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Straordinario successo: in 15mila al concerto di Caparezza a Molfetta
28 settembre 2004

MOLFETTA – 27.9.2004 Doveva essere una festa, è stato uno spettacolo senza precedenti per Molfetta. Uno spettacolo messo in scena da un Caparezza più in forma che mai, galvanizzato dal pubblico della sua città e di fan provenienti da tutta la Puglia (circa 15mila persone, per fortuna il servizio predisposto dal ten. Gadaleta dei vigili urbani ha funzionato alla perfezione). Fin dalle 19 decine di ragazzi hanno attorniato il palco montato per la grande festa di Caparezza (nella foto). Intorno alle 22 l'area del concerto era invasa da duemila persone. Intorno alle 20 incominciano a suonare i gruppi di introduzione come “Le Scimmie albine” e gli “ADD”, ma la pioggia ed alcuni problemi tecnici iniziali hanno spinto gli organizzatori ad anticipare l'inizio del concerto di Caparezza. L'atmosfera nel backstage è elettrica, Caparezza e tutti i membri della band sembravano emozionati ed esaltati allo stesso tempo. L'apertura del concerto è a dir poco spettacolare: tutta la band sale sul palco con candele e vestiti da monaco, mentre Caparezza, vestito da “untore” apriva lo spettacolo proprio con la canzone “Dagli all'untore”, ispirata al personaggio che terrorizzava le città appestate del seicento. Il palco è una sorta di set teatrale, fra giradischi anni '70 e lettini d'ospedale, lo stesso Caparezza cantava usando una scopa come asta del microfono. Si susseguono canzoni come “Follie preferenziali”, “La fitta sassaiola dell'ingiuria” e “Stanco e sbronzo” accompagnate dalle ovazioni del pubblico e intervallate da battute e gag del rapper e dei membri della band. Nella conferenza stampa di presentazione del concerto, Caparezza aveva promesso che sarebbe stato uno spettacolo “con messaggi forti, che non risparmieranno nessuno”. La promessa è stata ampiamente mantenuta: dalle frecciate agli SMS del governo in occasione delle ultime elezioni alla disastrosa guerra in Iraq, dagli sberleffi al “presidente operaio” al razzismo, dall'importanza della memoria storica in Italia alla censura. Ogni tematica veniva proposta sul palco in maniera scherzosa e quasi sempre per introdurre una canzone. Un particolare riferimento è stato fatto, dallo stesso Caparezza, al tema degli spazi della nostra città, argomento che si fa sempre più insistente nel dibattito sociale e politico. Nel momento in cui la band comincia ad intonare il tormentone “Fuori dal tunnel” Molfetta esplode, e più di duemila persone cominciano a saltare cantando il ritornello che ha reso famoso il “nostro” artista in tutta Italia. Sul palco Caparezza si è esibito anche con i “Sunny Cola Connection”, gruppo che canta solo in vernacolo, portando il delirio fra i giovani molfettesi che conoscevano molto bene le canzoni del gruppo non ufficiale di Caparezza. Insomma, non è stata solo una festa, ma anche uno spettacolo con il quale il pubblico ha interagito, tanto che lo stesso Caparezza si è buttato in mezzo al pubblico, e un momento di esaltazione della lucida follia dell'artista che ha portato alto il nome della nostra città in tutta l'Italia. Vito Piccininni
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