MOLFETTA – I giovani “berlusconini” di destra si organizzano anche a Molfetta con una mobilitazione per denunciare il disagio degli studenti pendolari che devono raggiungere Bari ogni mattina.
Gli studenti di “Giovane Università” e “Giovani per i Giovani” hanno diffuso un comunicato per annunciare questa mobilitazione, ma dimostrano solo di aver appreso bene le lezioni di comunicazione del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, insuperabile in questo. Infatti, lamentano i disagi, ma non dicono che sono provocati proprio dal loro leader, che con i tagli della confusa manovra economica ha messo in ginocchio i trasporti regionali.
Bene la protesta, allora, giusta anche, ma andrebbe fatta sotto Palazzo Chigi. Poveri giovani, dopo i tagli irrazionali alla scuola fatti dal ministro Gelmini, ora sono costretti a subire anche quelli dei trasporti. Peccato che la propaganda di regime non li abbia resi edotti questi studenti sui veri motivi dei tagli e soprattutto su chi li ha decisi: nel loro comunicato, molto generico, non si dice nulla su questo.
Sarebbe ora che anche i giovani cominciassero a ribellarsi a questo governo che sta trascinando l’Italia nel baratro (“muoia Sansone con tutti i Filistei”, sembra l’obiettivo di Berlusconi) e a un presidente del Consiglio, che pensa solo ai suoi interessi, ai suoi piaceri sessuali, ai bunga bunga notturni, approvando solo norme ad personam e non leggi che servono a rilanciare l’economia dell’Italia in forte crisi. Berlusconi non vuole ammettere il proprio fallimento né fare un passo indietro dimettendosi, come gli chiedono tutti in Europa per lasciare spazio a un governo di emergenza con la partecipazione di tutte le forze politiche per tentare di salvare l’Italia da un disastro nel quale un governo, che non ha governato, l’ha precipitata.
Tornando ai trasporti regionali, ricordiamo alcune cifre, per offrire ai giovani, fuori dalla propaganda di regime, notizie reali sull’origine dei disagi: 1,9 miliardi in meno al sistema dei trasporti pubblici locali su tutto il territorio nazionale, è questa l'entità del taglio previsto dalla manovra economica del Governo per far fronte alla crisi finanziaria. Si tratta di una perdita che equivale a peggiorare la qualità del servizio, aumentare le tariffe, licenziare dipendenti in esubero.
Nella manovra economica (quella definitiva? Con la complicità del sindaco di Molfetta, sen. Antonio Azzollini, presidente della commissione Bilancio del Senato, ne sono state cambiate 5 nel giro di qualche giorno, a conferma della confusione e improvvisazione che regna nel centrodestra) si è indicata una cifra spaventosa di 45 milioni di euro solo per il trasporto pubblico locale della Puglia. Si tratterebbe di un taglio del 75% delle risorse. In pratica, la paralisi del trasporto locale. Ma la propaganda berlusconiana continua a ripetere che tutto va bene, che non c’è crisi, che il governo non mette le mani nelle tasche degli italiani (lo fa fare ai Comuni e alle Regioni).
La pesantezza dei tagli si aggiunge al mancato trasferimento 40 milioni di euro, faticosamente ottenuti lo scorso anno, ma ancora mancanti nella disponibilità della Regione, per il servizio erogato da Trenitalia nel 2011.
Coraggio ragazzi, ribellatevi, ma individuate gli obiettivi giusti e soprattutto gli interlocutori giusti, non fatevi imbonire dalla propaganda, ragionate con la vostra testa, manifestate contro chi vi sta togliendo il futuro prima con la distruzione della scuola operata dal ministro Gelmini e ora con le mancate iniziative del ministro del Lavoro Sacconi per affrontare concretamente la disoccupazione giovanile che sta raggiungendo livelli paurosi. E’ finito il tempo delle illusioni: è durato anche troppo, soprattutto a vostro danno. Tocca a voi giovani il compito di cambiare l’Italia, uscire dal letargo forzato in cui vi ha relegato la propaganda di regime e reagire contro chi vuole scegliere per voi, facendovi credere di lavorare per voi, mentre lavora contro di voi, nell’interesse di pochi, contro l’interesse collettivo.
Sveglia ragazzi, il futuro è nelle vostre mani, non delegatelo agli altri, ragionate con la vostra testa, ne siete capaci, dimostratelo subito, non c’è più tempo da perdere.
Felice de Sanctis
Ecco il comunicato integrale di Giovane Università e Giovani per i Giovani:
«Da Lunedì per circa due settimane nel piazzale antistante la stazione si terrà una mobilitazione studentesca che parte dalla necessità di denunciare la situazione di disagio che ogni giorno devono affrontare gli studenti pendolari di Molfetta.
L’iniziativa, che si terrà anche nelle città di Trani, Barletta, Bisceglie, è stata lanciata dall’associazione universitaria nazionale “Giovane Università”, rappresentata a livello regionale da Andrea Catino, e dal movimento giovanile “Giovani per i Giovani – Libertà e Lavoro”, coordinato da Marco Vitobello.
Come è stato denunciato di recente anche da giornali e tv locali, oltre che già da tempo sui social network come Facebook o Twitter, la situazione del trasporto ferroviario mette a dura prova la resistenza dei giovani universitari pugliesi.
Molto spesso gli studenti devono affrontare un viaggio di quasi 1 ora in piedi in vagoni sovraffollati, in cui la resistenza fisica è messa a dura prova, tanto è vero che non è difficile assistere a svenimenti o a episodi di grande nervosismo; per non parlare anche dei rischi per la salute e per la sicurezza che si corrono con questo tipo di situazione.
Per questo motivo Giovane Università e Giovani per i Giovani dal 7 al 9 Ottobre e dal 14 al 16 Ottobre, dalle ore 6:30 alle ore 9:30 del mattino, nel piazzale antistante la stazione distribuiranno volantini informativi e raccoglieranno firme per sostenere una serie di proposte da indirizzare alle istituzioni competenti in materia di trasporti pubblici.
Il responsabile dell’iniziativa nella città di Molfetta è Fulvio Carabellese (nella foto).
Chiediamo solo di essere ascoltati – afferma il responsabile dell’iniziativa – affinché anche chi si trova al vertice delle istituzioni, possa sapere o addirittura provare in prima persona cosa significa fare un viaggio in treno per andare a Bari, in una delle corse che si trovano in quella fascia d’orario.
Non è piacevole di prima mattina dover fare circa 1 ora di treno in piedi o al limite seduti sui gradini dei vagoni, ammucchiati, con persone che ti spingono continuamente, a volte in condizioni igieniche precarie che necessariamente si vengono a creare se il treno è sovraffollato, e con notevoli rischi per la sicurezza a bordo. E’ meglio non aspettare eventi poco piacevoli per intervenire; prevenire è meglio che curare.
Chiediamo ai tanti pendolari che ogni mattina usano i treni per muoversi in direzione di Bari di sostenere la nostra iniziativa – afferma Andrea Catino, Presidente Regionale di Giovane Università – firmando i moduli per la nostra raccolta firme e diffondendo la situazione che ogni giorno vivono. Dobbiamo far conoscere la nostra situazione a tutti i cittadini e alle istituzioni competenti e dobbiamo mostrarci uniti e solidali affinché questo obiettivo possa essere raggiunto.
Per segnalare situazioni di disagio o per aiutarci in questa iniziativa – afferma Marco Vitobello, Coordinatore di Giovani per i Giovani - abbiamo messo a disposizione dei pendolari i nostri profili facebook (Giovane Università Sud e GiovaniperiGiovani Coordinamento Puglia) e un indirizzo mail (gu.puglia@gmail.com)».
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