Cosa vuol dire oggi essere in forma? Entrare faticosamente in taglia 42 arrampicate su tacchi 100 o semplicemente lasciarsi ammirare in stile botticelliano forse fuori moda ma tanto tanto comodo e primaverile, come dire fertile e pieno di vita?...propendendo tuttavia per la seconda chance, tuttavia vediamo un po’ se ci sono notizie speciali per avvicinarsi alla 42 di quella gonnellina cosi’ carina…
Parola d’ordine in un regime dietetico che si rispetti è la depurazione, la detossicazione, la diuresi continua e perenne che a volte da’ un po’ fastidio ma che ci libera dalle miliardi di tossine che si accumulano durante il giorno e che danno particolarmente ‘fastidio’ soprattutto se ci avviciniamo a quel fatidico traguardo della donna che chiamasi meno-pausa, o piu’-pausa direi io vista la maggiore saggezza che dovrebbe competerci!
La menopausa è uno stadio evolutivo che nella donna di solito avviene all’incirca dai 45 anni in su, anche se statisticamente l’età della menopausa strano a dirsi in molti soggetti si verifica o inizia a verificarsi gia’ intorno ai fatidici 40.
Questa anticipazione non dovrebbe sconvolgerci piu’ di tanto dal momento che , se la fertilità ossia la capacità di produrre prole, è tanto maggiore nell’età dei 25-35 anni ed è uno stadio determinato oggigiorno da un insieme di fattori non solo genetici quanto piuttosto ambientali come una maggiore presenza di stress, di cattivo stile di vita, nutrizione, fumo etc etc..Sono questi i fattori di ‘rischio’ sociale che diminuiranno la capacità riproduttiva. Se pensate che anche un maggior consumo di zuccheri determina il cosiddetto ovaiopolicistico ciò che affermo non è presunzione accademica quanto dato di fatto.
Ma il problema sussiste: donna, 42 anni, lavoratrice accanita ma sedentaria, figli, gestione di una casa, marito e genitori..insomma un lavoraccio, e ciliegina sulla torta insoddisfazione lavorativa che cela con il sorriso e denti stretti. Che fare? Il suo corpo si sta lentamente trasformando e le belle curve giovanili si stanno inflaccidendo: questa è la pancetta che non è piu’ sexy come prima e questo il collo da cigno che sta trasformandosi in taurino.. E’ il cortisolo il colpevole, la nostra riserva glicemica che a causa di una carenza degli estrogeni e da un fegato che si sta impigrendo nel loro rinnovo sta prendendo il sopravvento cosi’ il surrene la fa da padrone. Tuttavia in chi sicuramente ha un livello di cortisolo sballato è quantomeno inutile dosarlo alle ore 8:00 e basta in quanto non abbiamo una misura corretta di tale ormone che a quell’ora dovrebbe essere in acrofase (ossia raggiungere il max livello) ma se noi siamo diciamo in sovrappeso per non dire obesi, o in menopausa sicuramente quel cortisolo non è veritiero della nostra situazione! Occorrono infatti tre prelievi almeno nella giornata per stabilire correttamente la misura dell’ormone, e se ve ne fanno solo uno…risparmiatevi quel ticket! A meno che non siate in uno studio di eccellenza dove il test sul cortisolo lo fanno sul campione ‘saliva’ e non ‘ematico’.
Allora vediamo che aiuti ci offre la natura, certo non si puo’ impedirle di fare il suo corso e purtoppo perderemo il nostro sfogo mensile di tossine, ma cio’ che possiamo fare è ritardarne il corso.
Soia è l’alimento per eccellenza, il legume più ricco in tutto: grassi, sali minerali, proteine ad alto valore biologico, una miniera di aminoacidi essenziali e di fitoestrogeni, particolarmente indicato nei confronti dei disturbi legati alla menopausa e di alcune forme tumorali. Si introduce questo alimento per migliorare il metabolismo dei grassi e prevenire l’insorgenza di osteoporosi e aterosclerosi, se pero’ lo si adotta prima.
Se la menopausa è legata ad una carenza di estrogeni, l’ osteoporosi è legata ad una carenza di calcio determinata da una scorretta alimentazione ma soprattutto da un errato stile di vita. Nel tempo noi ci ‘acidifichiamo’ non solo ‘verbalmente’ ma a livello interno, nel nostro corpo a causa di un eccessivo consumo di proteine, zuccheri raffinati, per cui costringiamo il nostro organismo a bilanciare questa acidità con i minerali provenienti da altri distretti corporei ad azione opposta. E quali sono questi minerali e questi distretti corporei? Risposta: ossa, denti, unghie, capelli e da li’ preleviamo i minerali ‘basici’ in primis proprio calcio e magnesio. Se ci dicono di consumare piu’ latticini per compensare la carenza di calcio alla luce degli studi moderni cio’ si rivela un paradosso in quanto peggiora la nostra condizione osteoporotica e non solo, avete fatto caso all’osteoartrite come si stia diffondendo anche in chi guarda un po’ mangia di continuo i latticini, non vi sembra strano?
Ma tanto poi prendiamo le pillolette magiche che ci riportano alla nostra ‘normale’ assuefazione, e cosi’ dopo un lauto pasto ecco la pillola per la pressione, oppure dopo una bella torta alla crema eccovi l’ipoglicemizzante orale…sarebbe un po’ come la pillola del giorno dopo dopo aver consciamente consumato le proprie passioni prive di attenzione! Peccato non ci siano medici coscienziosi nel prescrivere le ‘pillolette della salute’ quanto invece quelli tanto fintamente coscienziosi del frutto del peccato.
L’alimentazione si inserisce in quello che è definito stile di vita con tutte le sue consuetudini peccaminose quali fumo, alcool, i tremila caffe’ quotidiani, e l’abitudine di dissetarsi con bevande zuccherine prive di proprietà nutrizionali ‘vive’. Tutto cio’ porta in noi donne soprattutto ad un veloce progredire della osteoporosi.
Ricordiamoci che tanto maggiore sarà lo stimolo meccanico, la fresca camminata a piedi nella domenica mattina, tanto maggiore sara’ il giovamento alle nostre ossa. Una scarsa mobilità fisica riduce la perdita di massa ossea e l’insorgenza di dolori articolari. Dall’alimentazione ci gioveremo di grassi polinsaturi quali omega-3 che tra l’altro hanno il compito di alleviare le reazioni infiammatorie, di cibi freschi e naturali provenienti dal contadino locale a cosiddetto km=0, di poca carne scelta, di pesce fresco pescato nelle nostre città costiere, di formaggi freschi e poco stagionati, di uova di galline allevate con metodi naturali, insomma di un capovolgimento del nostro stile di vita che non tutti sono in grado di affrontare.
Un aiuto è quello della fitoterapia. Consultando i riferimenti del prof Firenzuoli (1) ho notato alcune informazioni e proprietà di ciascuna erba ‘magicamente’ medicinale e ve ne propongo qualcuna da inserire in un opportuno quadro alimentare.
Sostanze vegetali come i fitosteroli quali appunto la soia e tutti i derivati alimentari di essa come tofu ma anche dessert o wurstel vegetali, possono ridurre l’assorbimento di colesterolo esogeno quello alimentare per intenderci, mentre l’assunzione di antibiotici porta ad una alterazione della flora intestinale che ridurrà gli estrogeni somministrati a scopo sia contraccettivo che come terapici per la menopausa.
In primis l’aiuto dal mare tenendo presente che il fabbisogno giornaliero di iodio è di 150ug/die e che poi altererebbe la funzione tiroidea. Le alghe sono un’importante fonte di sali minerali, calcio, iodio, potassio, magnesio, zinco e rame. Contengono molte piu’ proteine delle verdure di terra e pochissimi grassi, vitamine del gruppo B, tra cui anche la B12, vitamina A e K. La presenza di mucillagini le rende utili per il buon funzionamento dell’intestino e per regolare l’assorbimento dello zucchero e del grasso. Non crescono li’ dove il mare è altamente inquinato. Tutte le alghe sono forme di vita antichissima e non sono cambiate nel tempo nel senso che tutte contengono clorofilla a seconda della profondità in cui vivono e si distinguono in alghe verdi, rosse e brune a seconda della profondità marina in cui vivono. La prima che mi viene in mente è l’alga KOMBU o KELP, ricca di, alginati che agiscono come depurativi dell’intestino e di acido glutammico con un sapore che ricorda il glutammato di sodio…esaltatore di sapore presente nel dado da brodo industriale. Esteticamente si presenta come strisce nere salate in superficie e la si puo’ utilizzare in stufati, per i legumi, minestroni come appunto insaporitore naturale. Una famosa è l’alga NORI, un’alga rossa che viene tritata e ridotta inj poltiglia dopo averla essiccata al sole o in forno. E’ l’ingrediente base del sushi che è sempre molto trend soprattutto nelle città. E’ ricca di vitamina A e si abbina bene con cibi grassi di cui favorisce la digestione. Ad ora un secondo veloce, nutriente leggero e estrogenico potrebbe essere del semplice formaggio vegetale, il tofu, tagliato a pezzi e rosolato in olio di oliva, aglio ed alghe, condito con abbondante prezzemolo fresco tritato, a finire una ricchissima macedonia di frutti rossi con limone a go go…e non mi dite che è difficile a prepararsi o a farsi! L’unica difficoltà e allargare la nostra visione non solo oculare ma ‘cerebrale’?
Annovero i semi di zucca che contengono i fitosteroli e il tocoferolo oltre a numerosi minerali, lo zenzero che è un pro cinetico, antistaminico e antinfiammatorio ela curcuma i cui estratti presentano attività antinfiammatorie, antiossidanti e immunostimolanti oltre ad essere utilissima nella prevenzione dei fenomeni della cancerogenesi. Ricette con tali elementi be’ ce ne sono diverse e tutte facilmente reperibili nel libro “La Salute ha una Sorella” di mia penna scritto (2) …e ve ne cito alcune:
un panino estrogenico a base di carciofo in pastella e fritto con semi di papavero e valerianella: potere saziante dell’uovo oltreche’ stimolante del fegato deputato al controllo degli ormoni estrogeni insieme al potere calmante sul sistema nervoso da parte dei semi e di questa erba detta dell’agnellino…….una classica rivisitata pasta al pesto di mandorla e basilico ovviamente da prepararsi in grande quantità come conserva prima dell’inverno e consumare a momento, e ancora un tegame pro-famiglia e non solo per noi donne acidule e insufficienti dal solo punto di vista ‘venoso’ con verza, funghi e patate o cavolo cappuccio che è considerato il re della prevenzione, ricco di calcio, fosforo e potassio è anche un depurativo del fegato e dell’intestino favorendo diuresi e transito intestinale. Il cavolo cappuccio è infatti particolarmente indicato per persone in sovrappeso stimolando i processi metabolici e favorendo la disintossicazione. Ed ancora una pasta in salsa di avocado per la salute di pelle e capelli e non solo! Ricchissimo di selenio, vitamina E ed acidi grassi, questa preparazione è indicata per chi ha problemi di ‘colesterolo’ in quanto abbassa quello cattivo alzando quello buono..e ce ne sarebbero altre ma mica ve le posso scrivere tutte! Ritorniamo allora ai rimedi fitoterapici ricordando che di solito la menopausa o premenopausa porta a irritabilità, inquietudine, sbalzi di umore, una voglia di dolce maggiore del solito, ed ancora potrebbero manifestarsi insonnia, ansia ed attacchi di panico; per tutto ciò allora utile sarà l’uso di integratori vegetali quali BORO, si il boro è un elemento che si ritrova in frutta e verdura ma mai a sufficienza che riduce l’escrezione di calcio urinario migliorando l’attività residua degli estrogeni residui. Attenti alle preparazioni in commercio, poche son quelle di cui fidarsi! Per una sferzata di energia e vigore ricordiamo che la Rhodiola Rosea potrebbe fare al nostro caso insieme ai Ginseng di tipo siberiano, coreano, peruviano…ed Eleuterococco…mentre Agnus Cactus è indicato per la depressione, per i disturbi della libido, oltreché per la PMS (sindrome premestruale); integratori storici nell’ambito donna-pre e menopausa sono la Cimicifuga Racemosa e Trifoglio, con azione simil-estrogenica, l’Iperico un antidepressivo naturale, sottoforma di olio è utile in caso di artrosi, dolori vari, un toccasana ve lo assicuro! L’uso orale prevede la prescrizione medica come il Kawa kawa che ha attività ansiolitica e riequilibrante del tono dell’umore. La Valeriana è utilizzata come terapia all’insonnia anche nei soggetti anziani, ma l’effetto terapeutico si ha dopo 2-4 settimane dal trattamento costante, quindi adatto come trattamento dell’insonnia cronica. Se siamo fortunati e ci rivolgiamo di dovere ad un esperto tutto ciò si riassume in un solo integratore ovviamente con concentrazioni standardizzate e saggiate in vitro ed in vivo.
Ed ora il rimedio della ‘Nonna Amelia’, una miscela contro la cellulite: 50ml di olio di girasole spremuto a freddo, 20gocce di olio essenziale di aramncio, 4 gocce di essenza di cipresso e 4 gocce di essenza di olio di geranio. Bisogna evitare di esporsi al sole perché ci ritroviamo con antiestetiche macchie solari, e nel frizionare vigorosamente i nostri glutei aspargiamo l’aere di essenza di bergamotto che ha proprietà utili contro ansia, stress e nervosismo.
Amelia Sagliano
Esperta in Nutrizione