Spreco di denaro pubblico: Corso Fornari a Molfetta e le lagerstroemnie
Corso Fornari piante abbandonate e non curate
MOLFETTA - All’incirca un anno fa, preceduto dal consueto battage mediatico che caratterizza qualunque intervento dell’Amministrazione comunale di Molfetta, furono piantumati degli alberelli: lagerstroemnia sembra sia il nome della specie di pianta utilizzata per ‘(ri)dare dignità di corso, appunto a Corso Fornari’.
Alcuni storsero il naso ritenendo tale intervento una inutile perdita di pubblico denaro. Questo anche alla luce di tante situazioni che necessitano interventi più urgenti/rapidi riguardanti – ad esempio – lo stato delle strade: tra l’altro, c’è stato anche un battage, sempre diffuso non solo dal sito ‘embedded’? dell’Amministrazione ma anche da altri organi locali, circa un importante finanziamento (disponibile?) destinato alla manutenzione delle strade. Strade che come già detto, in alcuni casi sono veramente disastrate e lo diventano sempre più dopo abbondanti precipitazioni piovose verificatesi recentemente. Da allora non se ne è più parlato.
La piantumazione ebbe inizio. Su entrambi i marciapiedi squadre di operai rimuovevano sei mattonelle della pavimentazione per creare il sito di piantumazione degli alberelli. Ne furono installati molte decine lungo i circa ottocento metri di corso Fornari, dall’incrocio con il sottopasso ferroviario a zona Scuola elementare S. Giovanni Bosco. I piccoli alberelli furono opportunamente rinforzati con trespoli di legno; alcuni siti furono anche dotati di una sorta di ‘contenitore’ modulare in cemento, che desse tono architettonico all’operazione.
Durante la stagione estiva e forse per sostenere e rinforzare la crescita regolarmente, con un veicolo dotato di cisterna, un addetto provvedeva a dare acqua al terreno.
Gli alberelli si rinforzarono e addirittura in estate produssero dei fiorellini che ne rendevano ancor più gradevole la vista.
Crediamo che anche i più scettici, soliti brontoloni (a cui, qualunque iniziativa va… per traverso) avessero incominciato ad apprezzare l’iniziativa. Un’iniziativa, quella di ‘creare verde’ che deve essere sempre e comunque apprezzata, visto l’indubbio squallore che caratterizza alcune zone cittadine, dove il (così detto) verde è praticamente inesistente.
Tutti aspettavamo il seguito della vicenda: il completamento dell’incorniciatura dei siti, la cura continua delle piante, la rimozione del verde indesiderato!
Come detto e come dimostrano le foto allegate, nulla di tutto questo.
Gli alberelli crescono, vegetano? Non lo sappiamo: non siamo esperti agronomi. Ma crediamo che non ci voglia una laurea in agronomia per sostenere che: sì forse gli alberelli vegetano, quasi sicuramente ci regaleranno nuovamente i fiorellini di cui ci hanno fatto dono la scorsa stagione. Il problema è che sembra crescano molto più vigorose e rigogliose le erbacce che fuoriescono prepotentemente dagli scavi per la piantumazione. E, chissà, sempre premettendo che non siamo agronomi di professione, che le erbacce – anche loro, se non contrastate hanno il diritto di vegetare, a costo zero per l’Amministrazione che usa risorse di denaro proveniente anche dalle tasche dei Cittadini che contribuiscono con le tasse, le erbacce non contrastano la crescita delle lagerstroemnie. E’ doveroso dire anche che alcuni alberi (pochi, in verità) hanno il sito… curato – forse dai residenti che hanno piantato fiori e/o estirpato, con regolarità l’erbaccia, non tollerando, davanti a casa propria, un cespuglio informe che mai si sarebbe prodotto (in città) se non avessero piantato gli alberi.
Quello che sembrava un intervento di qualificazione di un corso cittadino, si sta rivelando l’ennesimo spreco di risorse, con l’abbruttimento di un’opera che sarebbe stata diversa, se ben eseguita/curata.
Perché, ci domandiamo e domandiamo, chi ha partorito l’idea – non malvagia – di qualificare una via cittadina con ‘arredi’ naturali ed a basso impatto, anzi creando una zona di verde dove verde non ve ne era affatto, abbia poi fatto abortire l’iniziativa?
Si potrebbe invocare il fatto che con la riqualificazione di corso Umberto e del piazzale della Stazione ferroviaria, c’è un certo intasamento delle attività. Giustificazione che potrebbe essere accettabile. Però – eh, sì – c’è sempre un però. Non si intuiva che i lavori faraonici in corso… in corso Umberto e Stazione avrebbero assorbito risorse umane e finanziarie tali da fa passare in ennesimo piano altre iniziative di riqualificazione? L’Assessore Mariano Caputo, il Sindaco Tommaso Minervini, nulla hanno da dire a quei Cittadini (e, visti gli esiti, non solo a loro) che avevano percepito l’installazione degli alberi, come una operazione utile sì, ma da eseguire e portare a termine completamente! in altri tempi meno impegnati?
Che peccato! Con le risorse del finanziamento per il rifacimento del manto stradale cittadino già disponibili – salvo prova contraria! – non sarebbe stato più utile mettere mano a questa attività? Oppure, come al solito, l’intervento sulle strade sarà iniziato a ridosso con le venture elezioni amministrative? E, per corso (pardon, boulevard) Fornari, un po' di pazienza.
Qualcuno sosteneva che… a pensare male, si fa peccato, però ci si azzecca!
Sindaco, prego, batti un colpo.
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Autore: Tommaso Gaudio