Sul porto interviene il gruppo dell'Altra Campagna
Dubbi e perplessità avanzati da un gruppo di cittadini che da tempo segue con attenzione tutta questa vicenda
MOLFETTA - Continua a far discutere il progetto per la realizzazione del nuovo porto della città, opera finanziata, come noto, da tre leggi statali per complessivi 70 milioni di euro e primo impegno assunto dalla nuova amministrazione del sindaco Antonio Azzollini. Negli scorsi giorni è stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea, il pre-avviso del bando pubblico per l'affidamento dei lavori che, con ogni probabilità, inizieranno non prima della primavera del prossimo anno per terminare presumibilmente nel 2012.
Su questo tema è intervenuto, con un comunicato-stampa, il gruppo dell'Altra Campagna a Molfetta che riunisce alcuni cittadini che da tempo seguono con attenzione questa questione, tanto da aver già elaborato e pubblicato documenti a riguardo con ipotesi di lavoro alternative rispetto a quelle adottate dall'amministrazione comunale.
Riportiamo qui sotto il documento diffuso che ripropone alcuni dubbi e perplessità su tutta l'opera, ritenuta, da alcuni, una straordinaria occasione di sviluppo per Molfetta, da altri, un enorme rischio per gli equilibri sociali ed economici, oltre che ambientali, della città.
“A seguito della pubblicazione preinformativa – si legge nella nota - relativa alle procedure d'appalto per l'affidamento della progettazione esecutiva e relativa realizzazione del molo commerciale, il gruppo de l'Altra campagna a Molfetta esorta il sindaco Antonio Azzollini a non approfittare dell'attuale vuoto istituzionale per adottare iniziative che meriterebbero, non solo un confronto all'interno del Consiglio Comunale, bensì un dibattito più esteso in cui sia possibile coinvolgere il più alto numero di cittadini interessati alle scelte strategiche di questa città. Come gruppo impegnato da tempo nello studio delle tematiche legate al nuovo piano del porto, siamo dell'idea che i finanziamenti relativi alla sua realizzazione non debbano essere impiegati unicamente per il molo commerciale, ma interessare in prima battuta le attività più tradizionali previste all'interno del porto oggi esistente (pesca e cantieristica), e semmai cogliere quelle opportunità derivanti da settori come quello turistico e la nautica da diporto, caratterizzati da un sensibile incremento di richieste lungo il nostro litorale. Inoltre facciamo presente che, così come osservato dal Consiglio Superiore del Lavori Pubblici, è necessaria una opportuna valutazione sulle previsioni di crescita per i traffici commerciali, in modo tale da poter modulare gli interventi infrastrutturali in base a concrete previsioni di sviluppo in questo settore. Così come, fra le tante prescrizioni al piano, si predispone la salvaguardia e la valorizzazione paesaggistico-ambientale che impone la "massima cautela" negli interventi di trasformazione per la zona in cui è prevista la realizzazione del molo commerciale, adiacente all'area protetta "Oasi di Torre Calderina" in cui vige un vincolo faunistico A8.
Indire una gara d'appalto per un intervento di tale portata, prim'ancora che si sia insediato il Consiglio Comunale, ci sembra una evidente forzatura istituzionale e un voler evitare un dibattito indispensabile per la nostra città. Espediente che genera non pochi sospetti circa la limpidezza di tale provvedimento.
Confidiamo sulla volontà espressa dallo stesso neo-sindaco di Molfetta, dichiarata alla stampa subito dopo aver appreso la conquista della carica a primo cittadino, circa l'intenzione di farsi carico delle istanze di tutti i cittadini e non solo di coloro i quali hanno contribuito con il loro voto alla sua elezione. Quale occasione migliore, quindi, per dimostrare nei fatti il contenuto di quella dichiarazione, offrendo la possibilità a tutta la comunità di contribuire a scelte così importanti per una città come Molfetta, caratterizzata da uno stretto legame con il suo porto”.