Student* molfettesi in lotta: valiamo più di un numero, boicottiamo i test invalsi
MOLFETTA - "Noi "Student* Molfettesi in Lotta" - dice un comunicato -, invitiamo i nostri colleghi e le nostre colleghe frequentanti le secondi calssi di tutti gli istituti superiori molfettesi a boicottare i test INVALSI che si svolgeranno mercoledì 16 Maggio, cancellando il codice del quiz e consegnandolo in bianco ai professori!
Invitiamo a cancellare il codice del test perché ad ogni nome e cognome è collegato un codice da cui è possibile risalire alle informazioni prelevate, in spregio al tanto decantato anonimato della prova. Alcuni genitori hanno denunciato che nei test venivano richieste anche "informazioni su nazionalità, livello di istruzione e occupazione dei genitori, orario settimanale della classe frequentata, frequenza o meno dell'asilo nido e della scuola dell'infanzia ecc, ma anche, chiedendolo direttamente agli studenti, sulle risorse disponibili in famiglia - numerosità di libri, disponibilità di un aiuto nei compiti per casa, lingua parlata a casa".
Ciò costituisce una violazione della normativa sulla tutela della privacy, in quanto il trattamento di dati di questo genere dovrebbe essere autorizzato dai genitori in caso di studenti minorenni.
E' quindi nostro diritto rifiutarci di fornire informazioni personali senza l'autorizzazione dei nostri genitori!"
La nota ministeriale afferma che "la valutazione riguarderà obbligatoriamente tutti gli studenti delle predette classi delle istituzioni scolastiche, statali e paritarie"; quest'obbligo è relativo alla partecipazione alla prova, non vincolando lo studente a sostenerla, per cui non si ha l'obbligo di compilarle.
Non rispondere alle domande è assolutamente consentito, senza che dirigenti, docenti o personale ausiliario possano prendere provvedimenti disciplinari: in caso di eventuali abusi invitiamo gli studenti e le studentesse a rivolgersi presso di noi per avviare pratiche di denuncia informativa o azioni legali.
Il non svolgimento di tali prove, non essendo parte dell'attività curriculare sulla quale si basano le valutazioni valide per gli scrutini, non può essere in alcun modo considerato nella valutazione dello studente. Ogni minaccia di considerare come voto negativo l'eventuale consegna in bianco è priva di giustificazione.
Abbiamo quindi tutte le carte in regola per consegnare in bianco il nostro test!
La sperimentazione ministeriale dei test INVALSI prevede di utilizzare l'esito dei test per stilare una graduatoria tra scuole assegnando un premio di 70.000 euro alle "migliori". Anziché intervenire sulle situazioni più difficili, con sovvenzioni ed interventi economici, si accetta che il livello conseguito sia la base su cui dare i finanziamenti, non tenendo conto degli squilibri tra nord e sud del paese, centro e periferie delle città.
I finanziamenti sulla base del "merito" contribuiranno solo ad acuire questa divisione, non garantendo a tutti gli studenti un livello uguale di istruzione, prevedendo inoltre finanziamenti per le scuole private, anche'esse partecipeanti ai test e iscritte nelle graduatorie per accedere ai fondi previsti.
Il test a crocette determina la morte del sistema formativo italiano, inquadrando una tematica con alternative interpretative già imposte, a danno da una parte del pensiero critico e della creatività degli studenti e delle studentesse e dall'altra della libertà di insegnamento del personale docente, costretto ad una "concorrenza" maggiore, sfavorendo così la circolazione di buone pratiche tra singoli istituti e singoli insegnanti.