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Svolta sul porto di Molfetta. Importante e decisivo provvedimento del consiglio comunale: l'adesione all'Autorità portuale del Levante
13 dicembre 2014
MOLFETTA
– Importante e decisivo provvedimento del Consiglio comunale di Molfetta: nell’ultima seduta è stata approvata l’adesione all’Autorità portuale del Levante, dopo anni di dannosa autarchia che ha penalizzato l’economia molfettese, portando al crollo dei traffici commerciali nel porto, come “Quindici” ha dimostrato con la pubblicazione dei relativi dati, in articolo di alcuni mesi fa del nostro Tommaso Gaudio. Con questa saggia decisione, il porto di Molfetta torna così alla Regione, che aveva già revocato la delega al Comune, mettendo fine alla follia della passata amministrazione di centrodestra, guidata dall’ex sindaco sen. Antonio Azzollini, che pretendeva di gestire in modo autarchico una struttura, con una fantomatica società “Molfetta porto”, saggiamente sciolta dall’attuale amministrazione di centrosinistra, perché inutile e solo autoreferenziale, che non ha mai funzionato ed è servita ad accontentare qualche amico nominato nel consiglio di amministrazione. Si è rotto così il giocattolo di Azzollini, che ha rappresentato un errore dal punto di vista economico perché nato senza un piano industriale, senza un piano dei costi-benefici dell’opera, senza uno studio sulla domanda del trasporto marittimo via mare, senza un’analisi di mercato e dei costi. E i risultati si sono visti, con la lievitazione della spesa e l’ingloriosa fine in uno scandalo penale di proporzioni nazionali. Solo improvvisazione e sciatteria che hanno portato all’attuale disastro con il sequestro del porto, gli arresti, gli indagati, fra cui lo stesso Azzollini, e un ecomostro, che ora dovrà essere necessariamente portato a termine (ridimensionando e razionalizzando il folle progetto iniziale), ma i cui effetti benefici sono di là da venire. Una speranza viene ora dall’adesione all’Autorità portuale del Levante, che permette di inserire la struttura nel sistema dei porti pugliesi, favorendo l’assegnazione di traffici, come è avvenuto con i porti di Barletta e Monopoli che hanno visto moltiplicare i traffici dal 2007 (anno di adesione all’Autorità portuale del Levante) ad oggi.
Unica nota stonata, il voto contrario dell’opposizione di centrodestra che nella sua ottusità, i cui consiglieri, hanno dato l’impressione di non sapere nemmeno di cosa stessero parlando, continuano a fare del male alla comunità (oltre che a se stesso, che com'è noto è sempre più spaccato e alla deriva), insistendo in una campagna elettorale infinita e di odio verso gli avversari, senza motivazioni e senza argomenti, andando a schiantarsi contro un muro. Il centrodestra ha perduto l’opportunità di votare all’unanimità (come è avvenuto, invece, con i consiglieri di opposizione degli altri Comuni portuali pugliesi di Barletta, Monopoli e Manfredonia) l’unico provvedimento razionale di questi ultimi anni, che potrebbe aprire prospettive di sviluppo per un’opera altrimenti inutile. Senza calcolare che con i soldi buttati via per il porto, si sarebbero potute realizzare altre opere più efficaci per creare lavoro e sviluppo in una città lasciata morire per oltre 10 anni per consentire a qualcuno di trastullarsi col suo inutile e costoso giocattolo. Ma questi sono i guasti della politica, che i cittadini hanno giustamente condannato. Nella stessa seduta del consiglio comunale, della quale vi riferiremo in altro articolo, è stata respinta anche l’assurda richiesta dell’opposizione di centrodestra di fare un’indebita pressione sulla magistratura al fine di ottenere il dissequestro del porto, ancora oggi oggetto di indagine penale e che nasconde misteri ancora non venuti a galla, come la presenza di materiale pericoloso nella vasca di colmata. Raccogliere le firme per questo tentativo di influenzare il lavoro dei magistrati, oltre che immorale e anche assurdo, soprattutto quando chi ha firmato non era consapevole della reale situazione del porto di Molfetta e delle indagini in corso per la presunta truffa da 150 milioni di euro e annessi possibili illeciti penali. Questo i cittadini di Molfetta devono sapere per evitare di commettere altri errori in futuro, condannando la città a quel declino economico e sociale, avviato negli anni scorsi e che oggi si sta cercando faticosamente di arginare, invertendo la tendenza suicida del passato.
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L'Ortolano
14 Dicembre 2014 alle ore 19:59:00
Il potere logora chi non c'è l'ha, nello stesso modo come u'paparul abbrsciat logora chi ce l'ha. Un logorio infernale!!!!
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aria fritta
14 Dicembre 2014 alle ore 18:49:00
Il Consiglio Comunale ha mostrato solo un sempre piu' arrabiato Mariano Caputo che ha mostrato a tutti la Sua ormai conclamata crisi di ASTINENZA DA POTERE. Ha voluto evidenziare in maniera poco elegante ed al limite delle offese personali tutta la Sua rabbia contro il Sindaco. Certo non riesce a digerire di essere all'opposizione, ma da questo alla raccolta di firme (che ho letto in altro giornale)per far dimettere il Sindaco ce ne passa. Informate questo Signore che i Comizi si fanno in piazza e non in Consiglio. Che i Sindaci vengono eletti dai Cittadini e che la raccolta delle firme non servono a niente se non a tenerlo occupato un po'. Ma Lui non era l'Assessore della Giunta Azzollini (indagati propio per irregolarita' sulla vicenda PORTO ?) Di che sta' parlando allora. Certo che per essere cosi' agitato vuol dire che non digerisce le decisioni sagge della Maggioranza e che forse e' stata imboccata la strada giusta. Certo pero' che se loro sono convinti che il Senatore faccia arrivare soldi ad ogni legge di stabilita' (Soldi nostri vorrei ricordare e non SUOI) e che questi soldi devono essere,non si sa' per quale strana ragione, AMMINISTRATI E MANOVRATI da loro, il risultato non puo' essere che questi strambalati e ripetitivi COMIZI che il Dr. Caputo ci propina ad ogni Consiglio Comunale. Per quanto riguarda gli epiteti rivolti al Sindaco (offensivi e suscettibili di una denuncia)il Popolo Sovrano ha deciso col VOTO chi sono gli incompetenti. Il Dr. Caputo ha bisogno urgente di un corso di aggiornamento sulla DEMOCRAZIA e sulla AMMINISTRAZIONE DI UNA CITTA' COME LA NS. per la difesa dei diritti della Colletivita'. Auguri di Buone Feste ed assistete in Diretta allo show che ci fornira' Mariano Caputo all'imminemte prossimo Consiglio Comunale. MA FATTENE UNA RAGIONE E VIVI PIU' TRANQUILLAMENTE.
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Il mezzadro
13 Dicembre 2014 alle ore 17:52:00
Siamo nel periodo Natalizio, cerchiamo di essere più buoni. Certo e giusto, perchè solo a Natale? Cerchiamo di esserlo tutto l'anno, allora diciamo che giusta la "nota stonata" dell'opposizione, in perfetta sintonia e sinfonia con quella che l'ortolano chiama "l'abbrusciatura del peperone". E' passato appena poco più di un anno e mezzo dalla venuta tragica scottatura, come si può essere intonati considerando la non voluta e dovuta cura? Eppure tutto era gratis grazie all'intervento e all'opera del dottor Mabbrusce. Se non vi è sfuggito, tutti coloro i quali si fecero curare e lenire la "bbbbbbbrusciatura", sono tutti "intonati", meglio di com'erano prima. Allora? BUON NATALE DI PACE, SERENITA, IL TUTTO BEN INTONATO.
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tommaso gaudio
13 Dicembre 2014 alle ore 13:55:00
..."Una nota stonata il voto contrario dell'opposizione"... E perché STONATA? Il voto contrario espresso dall'Opposizione è in perfetta armonia con l'idea del sig. Azzollini che si poteva fare tutto da soli, o al massimo, con l'"aiuto" di alcuni addetti ai lavori. Uno per tutti, colui che - dirigente nella sedicente/defunta "MOLFETTA NEW-PORT S.r.l." - in una dialettica iniziata e bruscamente interrotta (per mancanza di argomenti a confutare? chissà!) aveva sostenuto che la "caduta" del traffico mercantile nel Porto di Molfetta (quello vecchio: l'attuale) era dovuto al fatto che le navi "erano DIVENTATE GRANDI!" (sic); per cui approdavano a Bari e non più a Molfetta. I dati che eleboreremo a breve, sempre in modo naif (secondo le nostre possibilità e scarse capacità) dimostreranno che forse le navi sono ...nuovamente rimpicciolite e possono pertanto approdare di nuovo a Molfetta.
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