAI per eseguire in diretta dallo studio 2 di via Teulada, la sigla dell'ultima puntata di Ballarò, il seguitissimo programma di approfondimento condotto da Giovanni Floris. Il 30 Giugno inaugura il Festival di Ravello con Enchantment, eseguito nel meraviglioso Belvedere di Villa Rufolo con la Nuova Orchestra Scarlatti. L'estate 2012 conferma Fabrizio come uno degli artisti più apprezzati e amati del momento: a Umbria Jazz, sul palco del Teatro Morlacchi, esegue le due partiture di Gil Evans "Miles Ahead" e "Quiet Nights" con la Eastman Jazz Orchestra diretta da Ryan Truesdell, alternandosi con Paolo Fresu che ha invece eseguito "Porgy & Bess" e "Sketches of Spain". I due trombettisti si sono poi ritrovati insieme sul palco per i richiestissimi bis con grande entusiasmo del pubblico. Lo scultore Gaetano Russo ha dedicato al trombettista, realizzandola appositamente, "Soffiante" una splendida opera sonante in vetro soffiato. 

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