Successo dei concerti dell'orchestra giovanile San Pio di Molfetta
MOLFETTA - Grande successo di pubblico e di critica per i concerti eseguiti dall'Orchestra Giovanile “San Pio X”, diretta dal dr. Girolamo Lisena, tesi a valorizzare le tradizioni musicali quaresimali molfettesi.
Dopo l'anteprima di domenica 8 marzo nella Chiesa di San Domenico in Giovinazzo, tre applauditissimi concerti in quattro giorni, a Molfetta.
Giovedì 12 marzo, per conto dell'Arciconfraternita della Morte, nella Chiesa del Purgatorio, ai piedi della statua della Pietà, è stato presentato un concerto di Marce Funebri molto particolare.
Il concerto si è aperto con una prima esecuzione a Molfetta della marcia siciliana di Alessandro la Vela «A Desirè», composizione dedicata alla memoria di una bambina di 14 mesi, Desirè Monteleone, prematuramente scomparsa nel 2006 a causa di una grave quanto rara congenita malformazione cardiaca.
Si è poi celebrato il “padre” delle Marce Funebri molfettesi, Vincenzo Valente, con la presentazione di ben tre sue composizioni: «'U Conzasiegge», «Sventurato» e «'U Varcheceddare». Le esecuzioni hanno recuperato i ritmi e i colori delle originarie versioni, come sono conservate nello storico librone conservato nell'archivio dell'Arciconfraternita, prima delle revisioni effettuate, per adeguarle alle necessità dell'organico moderno, nei tardi anni '60 dal maestro Angelo Inglese. Ad esempio, 'U Varcheceddare viene ordinariamente eseguita in Do minore, con il trio in Do maggiore; la partitura originaria era scritta in Re minore con trio modulante in Mi bemolle maggiore. Si comprende, come nell'attuale versione si perda tale modulazione, che invece è stata gustata nell'esecuzione presentata dall'Orchestra Giovanile “San Pio X”.
Infine, sono state eseguite le due marce cui l' Arciconfraternita della Morte è maggiormente legata: «Dolor» di Saverio Calò (il tema del trio di Dolor è stato eseguito con l'originaria più stretta figurazione in biscrome, invece dell'attuale in semicrome; inoltre è stata eseguita la ripresa dall'inizio - come avviene per Sventurato, Palmieri, ed altre - che il maestro Inglese aveva “tagliato”, per motivazioni legate esclusivamente alla durata complessiva della marcia stessa) e «Stabat Mater» di Gioacchino Rossini, in cui particolarmente efficace è apparso il primo trio eseguito dai violini, che hanno conferito maggiore tenerezza e misticità al “Cuius animam”.
Il pubblico che ha gremito ogni minimo spazio della Rettoria, ha mostrato decisamente di gradire queste “rivisitazioni”, tributando all'Orchestra e al suo Direttore lunghissimi e calorissimi applausi.
Sabato 14 marzo, sempre nella Chiesa del Purgatorio, l'Orchestra ha eseguito, in prima esecuzione assoluta, il Settenario in onore della B. V. Maria Addolorata, nell'orchestrazione curata da Girolamo Lisena e Gaetano Pepe. Sette i brani presentati: «O Vergine», «Vedi dall'erto colle», «E pur fra tante pene», «Nel ripassar dal monte», «La dolorosa Madre», «Il Pianto di Maria» e «Sento l'amaro pianto», degli autori molfettesi Giuseppe e Francesco Peruzzi, Saverio Calò e Vincenzo Valente. Tutti i brani dall'intensa forza emotiva, hanno incontrato il consenso degli intervenuti che hanno apprezzato l'ottima fattura delle composizioni, apparse adeguate allo stile dell'autore originario, ricche armonicamente e confacenti al testo delle liriche sottostanti.
Magistrali le interpretazioni fornite da Francesco Rana, al flicorno tenore, e da uno degli autori delle orchestrazioni, Gaetano Pepe, al flicorno baritono (bombardino), che più volte hanno strappato applausi fragorosi, tanto da invogliare il Priore dell'Arciconfraternita della Morte, dr. Francesco Stanzione, a invitare l'Orchestra a ripresentare tale esecuzione il 15 settembre prossimo, in occasione della festa liturgica della B. V. Addolorata.
Domenica 15 marzo, l'Orchestra ha per così dire giocato in casa, esibendosi nella propria Chiesa Parrocchiale di San Pio X, anch'essa gremita all'inverosimile, alla presenza di numerose autorità ed esperti del settore (tra il pubblico erano presenti numerosi professori di musica, musicisti, cantanti, capi-banda) con un ampio concerto in cui ha ripresentato le cinque marce funebri molfettesi ('U Conzasiegge, Sventurato, 'U Varcheceddare, Dolor e Stabat Mater) e tre brani del Settenario della B. V. Addolorata (O Vergine, Nel ripassar dal monte e Sento l'amaro pianto).
Ancora una volta il consenso è stato unanime, ed è stato evidenziato dalle parole del Sindaco, Sen. Avv. Antonio Azzollini, intervenuto a sottolineare la giovanissima età degli esecutori (abbracciando simbolicamente la più piccola componente, una emozionatissima violinista di 1^ media), l'abilità e la precisione dell'esecuzione, le riscoperte e le innovazioni proposte da questa Orchestra che è già una realtà nel panorama musicale molfettese. L'Orchestra Giovanile “San Pio X”, ha proseguito il Sen. Azzollini, insieme ad altre altrettanto valide esperienze che vanno affermandosi nella nostra Città, contribuisce a perpetuare la tradizione, che vuole di Molfetta una terra di musicisti ed artisti, che l'Amministrazione Comunale intende contribuire a far crescere e valorizzare anche attraverso la realizzazione, entro fine anno, della ormai nota “Cittadella degli Artisti”.
Il Parroco don Pinuccio Magarelli, ha sottolineato come l'attività dell'Orchestra Giovanile si inserisce pienamente nel complesso di tutte le attività pastorali presenti nella Parrocchia. L'intera comunità sente come “propria” questa Orchestra e vuole bene a questi ragazzi perché “ancora una volta ci ha aiutato a prepararci nel modo migliore alla Pasqua”.
Al termine, tutti i giovani orchestrali e il Direttore Girolamo Lisena, apparsi visibilmente commossi per l'intenso e caloroso applauso tributato in piedi dai presenti, hanno ringraziato il numeroso pubblico che li ha seguito in questi quattro concerti e augurato a tutti una “Buona Pasqua!”.