La mattina si sveglia, stanco per essere rientrato a tarda sera, ospite di Porta a Porta o altro programma televisivo, si rilassa facendosi massaggiare delicatamente dalla donna di servizio e, steso ancora sul letto consuma l’abbondante colazione calorica di tutti i giorni…
Ancor prima, in una normale famiglia italiana, il papà di due bambini, di buon’ora si sveglia. Caffè al volo bacia i due bambini che dormono ancora, saluta la moglie un po’ preoccupato e in macchina parte per raggiungere il proprio posto di lavoro…
Ancor prima un immigrato clandestino arrivato a bordo di un barcone anni addietro, con un normale permesso di soggiorno oggi, insieme ad altri si reca nei campi dove farà la sua normale giornata lavorativa, senza alcuna preoccupazione…
Nel frattempo tanti laureati, dormono ancora, tranquilli. Appena svegli partecipano ad un corteo contro la disoccupazione, i precari e via dicendo…
Il primo dopo essersi ripreso abbondantemente esce di casa, scortato, si fa accompagnare dall’autista. Nella caffetteria si anima una discussione dai toni alti. Con un collega di un partito opposto fanno a gara a chi deve pagare il caffè… Dopo in aula se ne diranno di tutti i colori. Fanno il loro lavoro.
Il secondo in macchina dopo aver fatto 10 euro di benzina, si rende conto che la lancetta non si è per niente alzata. Pensa alla rata di mutuo a fine mese e peggio ancora spera che la propria azienda sia ancora lì. Che non sia stata pignorata dalla banca o che non sia stata data alle fiamme per non aver pagato il pizzo. Pensa alla sua famiglia e spera di riuscire a mantenere il suo posto di lavoro ben stretto.
L’immigrato dopo aver fatto le sue ore lavorative torna a casa. Pranza con la sua famiglia, chiede ai propri figli di cosa hanno parlato a scuola, discute con la moglie di problemi vari e poi nel pomeriggio torna nei campi per un’altra mezza giornata.
I disoccupati italiani nel frattempo sotto il sole bollente gridano gridano e gridano…
Il politico nell’aula li ascolta indifferente. Magari per qualche voto, avrà promesso uno di quei posti statali dove si dorme a gonfie vele e a fine mese viene accreditato lo stipendio senza che se ne renda conto…
Ecco perché dormono fino a tardi. Sono tranquilli.
L’operaio torna a casa perplesso di una tranquillità apparente. Comunque un altro giorno è andato, domani si vedrà…
L’immigrato tra mattina e pomeriggio ha guadagnato dei bei soldini tanto da vivere una vita tranquilla. Lo stesso sarà a bordo di pescherecci, nelle falegnamerie, meccanici, muratori e tutti quei lavori manuali che oggi nessuno più vuole fare.
Una fotografia di un’Italia che non regala di certo una buona immagine di sé. Forse un po’ esagerata, ma reale.
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