Susanna Camusso a Molfetta per la cerimonia in onore del 40° anniversario dalla morte di Guido Rossa
Pino Gesmundo, Susanna Camusso e Mimì Spadavecchia
MOLFETTA - È un ricordo militante quello che implica il dovere di preservare i principi costituzional-democratici. Si tratta della memoria di Guido Rossa, ucciso dalle Brigate Rosse il 24 gennaio 1979, onorata con una targa dalla Cgil Puglia a Molfetta in occasione del 40° anniversario dalla scomparsa del sindacalista italiano. Posta al di sotto della scritta della via a lui dedicata (una traversa di via Togliatti, nei pressi del Liceo Scientifico “Albert Einstein), la targa rappresenta la coscienza civica di una cittadinanza che ha occhi per il futuro, ma non dimentica.
Così come il segretario provinciale Cgil, Gigia Bucci, prima di passare la parola a Susanna Camusso, segretario nazionale Cgil, non dimentica di citare quelli che sono i valori che ispirano cerimonie di questo genere, ossia la libertà, la rappresentanza, il lavoro e, soprattutto, i diritti nel lavoro. L’ospite della città per l’occasione, dopo aver ricordato la difficoltà nel combattere il terrorismo, precisa come la difesa della democrazia non vada attuata negli anniversari, ma nella quotidianità. Alla cerimonia ha partecipato anche il segretario regionale della Cgil Pino Gesmundo.
Proprio ricollegandosi all’impegno quotidiano interviene il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, annunciando che l’impegno del territorio per la difesa della democrazia vedrà anche il ricordo, tramite una targa, di una vittima barese del terrorismo, Benedetto Petrone.
«Alle compagne ed ai compagni della Camera del Lavoro. Innanzitutto un ringraziamento per il vostro impegno, per l’attenzione a tener vivo come un insegnamento collettivo la vostra storia.
In memoria come coscienza e impegno nella quotidianità.
Un abbraccio, un impegno»!
Questa la dedica che la Camusso lascia a Molfetta prima della deposizione della targa, simbolo di un impegno vivo.
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