Stanotte la Processione dei Misteri di Santo Stefano a Molfetta: restano le polemiche, ma ci sono novità
MOLFETTA – Grande attesa per la processione notturna dei Misteri a cura dell’Arciconfraternita di S. Stefano. Torna la tradizione, ma non si placano le polemiche di coloro che non hanno mai condiviso questa scelta della processione notturna. Nessun priore se la sente di tornare indietro per evitare le polemiche dall’altra parte.
Ma, forse, per tacitare le critiche l’Arciconfraternita ha annunciato alcune novità.
Questa sera in occasione del giro dei repositori (più conosciuti come “sepolcri”, ma la definizione è errata) e della esposizione delle statue nella Chiesa di Santo Stefano oltre ai cinque Misteri sarà esposta anche la statua di Maria Addolorata, che simboleggia il dolore di tutte le madri che hanno perso i propri figli; in più, nel consueto concerto di marce funebri a piè fermo, una toccante novità musicale accompagnerà i fedeli: sarà infatti eseguita la marcia funebre comunemente chiamata “La Tradita”, scritta dal molfettese Sergio Panunzio basata sui motivi della Messa Funebre composta nel 1859 dal musicista molfettese e rielaborata dal M° Pasquale Turturro. Un brano di rara intensità emotiva, che promette di amplificare la solennità e il raccoglimento che caratterizzano la vigilia della processione.
Altra novità comunicata dall’Arciconfraternita è quella riservata al patrimonio artistico e devozionale: sono stati recentemente rifatti gli ornamenti in argento che impreziosiscono la base della statua del Cristo Morto. I motivi iconografici floreali apposti sui basamenti dei fanali hanno tutti un significato ben definito: la foglia d’acanto, simbolo di forza e tenacia (è una pianta sempreverde) che nell’iconografia cristiana assume il significato della Resurrezione e della vittoria sulla morte; in basso si scorge il fiore del melograno, legato alla passione e al martirio nonché simbolo dell’unità della Chiesa stessa; si scorge anche l’uva con foglie e tralci: essi simboleggiano il sangue di Cristo; infine è ben visibile la foglia della palma, simbolo del martirio per eccellenza, che non a caso si ritrova anche a decorazione degli Arma Christi (ovvero gli strumenti utilizzati per la crocifissione di Gesù) riprodotti sulla coltre del simulacro di Cristo Morto.