Spiaggia Bussola rimessa in sicurezza. Ma il pericolo è in agguato
Dopo anni di noncuranza il Comune di Molfetta ha finalmente deciso di spendere qualche spicciolo per la spiaggia Longone della Spina ovvero della Bussola. I lavori sono durati meno di una settimana rispettando perfettamente i tempi tecnici previsti e finalmente la spiaggia è tornata ai suoi antichi lustri o quasi. La notizia è stata data alla città subito dopo la fine dei lavori nel corso di una conferenza stampa in cui il sindaco Antonio Azzollini e l'assessore al marketing territoriale, fresco di delega, Giacomo Spadavecchia, hanno illustrato le modalità e le tipologie degli interventi effettuati. L'operazione non è costata moltissimo, solo 5mila euro, ma di sicuro sono stati limitati i disagi ai bagnanti, o quasi. Infatti i lavori hanno previsto il rimodellamento della spiaggia stessa eliminando i materiali di risulta, reintegrando i ciottoli e ripulendo con un'idropulitrice il cosiddetto “scoglio dei giovani”. Fin qua tutto ok. Ma i disabili come faranno ad accedere alla spiaggia? Non sarebbe stato meglio creare delle pedane di accesso per loro? Come ci ha abituato a fare la nostra giunta a “ogni domanda una risposta”. Il sindaco e l'assessore hanno giustificato la mancata messa in opera di accessi per disabili con problemi burocratici che avrebbero rallentato in maniera decisa i lavori. Infatti si sarebbero dovute richiedere le necessarie autorizzazioni al demanio, visto che si sarebbe dovuto utilizzare cemento e altri materiali proibiti a ridosso di una spiaggia. Qui sorge una domanda. Ma perché il litorale è disseminato di lidi e ristoranti (alcuni sono spuntati dal giorno alla notte) che praticamente sono fatti di cemento e poi per edificare un paio di rampe per disabili si “ha paura” dei tempi burocratici? Comunque durante la conferenza stampa è stato anche annunciato che per aggirare detti ostacoli nel prossimo settembre (ad estate ormai conclusa!) gli accessi per disabili saranno installati nei pressi del Park Club (che sta crollando!), ma non si tratterà di pedane ma bensì di veri e propri sentieri che condurranno i portatori di handicap sulla spiaggia. Anche qui nasce una domanda. Ma ce la faranno poi i disabili a raggiungere il mare? Vedremo! Un'altra osservazione: fra il Park Club e la spiaggia della Bussola tutti avranno notato la presenza di edifici fatiscenti che si affacciano sulla battigia i cui ingressi incustoditi sono posizionati esattamente sulla spiaggia. Si tratta di costruzioni ormai semidiroccate frequentate da ratti, da tossicodipendenti e da bambini in cerca di avventure. Occorre attendere che ci scappi l'incidente per procedere alla loro immediata messa in sicurezza? Chiunque si rechi sulla spiaggia potrebbe, spinto dalla curiosità, avventurarsi all'interno incurante dei pericoli che potrebbe correre. Il sindaco e l'assessore Spadavecchia hanno rivelato che la velocità dei lavori è stata possibile in quanto sono stati giustificati come lavori di messa in sicurezza. Ma la sicurezza nei punti in cui i cancelletti arrugginiti degli edifici abbandonati è rimasta ancora una chimera visto che non è stato effettuato nessun intervento per bloccare il loro accesso? Probabilmente era più importante e prioritario lucidare a mano e con una idropulitrice lo “Scoglio dei Giovani”; gli stabili fatiscenti e i pericoli che riservano agli improvvisati visitatori possono attendere magari l'inizio dei lavori della “Cittadella dello sport” che dovrebbero sorgere nei pressi del Park Club. Infatti sono ormai anni che se ne parla ma sono anche anni che le milioni di parole si sostituiscono ai fatti!
Autore: Francesco Tempesta